Page 79 - Una guida per la continuità
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                                AssoAutomazione
Dal confronto del valore di rischio ottenuto con il valore di rischio inaccettabile e con quello accet- tabile risulta necessario ridurre il rischio attuale di un fattore pari a 2.294 per scendere al di sotto della soglia del rischio “inaccettabile” e 91.780 per scendere al di sotto della soglia del rischio “accettabile”.
Al fine di ridurre il rischio, sono state considerate due possibili soluzioni:
• Verificare la presenza di una sorgente di alimentazione autonoma nelle apparecchiature per le
quali è richiesta la continuità elettrica e garantire inoltre il bypass manuale del sistema UPS, ripri- stinando così, in caso di guasto, l’alimentazione privilegiata diretta (da rete ordinaria o da gruppo elettrogeno) entro i tempi di autonomia delle sorgenti di alimentazione autonome presenti nella apparecchiature (Fig. 62).
• Ogni 5 pazienti, integrare l’UPS centralizzato con un UPS di riserva ed un commutatore statico (STS) localizzato, alimentante le relative apparecchiature (Fig. 63).
Figura 62: Sistema di un UPS centralizzato + sorgente di alimentazione autonoma in ogni apparecchiatura con funzioni vitali o di sicurezza per il paziente
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