Attualità Elettrotecnica, il mensile di informazione per installatori, progettisti, rivenditori. - page 11

quota parte della corrente di fulmine)
• avere la corrente ad impulso I imp pari ad
almeno 10 kA per ciascuno modo di prote-
zione
• garantire un livello di protezione Up non su-
periorea 2,5 kV (apparecchiature in cate-
goria II)
• avere la tensione max continuativa Uc pari ad
almeno il 10% maggiore della tensione nomi-
nale della linea se gli SPD sono provati con-
tro le TOV, oppure pari ad almeno il 45%.
• non avere corrente residua I PE , ovvero de-
vono essere di tipo “switching”
Inoltre devono essere in grado di interrompere
la corrente susseguente che arriva dalla linea,
altrimenti occorre prevedere anche la prote-
zione di sovracorrente coordinata con l’SPD.
Gli SPD devono essere installati secondo lo
schema di connessione “C” definito nella nor-
ma CEI 64-8. L’SPD 4a, dovendo portare la
somma delle correnti che arrivano dalle tre fasi
e dal neutro dovrà avere una I imp non inferiore
a 40 kA. La barra di equipotenzialità a cui sono
collegati gli SPD a monte del contatore dovrà
avere un suo dispersore locale e dovrà essere
collegata equipotenzialmente al sistema di
messa a terra della struttura dell’utente, se i di-
spersori dell’utente sono ubicati vicino al conta-
tore non è necessario il dispersore locale.
Quando il distributore dovrà installare un di-
spersore locale, è dovere dell’utente rendere
disponibile il collegamento equipotenziale.
Gli obblighi del distributore
Il gestore elettrico deve riportare e mantenere
nella propria documentazione i parametri utiliz-
zati nel calcolo della lunghezza limite, la lun-
ghezza della linea, la tipologia degli SPD instal-
lati, la modalità di installazione, le caratteristi-
che del dispersore e la verifica di collegamento
tra SPD, barra di equipotenzializzazione e di-
spersore. Almeno ogni 5 anni il distributore do-
vrà verificare l’efficacia della protezione me-
diante una ispezione visiva degli SPD (involu-
cro, segnali di fine vita ecc) e una misura per
verificare la continuità del collegamento tra
SPD barra e dispersore. Il risultato della verifi-
ca andrà documentato e tenuto nella docu-
mentazione. Tutte le irregolarità riscontrate do-
vranno essere sistemate lasciando traccia nel-
la documentazione dei lavori di manutenzione
effettuati.
Nota: Se gli SPD sono in grado di interrompere la corrente susseguente le protezioni OCPD1 e
OCPD2 non sono necessarie, diversamente vanno coordinate.
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