Attualità Elettrotecnica, il mensile di informazione per installatori, progettisti, rivenditori. - page 8

a
ttualità
e
lettrotecnica - ottobre
2013
- numero
8
do è stato av-
viato il sistema
multi consortile
di gestione dei
Raee, è stata
registrata un’in-
versione di ten-
denza nella raccolta con un calo dell’8,5%. Ecolight si è mosso in contro-
tendenza gestendo 17.600 tonnellate di rifiuti elettronici domestici (+ 4,1%
rispetto all’anno precedente) all’interno del sistema Raee. Il consorzio ha
gestito anche Raee professionali, ovvero provenienti da aziende e serven-
do la distribuzione con un servizio dedicato ai negozi per smaltire i rifiuti
elettronici consegnati dai consumatori (Uno contro Uno). Attraverso questi
tre canali, nel complesso Ecolight ha gestito oltre 21.500 tonnellate di Ra-
ee, dei quali quasi il 70% appartiene al raggruppamento R4, ovvero pic-
coli elettrodomestici ed elettronica di consumo. L’azione del consorzio ha
permesso il recupero di significativi quantità di plastica, metalli e vetro in-
viati agli impianti di riciclo: per ogni 10 tonnellate di Raee gestite da Eco-
light, ne sono state inviate a recupero più di 9. Questo ha portato ad un ri-
sparmio di circa 190mila MW/h e ad una mancata emissione nell’aria di ol-
tre 116mila tonnellate di anidride carbonica. Sul fronte delle pile e degli
accumulatori, il sistema è ancora relativamente giovane. Ecolight ha però
agito in sinergia con il Centro di Coordinamento nazionale Pile e Accumu-
latori (Cdnpa) gestendo oltre 606 tonnellate, delle quali la metà rappresen-
tata da pile e accumulatori portatili. Per non vanificare gli sforzi fatti dai si-
stemi collettivi e per non far calare l’attenzione sull’ambiente, per Ecolight
occorre ristabilire le regole. Spiega il direttore generale Dezio: “Innanzitut-
to ripensare al sistema multi consortile per farne uno strumento competiti-
vo ed efficace nella sua azione. In secondo luogo, ristabilire le priorità: e la
nostra priorità è l’ambiente. Quindi, al fine di tutelare l’ambiente, riafferma-
re le regole per assicurarsi che tutti gli operatori che vogliono giocare sia-
no messi nelle medesime condizioni di operare, con le stesse opportunità
ma soprattutto con gli stessi obblighi. Non certo ultimo, in un quadro defi-
nito e condiviso, serve dare impulso alla green economy: un settore che
può dare molto in termini di sviluppo, soprattutto in un momento di difficol-
tà. Questo anche in previsione della nuova direttiva europea che dovreb-
be essere recepita dall’Italia entro febbraio del prossimo anno”.
la Fondazione
Enzo Hruby
protegge la
Basilica
di
Andria
Nei suoi quasi cinque anni di vita, la Fondazione Enzo Hruby ha soste-
nuto la realizzazione di ben venti progetti per la protezione del nostro pa-
trimonio storico artistico. In questo modo, ha contribuito alla valorizza-
zione di importanti siti, consentendo la diffusione della loro conoscenza
e migliorandone l’accessibilità. Oggi l’attenzione della Fondazione si ri-
volge al Sud del nostro Paese, dove interverrà sostenendo, insieme alla
società Allarm Sud di Andria, gli oneri economici per la protezione del-
la Basilica di Santa Maria dei Miracoli, importante complesso devoziona-
le ad Andria (BT). Luogo di culto e di devozione mariana fin dal ‘500, il
santuario è composto dalla sovrapposizione di tre chiese. La prima rac-
chiude l’originaria cripta in cui fu rinvenuta l’Immagine della Madonna e
custodisce sull’altare l’affresco mariano che ispirò la fede popolare. Da
qui si accede alla seconda chiesa, già esistente nel 1606, quando ven-
ne edificata la basilica a tre navate collegata da scale interne ai due edi-
fici sottostanti. L’opera più importante della Basilica è lo splendido soffit-
to a lacunari che si estende fino al presbiterio e si conserva pressoché
inalterato da
quando venne
realizzato nel
1633. Intagliato e ornato con doratura e decorazioni policrome, è com-
posto da 128 lacunari ottagonali e da tre dipinti seicenteschi. Il proget-
to, sostenuto dalla Fondazione Enzo Hruby, verrà realizzato dalla socie-
tà Allarm Sud di Andria che offrirà anche un proprio contributo concreto,
e prevede un sistema di videosorveglianza costituito da 11 telecamere
di ultima generazione finalizzato alla tutela dei visitatori e delle opere
presenti all’interno della Basilica e un impianto di rilevazione incendio,
fondamentale in un edificio che presenta molte strutture in legno, tra cui
il mirabile soffitto.
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attualità
La lampadina si rifà il look: l’UE ha stabilito, infatti, che dal 1° settembre
2013 scatta l’obbligo per produttori e importatori di apporre sulla confezio-
ne delle lampadine un nuovo tipo di etichetta energetica, come previsto dal
Regolamento europeo n. 874/2012, già pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.
Sulla nuova etichetta, che si potrà trovare nella versione a colori o monocro-
matica, sono indicati il nome e/o il
marchio del produttore, l’identificato-
re del prodotto, la classificazione ener-
getica della lampadina e il consumo
ponderato di energia. Proprio queste
ultime due caratteristiche costituisco-
no le principali novità. Viene infatti in-
trodotta una nuova classificazione di
efficienza energetica, con una scala di
riferimento che va da A++ (altamente
efficiente) a E (poco efficiente). Ri-
spetto alla precedente classificazione,
da A a G, questa nuova serie di valori
mette in evidenza il miglioramento in
termini di efficienza energetica delle
innovative tecnologie disponibili. Po-
tremmo dire che la lettera indicata co-
stituisce il ‘voto’ attribuito all’efficien-
za della lampada, ovvero al rapporto
tra luce emessa (lumen) e energia con-
sumata (Watt) dalla lampadina. La
nuova etichetta introduce, inoltre, il
dato relativo al consumo ponderato di
energia espresso in kWh/1000h su base annua. Grazie a questo nuovo ele-
mento, il consumatore sarà informato sul peso dei consumi energetici in bol-
letta delle diverse tipologie di lampade. La nuova etichetta sarà estesa anche
a lampade che ne erano state in passato escluse come, ad esempio, le aloge-
ne a bassa tensione, così come tutte le lampadine direzionali, comprese quel-
le a Led e sarà obbligatoria per le lampadine immesse sul mercato a partire
dal 1° settembre 2013. I prodotti già in vendita nei negozi, al contrario, ri-
porteranno ancora la vecchia etichettatura, pertanto nella fase di transizione,
sarà possibile trovare le due diverse classificazioni. Alla luce delle impor-
tanti e complesse novità relative alla nuova classificazione energetica e alle
informazioni riportate sull’imballo delle lampadine,
Assil – Associazione
Nazionale Produttori Illuminazione,
federata Confindustria Anie – mette a
disposizione il sito web
,
che fornisce tutte le infor-
mazioni utili al consumatore per compiere una scelta consapevole al mo-
mento dell’acquisto di una nuova lampadina.
la
lampadina
cambia
look
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