Lo scorso 16 Luglio si è tenuto il 1 Comitato Guida del “Circular Economy Report” tramite webinar nel quale i partner dell’iniziativa hanno contribuito alla definizione dei temi sui quali verrà impostata l’attività di ricerca dei prossimi mesi. Il convegno di divulgazione del risultati della ricerca, aperto al pubblico, si terrà sia in formato digitale tramite webinar che fisico presso l’aula Carassa e Dadda (BL28) del Politecnico di Milano- campus bovisa – il 28 Gennaio 2021. Questi sono alcuni dei temi sui quali verrà focalizzata la prima edizione del report: economia circolare e settore Energy Regeneration L’Economia Circolare è un nuovo approccio industriale che mira a trasformare il modo di utilizzo delle risorse, sostituendo i sistemi di produzione esistenti, ovvero basati su un modello di economia di consumo lineare, in cui le materie prime vengono estratte, trasformate in prodotti finiti e diventano rifiuti dopo che sono stati consumati, con sistemi di produzione chiusi, in cui le risorse vengono riutilizzate e mantenute in un ciclo di produzione e riutilizzo, consentendo di generare più valore e per un periodo più lungo. Gli ambiti di analisi presi in esame nel Circular Economy Report 2020 sono:
– Settore delle costruzioni (building): L’industria delle costruzioni consuma il 40% dei materiali che entrano nell’economia globale, mentre solo un 20-30% di questi materiali viene riciclato o riutilizzato alla fine del ciclo di vita di un edificio;
– Settore dell’automotive:I veicoli automobilistici sono costituiti per oltre l’85% da metalli e materie plastiche. Una quantità di materiali e di valore economico che andrebbe persa se non riutilizzata;
– Settore dell’impiantistica industriale (machinery): Misure come la migliore progettazione ecocompatibile, la prevenzione e il riutilizzo dei rifiuti possono generare, in tutta l’Unione Europea, risparmi netti per le imprese fino a € 604 miliardi, ovvero l’8% del fatturato annuo, riducendo le emissioni annue di gas serra del 2-4%.
Nel settore Energy Regeneration si stima che in Europa al 2035 verranno prodotti circa 550 Mton di rifiuti) e attraverso normative sempre più stringenti si fissa l’obiettivo di incrementare le quote di rifiuti che vengono valorizzati con processi di conversione energetica. Si stima che sarà possibile valorizzare circa il 65% attraverso pratiche per il riciclo e il compostaggio, il 15% sarà destinato all’incenerimento, mentre quote minori saranno allocate in discarica. In Italia si registra un forte incremento nell’ultimo decennio delle quantità di materiali valorizzati attraverso trattamenti biologici, permettendo di recuperare oltre 7,4 Mton di rifiuti (2017).
05.08.20