Gli scarti alimentari possono essere una risorsa”. Un gruppo di ricercatori dell’Università di Jadavpur a Calcutta (India) ha studiato il modo per produrre energia a partire dagli scarti di pesce. l’Organic Nano-Piezoelectric Device Laboratory del Dipartimento di Fisica dell’Università di Jadavpur, studiando la struttura degli scarti di pesce, in particolare delle squame, ha osservato che sono costituite da collagene, che ha buone proprietà piezoelettriche, e quindi ha pensato di utilizzarle per produrre una differenza di potenziale elettrico e quindi una corrente utilizzabile come energia.
L o scarto del pesce può generare elettricità anche sfruttando l’energia dei movimenti del corpo, delle vibrazioni sonore o del flusso del vento. In uno degli esperimenti condotti il movimento ripetuto di un dito è stato in grado di alimentare 50 LED blu.
26.09.16