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La BRE.GE.MI e la scuola binomio per lo sviluppo

Schermata-2014-07-30-a-09.10714-06 – Sin dal primo dibattito pubblico sulla direttissima autostradale Brescia – Milano trassi la convinzione che scuole e strade portano sviluppo

 

Plurivia di comunicazione
Siccome la sua inaugurazione ha avuto una grande risonanza, tutti coloro che ne hanno appreso l’attuale denominazione, che è Bre.Be.Mi, potrebbero ritenere che nel titolo dell’articolo vi sia, erroneamente, la G al posto della B. Invece non è così poiché la prima è l’iniziale di “Geradadda”,che ne viene attraversata, e la seconda di Bergamo, che, invece, è a 30 Km di distanza ed è servita dalla A4. Affinché la suddetta puntualizzazione non appaia una tardiva ed inefficace pignoleria, preciso che la Bre.Ge.Mi di cui tratto, la intendo come una plurivia di comunicazione. Peraltro anche se la richiamata denominazione dell’autostrada è superata essendo quella attuale A35, il riferimento resta valido. Infatti come la Bre.Be.Mi si riferiva ad un’infrastruttura in fase di costruzione, la Bre.Ge.Mi si identifica in una plurivia di comunicazione che propongo di realizzare. Ma, prima di definirla nei dettagli, devo chiarire l’altro componente del binomio del titolo che è la Scuola.

 

Polo di Treviglio
In realtà, guardando in prospettiva, avrei dovuto scrivere “Reti di Scuole” ma, in tal caso, parlerei solo di un auspicio. Volendo invece restare nel concreto illustro quello che già c’è: il Polo di Treviglio. Scuola ampiamente nota ai lettori di questa rivista poiché da quando sono impegnato nel mio Progetto “Dimensione Casa” – cioè dal 2002 ad oggi – ne ho più volte trattato. E non per esibizionismo, ma piuttosto perché questo progetto ha una grande valenza oltre che sociale anche professionale per le figure appartenenti alla filiera impiantistica elettrica che devono assolutamente acquisire un linguaggio comune affinché gli impianti siano funzionali e sicuri nell’uso. Peraltro, volendo privilegiare, come spesso faccio, l’attualità, con questo articolo posticipo la pubblicazione del terzo di una serie attinente alla figura del perito elettrotecnico il cui processo formativo è stato radicalmente cambiato dalla recentissima riforma. In realtà resto in argomento poiché quanto esposto attiene ad una scuola che, nei suoi corsi, contempla tutte le figure della filiera.

 

Immagine emblematica
Per entrare nel merito del suddetto binomio, l’immagine sopra riportata è indicativa poiché ne da una rappresentazione completa ed immediata. Infatti in alto vi compare il Polo su cui campeggia il logo di “Casa Attiva”, che è il modello di una casa domotica ivi allocata, che è il risultato finale della prima fase del Progetto “Dimensione Casa” e l’inizio della seconda. Mentre – dopo i due filari di alberi che vi saranno piantati – scorrono nell’ordine la TAV e la A35. Mentre il cavalcavia posto in alto a destra è della ex statale 11. Fuori campo, ma a qualche centinaia di metri, passa la ferrovia Milano – Brescia che nella stazione di Treviglio si innesta in un sistema ferroviario locale oltre modo importante costituito dal Passante Ferroviario che, passando sotto Milano, arriva a Novara e a Varese, transitando anche per Rho Fiera ed Expo. Inoltre il Polo è attrezzato con un efficace sistema di comunicazione basato sulla Tecnologia dell’Informazione. Per cui la Bre.Ge.Mi diventa una plurivia di comunicazione per la circolazione delle persone, delle conoscenze e delle merci. A questo proposito a margine della TAV sarà realizzato, a breve distanza, un interporto, anch’esso strategico stante gli sviluppi della logistica che attiene, rinnovandoli, ai sistemi del trasporto e della produzione, oltre modo connessi tra loro.

 

Fattore di sviluppo
Chiarito il binomio Bre.Ge.Mi e Polo di Treviglio resta da definire lo sviluppo integrato. Per non restare nel teorico mi riferisco a quello del Progetto “Dimensione Casa” che è tale poiché, superando la monocultura di ciascun degli ambiti coinvolti (produttivo, formativo, sociale, socio sanitario), fa sì che i vantaggi conseguiti in uno ne producono di pari importanza negli altri e tutti concorrono a quello collettivo. Mentre il suo elemento unificante è l’automazione che da fattore determinante per lo sviluppo sta diventando sempre più abilitante in tutti i settori. Sulle cui attività incide in modo irreversibile facendone, prima o poi, scomparire alcune e migliorare altre. E, soprattutto, creandone di nuove.

 

Sistema a massa critica
Pur coinvolgendo ogni settore io resto rigorosamente in quello elettrico dove ho le necessarie competenze. Ma il sistema l’ho concepito a massa critica, cioè congegnato in modo da essere in grado di assolvere i suoi compiti nei vari diversi settori qualora vi vengano inserite le necessarie competenze. Io lo faccio con le mie. Presso il Polo di Treviglio ve ne sono già altre di livello ed in numero tale da far sì che vengano inserite le competenze specialistiche necessarie attinenti alle sue sezioni di Elettrotecnica, Meccanica, Informatica e Chimica. Mentre per il trasferimento delle competenze, a chi ne necessita nello studio piuttosto che nell’attività lavorativa, nel 2005, quando è iniziata la mia collaborazione con il Polo, lanciai la prima proposta di un Centro di Formazione. Da allora quell’idea si è perfezionata ed ampliata. Ed ora viene rinforzata anche dal fatto che la plurivia prima menzionata allarga in modo significativo il suo bacino di utenza. Così come faciliterà molto il formarsi del previsto sistema di reti tra Scuole. Tutto nell’ambito della Scuole superiori e dei Centri di formazione professionali e dei costituendi Poli Tecnico Professionali e di Istruzione Tecnico Superiore. Infine, volendo rendere partecipi anche i laureati coi master, rilevante è che, sempre attraverso la citata plurivia, vengono coinvolte importanti Università.

 

Schede illustrative
Tutte queste considerazioni, unitamente ad altre, sono sviluppate in una serie di schede sintetiche di prossima pubblicazione. Al riguardo richiamo solo la copertina di quella introduttiva perché è assai significativa per quanto sin qui asserito. Infatti, dopo il titolo, che è Progetto “Dimensione Casa 2.0”, si qualifica la “Geradadda” come nucleo del “Smart Territory” poiché, intanto, in campo internazionale e nazionale, si è passati dalla “Smart House” alle “Smart City”. Inoltre, ponendo in primo piano l’immagine del percorso della A35, vi si ipotizza la costituzione della Comunità della Bre.Ge.Mi da coinvolgere negli aspetti principali del progetto che da sociali e sanitari sono, progressivamente, diventati anche produttivi.