Seconda parte – Quant’anche il suo titolo sia diverso, questo articolo prosegue le considerazioni del precedente intitolato Simbiosi scuola-industria poiché tratta di un fatto concreto che l’avvalora
Al servizio della Collettività
In questo articolo mi riferisco ad un fatto specifico che coinvolge il Polo Tecnico Industriale e Professionale di Treviglio. Scuola altre volte menzionata su queste pagine per la sua eccellenza nella robotica e poiché – proprio per questo motivo – vi è allocata una casa domotica, nella sua doppia accezione di casa cantiere & laboratorio, che è il nucleo di aggregazione del Progetto “Casa Attiva” finalizzato al benessere delle persone basato sull’uso della domotica e robotica che ho più volte trattato. Inoltre questo è anche la continuazione di un articolo di Giugno 2013 avente lo stesso titolo in cui manifestai la convinzione – che è il principio informatore di tutto il Progetto – che se la Collettività necessita di servizi (formativi e non solo) è la Scuola Statale che se ne deve far carico poiché è la Collettività che fornisce le risorse necessarie al suo funzionamento.
Donazione alla scuola
Il fatto concreto che avvalora l’auspicata simbiosi è l’avvenuta donazione alla Scuola di tale casa per l’attività di formazione dei suoi allievi. Mentre tutte le iniziative sociali, sociosanitarie e di formazione per chi già opera resteranno nell’ambito del Progetto “Casa Attiva”. Fermo restando una forte reciproca sinergia. Sempre per attestare la continuità con il precedente articolo richiamo la foto che campeggiava accanto al suo titolo e che rappresentava il nuovo stabilimento dell’ABB SACE di Bergamo poiché nella scuola raffigurata vi è molto dell’ABB. Infatti al suo interno vi è la suddetta casa domotica che è stata realizzata – assieme ad altre importanti aziende nazionali e multinazionali – con il contributo determinante dell’ABB per quanto riguarda la componentistica domotica. Come attesta la foto in cui compare il primo dei due quadri domotici realizzato con componenti ABB.
Domotica, robotica ed urbotica
Casa che all’esterno, vicino all’ ingresso, avrà una targa con impresso il motto “Chi serve gli altri serve se stesso” che caratterizzò anche il Convegno al Palazzo Visconti di Brignano da cui venne l’esortazione ad operare da parte del prof. Antonio Guidi a quel tempo Sottosegretario al Ministero della Salute.
Il suo autore fu il Prof. Marco Somalvico che è stato Professore di intelligenza artificiale del Politecnico di Milano ed un grande dell’automazione; purtroppo prematuramente scomparso qualche mese dopo. Il richiamare il suo motto ed il suo nome sulla targa discende dal fatto che questa casa è il nucleo di aggregazione di un progetto che coinvolge la domotica, la robotica in cui la scuola eccelle e le smart city del territorio coinvolto. Tutti ambiti preconizzati dal Prof. Somalvico nel suo intervento al convegno dal titolo “Domotica, Robotica ed Urbotica”. Dove la robotica era da lui intesa finalizzata al benessere delle persone e l’urbotica corrisponde alle attuali smart city.
Impianto protodomotico
Tornando alla foto del quadro, sullo sfondo compaiono le pareti interne che, mediante apposite aperture sul cartongesso, rendono visibili – stante la loro importanza strategica – le predisposizioni delle diverse funzioni impiantistiche che saranno progressivamente installate. Attualmente vi è un impianto base da me così definito poiché si tratta del minimo realizzabile di un impianto domotico. Infatti svolge la funzione di illuminazione e quella di fornitura con prese dell’energia elettrica senza regolazione. Che però è in grado di svilupparsi, secondo necessità, stante la presenza delle predisposizioni impiantistiche contenenti già il conduttore bus e corrispondenti a tutte le altre funzioni domotiche previste; oggetto di un progetto preventivo da redigere immediatamente dopo la definizione dell’arredamento e categoricamente prima dell’inizio dei lavori.
Simbiosi scuola lavoro
Infine evidenzio che la realizzazione di questa casa domotica in una scuola è il primo passo, fondamentale, per determinare questa simbiosi. Precisando che il suo scopo è andare oltre l’alternanza scuola lavoro, pur necessaria ma conseguente, portando il mondo produttivo ad operare attivamente nella scuola per conseguire quel duplice vantaggio – che va, poi, trasferito verso il mondo esterno – che è insito in questa tipologia di rapporto. Riprendendo alla luce di questo rapporto di simbiosi, le lungimiranti dichiarazioni del Prof. Marco Somalvico, è indubbio che, essendo gli ambiti di interesse del progetto domotica, robotica e smart city, l’ABB è un partner ideale essendo azienda leader in questi ambiti.
Intanto lo è in modo molto efficace nella domotica. Agli altri importanti partner che hanno partecipato alla realizzazione della suddetta casa domotica darò la meritata risonanza confidando che tutti continuino a collaborare per il suo sviluppo, unitamente ad altre imprese che si aggregheranno. E tutte forniranno un contributo determinante senza che la scuola vada a visitarle poiché sono loro che vi entrano con realizzazioni concrete creando così i presupposti di un’alternanza basata su specifiche competenze che consentono ai ragazzi di essere operatori e non semplici visitatori in azienda.
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