Remedia – il principale Sistema Collettivo italiano no-profit per la gestione eco-sostenibile dei RAEE (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche), pile e accumulatori – ha presentato il Green Economy Report 2017, che illustra i risultati dell’attività del Consorzio nel 2017, e un’analisi sui prossimi sviluppi nella filiera del riciclo dei RAEE. La raccolta dei rifiuti tecnologici è in continuo e costante aumento: nel 2017 Remedia ha raccolto e gestito 25mila tonnellate di rifiuti tecnologici in più rispetto all’anno precedente, con un incremento pari al 37% e al 400% se confrontate con il 2008, anno di avvio del sistema nazionale di gestione dei RAEE. Inoltre, con la raccolta 2017 il Consorzio ha raggiunto un importante traguardo: 500.000 tonnellate di rifiuti tecnologici raccolti e gestiti dal 2008 – anno in cui è stato effettuato il primo ritiro di RAEE in Italia, proprio da Remedia – con un beneficio economico per l’intero Paese pari a 140 milioni di euro. “Se il 2016 era stato per noi un anno estremamente positivo, il 2017 ha consolidato in maniera significativa il nostro percorso di crescita. Non solo per i risultati raggiunti quest’anno, con oltre 92.000 tonnellate di rifiuti tecnologici raccolti e gestiti, ma anche per il rafforzamento del nostro ruolo di interlocutore di riferimento nel settore”, ha dichiarato Dario Bisogni, Presidente di Consorzio Remedia. All’interno del Report di quest’anno, Remedia ha voluto inoltre fare il punto su come cambierà la gestione dei rifiuti tecnologici in Italia con l’entrata in vigore del sistema “open scope”. Dal 15 agosto 2018, infatti, c’è un importante cambiamento per la normativa che regola la gestione dei RAEE in Italia: molti prodotti entreranno a far parte del mondo delle apparecchiature elettriche ed elettroniche, tra cui carte di credito con chip, biciclette elettriche, prese elettriche multiple, apparecchiature di automazione per cancelli, tende, chiusure elettriche, cavi, stufe a pellet e molto altro.
01.08.2018