L’annunciato aumento delle bollette di luce e gas per il quarto trimestre 2021 è arrivato: l’ARERA ha comunicato che l’incremento delle tariffe per la famiglia tipo in tutela sarà del +29,8% per l’elettricità e del +14,4% per il gas. Althesys stima che la crescita dell’indice generale dei prezzi al consumo NIC dovrebbe, così, limitarsi a un +0,5% congiunturale e +3,0% tendenziale nel periodo ottobre-dicembre 2021, con una variazione annuale dell’1,8%. Con un prezzo della materia prima gas esploso a un livello che supera di oltre il 500% quello del terzo trimestre 2020, il Prezzo Unico Nazionale dell’energia elettrica è salito ai suoi massimi dall’avvio della borsa elettrica italiana (aprile 2004): 157 €/MWh la media di settembre 2021 e 124 €/MWh la media del terzo quarto dell’anno, con una variazione congiunturale del 66% e tendenziale del 193%. La bolletta elettrica nazionale, stimata in 48 miliardi nel 2020, dovrebbe passare a 68 miliardi nell’anno in corso, prevalentemente per l’esplosione della spesa per l’approvvigionamento elettrico rispetto ai livelli pre-Covid. La voce “Componente energia”, che nel 2019 valeva circa il 30% del totale, potrebbe, così, arrivare a coprire ben oltre il 40%. Crescerà anche il gettito fiscale: le accise per l’aumento dei consumi e l’IVA per l’aumento della base imponibile. A causa delle bollette gas ed elettriche impazzite, il rincaro dei beni energetici regolamentati per il prossimo trimestre è previsto da Althesys al +8,6% a livello congiunturale e al +30,8% a livello tendenziale. Il Governo ha cercato di correre ai ripari con il D.L. Bollette, stanziando 2 miliardi per il settore elettrico e 1,5 miliardi nel settore gas. Dei 3,5 miliardi complessivi, 2,93 andranno a ridurre gli oneri di sistema elettrico e gas. Il rimanente sarà usato per ridurre l’IVA al 5% sulla bolletta gas. Si intende così sterilizzare l’aliquota oneri di sistema sull’elettrico nell’ultimo quarto del 2021, con fondi provenienti dal sistema europeo di scambio di quote di emissione di CO2 (ETS) per 700 milioni. Gli altri 1,3 miliardi provengono da trasferimenti alla Cassa per i servizi energetici e ambientali. L’effetto sulla bolletta nazionale da 68 miliardi è una riduzione del 5,4%, che comprende anche i tagli effettuati in luglio, quando si era intervenuti con 1,2 miliardi di euro a copertura parziale degli oneri di sistema, di cui quasi 700 milioni dai proventi ETS. Peraltro, il mercato dei permessi, con quotazioni della CO2 ai massimi storici, spiega una parte degli aumenti di questi mesi della componente energia nella bolletta elettrica.
16.12.21