giovedì , 28 Marzo 2024
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Superbonus 100%: ridurre finanziamenti per le caldaie a gas

Il Superbonus, nonostante le polemiche che lo hanno accompagnato, è l’unica misura concreta messa in campo per incrementare  l’efficienza energetica. Sta svolgendo il suo ruolo di rilancio del settore dell’edilizia, che versava in grave crisi (600.000 posti di lavoro persi nei precedenti 10 anni) senza consumare suolo. Di questo si è parlato al convegno “Superbonus: ricadute energetiche, occupazionali e prospettive” organizzato da Kyoto Club e tenutosi lo scorso 8 aprile alla fiera SEC – Solar Exhibition and Conference di Rimini.  All’evento ha partecipato anche l’On. Riccardo Fraccaro, il principale ispiratore della norma. L’ex Segretario del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana ha elencato le novità relative alla misura adottate dalla X Commissione (Attività produttive, commercio e turismo) della Camera dei Deputati. “Ci sono delle novità positive, relative al 110%, contenute nel Decreto energia” ha specificato il deputato, “innanzitutto la proroga della scadenza per le comunicazioni sulla cessione del credito è stata spostata da aprile al 15 ottobre. Una misura molto importante perché, a causa del blocco delle cessioni, molti imprenditori si trovano crediti d’imposta a cui non riescono ad accedere. Altra notizia è che il governo, sollecitato dalle forze politiche, si è impegnato a prorogare la scadenza del 30% per le unifamiliari già con l’ultimo decreto di aprile. Infine, il testo prevede la quarta cessione, una ulteriore cessione delle banche a tutte le imprese italiane ma con l’obbligo delle banche di rispondere in soldo per eventuali abusi relativi all’utilizzo del credito. Questo tema è molto delicato, perché migliaia di imprese rischiano di fallire poiché, pur avendo maturato il credito, non riescono a incassarlo perché lo stato ha ne ha limitato l’accesso”.  Tuttavia, secondo Kyoto Club, questa misura ha bisogno di robusti correttivi: sarebbe indispensabile completare l’efficacia dello strumento con la distinzione netta tra combustibili fossili da disincentivare e impianti di riscaldamento/raffreddamento alimentati da fonti rinnovabili. “L’aggressione russa all’Ucraina, oltre alla tragedia umanitaria, comporterà conseguenze economiche per l’intera Europa. Il settore energetico sarà il più soggetto a cambiamenti: si pone già il problema di come diversificare i nostri approvvigionamenti e di come ridurre la nostra subalternità alle importazioni di gas. Serve puntare sull’efficientamento energetico del nostro parco edifici: se riqualifichiamo ogni anno il 3% del patrimonio edilizio ed elettrifichiamo i consumi per il riscaldamento domestico puntando sulle pompe di calore, potremo tagliare entro il 2030 circa 12 mld mc, pari al 41% delle importazioni dalla Russia – con un risparmio di emissioni pari a 22 milioni di tonnellate di CO2. Tuttavia, bisogna eliminare il rimborso del 110% delle spese per le caldaie a gas, perché l’obiettivo è liberarsi dalle fossili e sostituire questi impianti con sistemi di riscaldamento a rinnovabili”. È questo quanto dichiarato da Francesco Ferrante, Vicepresidente di Kyoto Club.

 

01.06.22