Un fatturato di 1,1 miliardi di euro, di cui il 54% riconducibile alle esportazioni e Italia al secondo posto in Europa per fatturato, con una quota pari a circa il 15%: è la fotografia scattata dal primo studio realizzato sul mercato dei trasformatori elettrici da Anie Energia, l’associazione che rappresenta in Anie Federazione le aziende che producono, distribuiscono e installano apparecchiature, componenti e sistemi per la generazione, trasmissione e distribuzione di energia elettrica nelle applicazioni industriali e civili. Lo studio, realizzato da Anie Energia in collaborazione con il Servizio Studi Economici di Anie, approfondisce l’andamento di un comparto di eccellenza dell’industria italiana fornitrice di tecnologie. E l’analisi delinea un segmento di mercato vivace, che nel 2015 ha generato un fatturato aggregato di 1,1 miliardi di euro, di cui 621 milioni di euro ascrivibili alle esportazioni (il 54%). Dall’analisi effettuata da Anie emerge anche che il 37% del fatturato totale del comparto scaturisce dalle imprese attive nel segmento dei Componenti e Servizi per Trasformatori. L’indagine è stata realizzata su un campione di imprese con l’obiettivo di analizzare anche l’andamento del comparto per tipologia di prodotto, per canali di vendita e per singoli mercati di sbocco. Guardando alla suddivisione per gruppi merceologici del campione, si evince che il 41% del fatturato totale è originato dai trasformatori di distribuzione in olio, il 37% dai trasformatori di grande potenza e il 22% da quelli di distribuzione in resina. Secondo i risultati dell’indagine, nel 2015 le imprese del campione hanno registrato un incremento su base annua del fatturato totale del 4%, andamento positivo che ha caratterizzato tutti i segmenti. Guardando ai canali di vendita dei trasformatori elettrici, il primo mercato di sbocco delle tecnologie del comparto è rappresentato dall’export diretto con una quota pari al 57,3%, seguito dalla vendita diretta (34,7%) e dalla vendita indiretta (8%). Guardando alla suddivisione per mercati finali di vendita è la trasmissione elettrica a collocarsi al primo posto, con un quota sul fatturato totale pari al 37,6%, seguita da distribuzione elettrica (35,5%) e industria (22,1%). Ma l’industria italiana dei trasformatori elettrici occupa un ruolo di primo piano anche in Europa. Nel 2015 l’Italia si colloca in seconda posizione per fatturato totale nell’Unione Europea con una quota vicina al 15% sul totale, dopo la Germania. Italia, Germania, Spagna, Francia e Polonia rappresentano complessivamente una quota pari al 52,9% del fatturato aggregato europeo nel comparto industriale dei trasformatori elettrici. Nel periodo 2010-2015 le esportazioni del comparto hanno registrato una crescita media annua pari circa all’1,5%. Guardando alla distribuzione merceologica, oltre il 60% delle esportazioni risultano originate dal segmento dei trasformatori in resina, il 26% da quelli in olio, mentre il 13% da quello dei componenti. Guardando alla distribuzione geografica delle esportazioni italiane, nel 2015 circa la metà sono state destinate all’area europea. Una quota parte rilevante dell’export è invece ascrivibile al Medio Oriente (21,8% sul totale esportato), area che si conferma sempre più strategica per l’internazionalizzazione delle imprese italiane. Con riferimento ai principali Paesi di destinazione delle vendite estere di trasformatori elettrici, nel 2015 accanto a tradizionali mercati di sbocco europei come Francia e Regno Unito, hanno acquisito rilevanza molteplici mercati extra europei, fra cui Emirati Arabi Uniti, Iraq, Qatar e Algeria. Quanto invece al ranking dei principali esportatori mondiali di Trasformatori elettrici, nel 2015 l’Italia si colloca in sesta posizione con una quota sul totale delle esportazioni globali pari al 6%, dopo Cina, Corea del Sud, Messico, Germania e Turchia.
17.11.16