Ogni giorno che passa tutti noi dobbiamo registrare notizie di un sempre maggiore numero di incidenti causati dagli impianti tecnologici, come folgorazioni e scoppi, in buona compagnia con le sempre più frequenti notizie di disatri causati dal dissesto del territorio, che determinano lutti e danni. In tutte queste situazioni si denota una mancanza di controllo da parte degli addetti preposti, siano essi i progettisti piuttosto che gli esecutori o gli incaricati di una pubblica attività. Allora ci chiediamo spesso: perché succede tutto questo? È troppo facile ed inutile lasciarlo al caso, non possiamo nemmeno utilizzare questi eventi come pali di appoggio per un ubriaco, il quale pratica la logica dello struzzo per conoscere la verità (infilando la testa sotto terra). Dobbiamo pensare invece che questi fatti sono come dei lampioni che devono illuminare la nostra strada, tutta la nostra vita, il nostro comportamento. Per confermare il fatto che “vivere a lungo” è l’unico sistema che si sia trovato per arrivare alla vecchiaia. Ne consegue la necessità di un vivere adeguato alle situazioni nelle quali ci si trova, perché oltre a crescere in vecchiaia, si vive con maggiore felicità, in quanto quest’ultima è una conquista non un dono. Proprio da questa illuminazione sui fatti, dalla loro interpretazione, possiamo ricavare che, escludendo eventi eccezionali che mettono in discussione una non corretta progettazione o esecuzione, la quasi totalità degli incidenti ha origine da una mancata verifica del manufatto, e del suo comportamento.
Verificare è sempre più necessario
Dobbiamo pensare che il nostro vivere, ogni giorno sempre di più deve integrarsi con le conoscenze che derivano dalle scoperte scientifiche e dai conseguenti prodotti tecnologici. Nonostante l’aiuto della tecnologia, molto spesso invadente, i fenomeni naturali non cambiano. Le leggi della natura faranno sempre tracimare un fiume quando l’acqua che scorre sarà maggiore di quella che il corso d’acqua lascia defluire, come la cabina dell’ascensore cadrà sempre se si romperà la fune di sostegno o non funzioneranno i sistemi di bloccaggio. Nessuno può lasciare al caso o ad un credo la risoluzione dei problemi. E’ assolutamente necessario che i manufatti dell’uomo siano progettati e costruiti in modo adeguato, ma anche verificati. Lo abbiamo detto già molte volte da queste pagine, non a caso unitamente al messaggio dell’editore di questa rivista, che illustra soluzioni e componenti della moderna tecnologia dei quali oggi non possiamo più fare a meno per vivere, per continuare ad essere attori per la sopravvivenza di se stessi in questo mondo incontinua evoluzione. La progettazione in sé e per sé è risolutiva di molti problemi, come la corretta realizzazione del manufatto, ma si sottolinea quanto sia importante, ma soprattutto insostituibile, una sistematica verifica degli stessi.
Alla fine i “costi” dei disastri li paghiamo sempre noi…
Non solo fiumi o canali con gli alvei non puliti, sono fonte di costi che singolarmente e collettivamente comunque paghiamo (ricordare che i soldi pubblici comunque raccolti dalle nostre tasche sono soldi nostri), anche gli impianti che comunemente e quotidianamente usiamo in casa, nel lavoro oppure nel pubblico sono troppo spesso fonti sottovalutate di danni e costi conseguenti. Per evitare tutta questo si deve praticare la logica della verifica, non come fatto episodico, ma sistematico, come facciamo per la nostra salute, facendo periodicamente gli esami clinici e sottoponendoci a visite specialistiche. Quindi anche per gli impianti sono necessarie sistematiche verifiche. Si ribadisce che non possiamo più fare a meno degli impianti e chi pensa che questa sia una interessata affermazione, provi a vivere come gli animali selvatici che non hanno illuminazione artificiale nelle tane, o sugli alberi, e altrettanto non hanno climatizzazioni adeguate per le varie stagioni. Ci aveva provato anche Robinson Crosuè, suo malgrado, che dovette progettare la sua attività, la sua giornata e costruire gli utensili fondamentali per procurarsi e cucinarsi il cibo, piuttosto che fare, verificare e mantenere il manufatto per ripararsi dalle intemperie.
Controlli e verifiche, da quelli semplici a quelli specializzati
Le verifiche devono essere quindi eseguite per tutti i manufatti, a coinciare da quelle più semplici fatte dagli utilizzatori finali del manufatto a quelle complesse o specialistiche, fatte da professionisti del settore appositamente preparati. Gli utilizzatori devono verificare la integrità del manufatto ad esempio dopo un danneggiamento per una accidentale caduta piuttosto che per un’involontaria esposizione alle intemperie. Ugualmente l’utilizzatore deve osservare nella maniera migliore le istruzioni date dal costruttore del prodotto, come ad esempio evitare l’utilizzo quando si sentono rumori strani o si osservano funzionamenti non abituali. Proprio perché gli impianti tecnologici sono ogni giorno più semplici da utilizzare, sono sempre più complessi nella costruzione, è necessario quindi che il conduttore/utilizzatore eviti di fare attività di verifica o manutentive, per le quali non ha la adeguata preparazione e attrezzatura. La sua attività si deve limitare alla constatazione di difetti o di errati funzionamenti, e deve segnalare alle persone professionalmente preparate queste situazioni. Per evitare una sottovalutazione del pericolo, anche in buona fede o per mancanza di risorse (abbiamo letto nelle scorse settimane di una bambina siciliana morta per una infezione ai denti), è giusto che la società per il bene comune imponga di effettuare a precise scadenze delle verifiche da strutture terze che accertino la bontà e l’efficacia delle protezioni. È il caso delle verifiche degli impianti di terra da parte degli organismi abilitati, come delle verifiche degli impianti di combustione delle caldaie o degli ascensori. Il lavoro di queste strutture non è un costo sociale, è un’esigenza e una garanzia tanto quanto un guardrail in autostrada, piuttosto che un muretto sul ciglio di una strada, a protezione di una accidentale caduta nel sottostante burrone.
Verifica anche quando la legge non lo impone
La verifica ed il controllo di un impianto garantisce di più una buona assicurazione. Questa al massimo paga (non totalmente) i danni, ma difficilmente evita lutti e rifonde di tutte le perdite subite. La verifica deve essere sempre fatta, anche quando non richiesta dalle leggi, ed si è esordito con una frase latina sull’importanza di fare le verifiche, cercando di voler significare per l’efficacia del linguaggio latino, quanto sia importante farle e quanto, tale intervento non è secondo a niente. E’ comunque importante farle fare a dei professionisti preparati come sono i periti industriali liberi professionisti, per i quali, grazie alla professionalità del loro operato, è facile rilasciare la certificazione della positiva verifica fatta, che ci fa ancora una volta apprezzare il fatto che la felicità non è un dono ma una conquista.
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