tura bimodale che riconosce le numerose
esigenze di applicazioni, tipi di dati e gruppi
di utenti diversi in termini di velocità di imple-
mentazione, produttività, efficienza, flessibili-
tà e sicurezza. Inoltre, l’open computing e il
data center basato su software hanno il po-
tenziale per modificare il modo in cui i sistemi
IT sono configurati e supportati.
Il passaggio al bimodale non è l’unico esem-
pio di archetipo che si sta affermando.
Ecco altri quattro archetipi di data center che
ne modificheranno lo scenario, migliorando
la produttività, riducendo i costi e incremen-
tando la flessibilità:
•
La sicurezza dei dati:
gli attacchi infor-
matici hanno destabilizzato alcune delle
più grandi aziende del mondo, dato che gli
ambienti sempre più interconnessi creano
maggiori punti di accesso per gli hacker.
Le aziende stanno iniziando a mettere al
primo posto la sicurezza già in fase di pro-
gettazione del data center, implementando
architetture POD (Performance Optimised
Data Center) non in rete per le informazioni
estremamente sensibili – in qualche caso
con apparecchiature di alimentazione e di
gestione termica separate e dedicate.
a
ttualità
e
lettrotecnica - marzo
2016
- numero
2
12
di Stefano Mozzato*
zando nel contempo i consumi energetici.
La progettazione dei data center quindi sta
diventando sempre più intelligente ed inte-
grata e anche le unità di raffreddamento si
evolvono per garantire livelli sempre più ele-
vati di continuità di servizio, efficienza ener-
getica e ottimizzazione dei costi. Inoltre, il
continuo aumento dei prezzi dell’elettricità e
dei consumi nelle infrastrutture IT ha determi-
nato un controllo sempre più attento dei costi
energetici.
Le tipologie dei Data Center
Alla luce di questa tendenza, Emerson Net-
work Power, divisione di Emerson e leader
mondiale nella fornitura di infrastrutture criti-
che per sistemi tecnologici in ambito informa-
tico e delle comunicazioni, ha recentemente
delineato quattro archetipi di data center in
progressiva affermazione, che ne ridefiniran-
no l’aspetto e l’operatività per il futuro.
L’archetipo aziendale oggi dominante è il da-
ta center a elevata disponibilità, con alimen-
tazione 2N, generatori e condizionamento ri-
dondanti. La maggior parte delle imprese ha
aggiunto elementi di Software-as-a-Service
(SaaS) alla propria architettura IT, e sta valu-
tando o adottando sempre di più un’architet-
I
l data center, centro nevralgico di ogni im-
presa, continua a crescere e ad aggiunge-
re valore al business attraverso l’integra-
zione di nuovi servizi che rendono le attività
più snelle, veloci e sicure. L’aspetto della si-
curezza non è solo legato ai dati ma anche
all’infrastruttura elettrica e di raffreddamento,
che nei data center di vecchia generazione
richiede un enorme dispendio di energia su-
perando talvolta il 50% dell’energia assorbita
dai dispositivi IT.
Fortunatamente anche la tecnologia di con-
dizionamento o rimozione del calore è oggi
entrata in una nuova era ed è capace di af-
frontare al meglio alcune delle sfide più signi-
ficative della gestione di un data center, tra le
quali il consolidamento, il consumo energeti-
co e la proliferazione di dispositivi e server.
Moltissimi dei data center di nuova genera-
zione sono dotati di unità di condizionamento
installate a pavimento lungo il perimetro; altri,
di dimensioni inferiori, usano la tecnologia in-
frarack ossia le unità di condizionamento
vengono inserite tra i rack che ospitano i di-
spositivi IT. Tutte queste unità, hanno la fun-
zione di garantire la circolazione dell’aria, la
filtrazione, il mantenimento del giusto livello
di temperatura ed umidità ottimali per il fun-
zionamento sicuro delle apparecchiature IT e
devono essere monitorate con sistemi di con-
trollo evoluti, in grado di gestire più macchi-
ne e non solo una singola unità. Analoga-
mente ad altri sistemi infrastrutturali di data
center, l’unità di condizionamento è divenuta
più flessibile e performante. In precedenza,
la tecnologia doveva funzionare alla massi-
ma capacità, a prescindere dai fabbisogni di
carico effettivi: quando i carichi erano bassi,
le unità di condizionamento si spegnevano,
per riaccendersi quando i carichi aumenta-
vano. Oggi, invece, i moderni dispositivi so-
no in grado di adattarsi e di offrire un’elevata
efficienza anche a carico ridotto, adeguando
dinamicamente la potenza delle unità alle
condizioni della sala, interagendo e antici-
pando eventuali cambiamenti per garantire
un livello costante di raffreddamento, ottimiz-
Quale futuro per il condizionamento nei
data center? Oggi le soluzioni sono
varie, ma le scelte ricadranno
sempre più su quelle che offrono
riduzione di consumi
esigenze di raffreddamento
e nuovi archetipi di data center