Attualità Elettrotecnica, il mensile di informazione per installatori, progettisti, rivenditori. - page 25

a
ttualità
e
lettrotecnica - aprile
2017
- numero
3
sensore di traffico
ma anche un senso-
re di luminanza per
corsia che permette
di campionare la lu-
minanza del manto
stradale (categoria
M) o l’illuminamento
(categorie C e P) e le
condizioni metereo-
logiche e quindi di
agire di conseguen-
za. In questo caso la
vera differenza è il
superamento della
barriera delle inges-
sate categorie illumi-
notecniche perché in
ogni istante c’è la
perfetta conoscenza
dei parametri opera-
tivi ed in funzione an-
che delle condizioni
meteo si può far rea-
gire l’impianto. Que-
sto superamento
delle categorie illu-
minotecniche si at-
tua in 2 modi:
La regolazione non avviene e più per incre-
mento o decremento del flusso passando da
una categoria all’altra istantaneamente ma at-
traverso una regolazione in continuo, o quasi,
anche fra una categoria e l’altra “l’illuminazio-
ne si adatta” e varia con continuità.
Non esistendo più la barriera delle categorie
illuminotecniche intermedie, ma solo il limite
superiore della categoria di progetto, e sapen-
do esattamente le condizioni della strada
istante per istante, è possibile spingere la re-
golazione a seguito, dell’analisi dei rischi, sino
alla categoria illuminotecnica M6 per tutte le
strade ad esclusione delle autostrade. Infatti
nelle condizioni FAI il flusso luminoso può es-
sere ridotto fino a 3 livelli. E’ evidente che sep-
pure entrambe le soluzioni presentano un gra-
do di innovazione notevole, la soluzione FAI è
il primo vero passo tecnologico in avanti del-
l’illuminazione (prossima e futura) che i paladi-
ni dell’illuminazione eco-sostenibile attendono
traffico ben diverso da quello stimato, e quindi
l’impianto di illuminazione erogherebbe un
flusso luminoso notevolmente inferiore a quel-
lo auspicato dalla norma.
Inoltre le condizioni di traffico variano molto
durante l’anno e quindi l’adozione di cicli pre-
definiti, dovendo necessariamente prendere
in considerazione i casi peggiori, risulta spes-
so troppo conservativa ai fini del risparmio
energetico. Tant’è che gli astrofili chiedono
che senso ha illuminare a piena potenza le
strade di un paesino della Brianza già alle
19.00 in un giorno feriale di inverno, mentre la
norma UNI 11431 conservativamente indica le
22.00 come primo orario di riduzione.
In definitiva, una illuminazione che in tempo
reale si adatta alle condizioni misurate e co-
stantemente monitorate, incrementa la sicu-
rezza e riduce i consumi di energia.
I contenuti essenziali della norma uni
11248 edizione 2016
La norma individua due modalità di regolazio-
ne:
TAI (Traffic adaptive installations) nel caso in
cui l’unico parametro misurato sia il traffico. La
norma consente di regolare il flusso luminoso
sulla base di campioni presi ad intervalli di 5
minuti, secondo logiche che prevedono una
riduzione graduale, e quanto necessario, un
incremento più rapido
FAI ( Full adaptive installations) nel caso in cui
oltre al traffico si misurino anche le condizioni
metereologiche e la luminanza in tempo reale.
In questo caso la norma consente di declas-
sare fino a 3 livelli ( mentre con il TAI il massi-
mo ammesso è 2 livelli ), cioè ottenere un
maggior risparmio energetico , a condizione
che il sistema monitori non solo il traffico, ma
anche gli altri parametri essenziali ai fini della
gestione dell’impianto: le condizioni metereo-
logiche, che possono creare situazioni di peri-
colo e richiedono strategie di regolazione di-
verse da quelle basate sul solo traffico, e la lu-
minanza reale misurata, per garantire che
sporcizia degli apparecchi, decadimento sor-
genti e spegnimenti inattesi non determinino
condizioni di illuminazione ancora più degra-
date del minimo consentito.
Nel caso del FAI non è più solo necessario un
25
da ormai parecchi anni. Infatti la condizione
FAI si applica soltanto quando, oltre al traffico,
la sensoristica ambientale è in grado di rileva-
re tutti i fattori fondamentali per garantire la si-
curezza della strada che, secondo la CEN
13201 sono appunto le condizioni metereolo-
giche, oltre alla luminanza.
Le esperienze, gli studi,
i risultati delle sperimentazioni
L’INRIM di Torino ha effettuato una campagna
di prove presso la Provincia di Bergamo. Il ri-
sultato è stato un risparmio energetico del
30% rispetto ad una regolazione a cicli prede-
finiti. Dai grafici seguenti sono comprensibili le
cause del risparmio, dovute ad una regolazio-
ne accurata in funzione delle condizioni reali.
I risultati delle prove sono mostrati nelle figure.
*Paolo Di Lecce, del Consiglio Direttivo della
Associazione Italiana Di Illuminazione (AIDI)
Come effettuare le misure: l’area dove calcolare
la luminanza e l’altezza del sensore
Illuminare in modo differenziato in funzione del traffico misurato
Conteggio del traffico con tecniche di computer vision
1...,15,16,17,18,19,20,21,22,23,24 26,27,28,29,30,31,32,33,34,35,...52
Powered by FlippingBook