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L
’illuminazione d’emergenza è una di quel-
le caratteristiche di un edificio moderno
che non esprime il suo vero valore fino al
momento in cui non si rende necessaria. Solo
allora diventa un sistema di sicurezza fonda-
mentale che aiuta a proteggere persone e be-
ni migliorando il processo di evacuazione.
Un percorso di evacuazione chiaramente illu-
minato non solo aiuterà gli occupanti a lascia-
re rapidamente l’edificio, ma aiuterà anche le
persone a evitare i pericoli lungo la strada. In
un ambiente industriale, ad esempio, un allar-
me antincendio che causa un’interruzione di
corrente potrebbe inibire la visibilità in prossi-
mità di macchinari, materiali o sostanze peri-
colose. In queste situazioni, gli apparecchi di
emergenza possono facilmente diventare un
bene invisibile. Tuttavia, per garantire che i si-
stemi d‘illuminazione d’emergenza siano pron-
ti a funzionare in simili circostanze, il proprieta-
rio o l’occupante di un edificio commerciale è
obbligato ad eseguire controlli regolari.
La normativa
In Italia, le verifiche periodiche e la manutenzio-
nedell’illuminazione d’emergenza sono definite
dalla norma UNI11222. Un test di breve durata
o di funzionamento deve essere eseguito alme-
no una volta ogni sei mesi, normalmente da un
membro del personale che deve essere ade-
guatamente formato. Inoltre, con cadenza an-
nuale, una persona competente deve eseguire
e supervisionare un test di scarica completa,
tramite il quale il sistema funziona per la sua in-
tera durata (in funzione della destinazione
d’uso dell’edificio). È importante notare che du-
rante i test completi le batterie che alimentano il
sistema d’illuminazione d’emergenza saranno
completamente scaricate e occorre pertanto
prevedere il tempo per la ricarica prima di es-
sere nuovamente operativi. Ogni volta che vie-
ne rilevato un guasto, occorre adottare una
serie di misure. In primo luogo, occorre con-
tattare il fornitore del sistema o un tecnico
competente per risolvere il guasto. In secondo
luogo, occorre eseguire una valutazione del ri-
schio del guasto per determinare il livello di ri-
schio e valutare chi potrebbe essere interes-
sato. Finché il sistema non è stato ripristinato,
potrebbe essere necessario comunicare agli
occupanti di prestare maggiore attenzione,
avviare ronde di sicurezza, distribuire torce
come misura momentanea o addirittura limita-
re l’uso dell’area interessata se si ritiene che si
tratti di una situazione ad alto rischio.
Il regime di test
Il regime dei test è senza dubbio un processo
impegnativo in termini di tempo e risorse. Il
mancato rispetto potrebbe derivare dalla scar-
sa conoscenza delle normative, dalla mancan-
za di risorse per eseguire test ordinari o dalla
mancata assegnazione delle varie responsabi-
lità all’interno dell’organizzazione. A prescinde-
re dal motivo, ciò non solo mette a rischio gli
occupanti di un edificio, i beni e l’attività azien-
dale, ma rende anche le organizzazioni passi-
bili di azione penale, che può comportare pe-
santi multe e, a volte, la reclusione.
La programmazione di test manuali su grandi
siti può richiedere team di tecnici in loco per ve-
rificare tutte gli apparecchid’emergenza in un
edificio o gruppo di edifici. Ogni apparecchio
deve essere attivato e poi disattivato per garan-
tire che l’illuminazione sia ripristinata automati-
camente. In alcuni siti di grandi dimensioni con
diversi edifici, ad esempio, non è insolito per un
team di due tecnici impiegare fino a una setti-
mana al mese per testare gli apparecchi di illu-
a
ttualità
e
lettrotecnica - settembre
2017
- numero
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minazione d’emergenza, preparare la docu-
mentazione per registrare i risultati e risolvere
eventuali guasti identificati.
Data l’interruzione che queste operazioni po-
trebbero causare all’attività quotidiana all’inter-
no dell’edificio, molte organizzazioni scelgono
di eseguire tali controlli durante la notte. Con
due tecnici che dedicano due ore al mese a
questa attività, alle normali tariffe orarie, il costo
può essere elevato. Se i tecnici non sono del
posto, occorre anche aggiungere le spese di
trasferimento. Considerando questi fattori, sor-
prende che non vi sia una maggiore adozione
di tecnologie di diagnostica automatica, tramite
cui monitorare la rete di apparecchi d‘illumina-
zione d’emergenza elettronicamente con un si-
stema indirizzabile a intervalli mensili e annuali
designati. Eventuali guasti rilevati possono es-
sere individuati immediatamente sui dispositivi
remoti per un’azione correttiva. In questo modo
la reazione sarà più tempestiva rispetto ai test
ordinari manuali, per cui un guasto che si verifi-
ca subito dopo un test mensile non risulterà evi-
dente fino al successivo test mensile. Un altro
vantaggio della tecnologia di diagnosticaauto-
matica è che l’intero test e i relativi risultati pos-
sono essere registrati sui dispositivi locali e col-
legati in rete a un PC centrale. Alcuni software
per PC consentono l’accesso remoto e l’invio di
notifiche via e-mail, favorendo la disponibilitá
della documentazione necessaria ai fini della
conformità. Eliminando il rischio di errore uma-
no, la tecnologia fornisce la garanzia che il test
è stato eseguito in modo completo e accurato,
offrendo uno strumento molto prezioso da un
punto di vista sia della sicurezza che della con-
formità. I sistemi di test completamente indiriz-
zabili per l’illuminazione d’emergenza stanno
diventando sempre più diffusi, ma una maggio-
re conoscenza dei loro vantaggi potrebbe ave-
re un grande effetto sul modo in cui le organiz-
zazioni affrontano la protezione delle persone,
della proprietà e della continuità aziendale.
*Lorenzo Arboscelli, responsabile di prodotto
per la divisione LifeSafety di Eaton
di Lorenzo Arboscelli*
verifiche periodiche
dell’illuminazione di emergenza
L’illuminazione di emergenza è un argomento
delicato, anche per quanto riguarda
la tempificazione delle operazioni
dedicate alle verifiche periodiche
