Attualità Elettrotecnica, il mensile di informazione per installatori, progettisti, rivenditori. - page 20

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ggi l’attenzione verso la sicurezza di
persone e cose è certamente aumenta-
ta e altrettanto certamente i rischi per
danni a persone e a cose, che possono assu-
mere gravità penalmente e economicamente ri-
levanti, vanno evitati. Una gestione sicura degli
edifici e di tutte le utenze elettriche presenti
presuppone una protezione efficace contro ful-
mini e le sovratensioni. La scelta giusta dei di-
spositivi è fortemente dettata dalle loro qualità,
prestazioni e longevità per evitare che a lungo
termine si verifichino interruzioni e necessità di
riparazioni. Nel 2015 hanno fatto la loro com-
parsa sul mercato degli innovativi dispositivi
che introducono una tecnologia spinterometri-
ca di nuovissima concezione, avviando una
nuova era di protezione contro i fulmini e le so-
vratensioni.
Adeguati punti di installazione
L’implementazione di un concetto efficace di
protezione contro le sovratensioni per l’edilizia
richiede innanzitutto l’identificazione di quali
siano le linee elettriche vulnerabili. Adeguati di-
spositivi di protezione possono essere scelti e
installati solo dopo aver identificato quali siano
le linee in tensione entranti o uscenti dall’edifi-
cio da proteggere. I dispositivi necessari ven-
gono inseriti in base ad un approccio graduale,
installando l’apparecchio di protezione più po-
tente direttamente nel punto di ingresso nel-
l’edificio e quello maggiormente reattivo imme-
diatamente a monte dell’apparecchiatura ter-
minale da proteggere.
Protezione ottimale all’entrata
dell’edificio
La protezione dei quadri di distribuzione princi-
pali e dei sottoquadri negli edifici di servizio o in
quelli ad uso abitativo è importante esattamen-
te quanto è importante negli ambienti industria-
li. Il punto migliore per garantire la protezione
ottimale della costruzione e delle utenze elettri-
che ivi presenti è il punto in cui le principali li-
nee di alimentazione entrano nell’edificio. Sen-
za dispositivi sufficientemente potenti in questa
posizione non vi potrà essere un sistema di pro-
tezione effettivamente efficace. La domanda
più importante che ci si deve porre sin dalla pri-
ma fase della progettazione è se si tratti di un
edificio con o senza protezione esterna contro
le scariche atmosferiche. In caso di scariche
atmosferiche dirette, le costruzioni con prote-
zione esterna possono essere soggette ad
enormi quantità di energia istantanea. Le nor-
me CEI (CEI EN 62305-3 Protezione contro i ful-
mini - Parte 3 Protezione delle installazioni e
delle persone), in questo caso, richiedono la
protezione con scaricatori di corrente atmosfe-
rica di tipo 1. La tecnologia spinterometrica pri-
va di corrente residua di rete si è affermata co-
me la soluzione più efficiente per questo tipo di
scaricatori. Il risultante miglioramento della pro-
tezione dell’installazione determina un aumento
della disponibilità dell’impianto, riducendo al
contempo i tempi di fermo macchina. Inoltre, in
sistemi protetti con interruttori modulari fino a
125 A, questo tipo di scaricatori di tipo 1 posso-
no essere utilizzati senza prefusibile di back-
up, se eseguiti con cablaggio in derivazione.
Nel caso di installazioni con correnti nominali
più elevate in cui per mancanza di spazio sia
necessario rinunciare al prefusibile dello scari-
a
ttualità
e
lettrotecnica - novembre/dicembre
2016
- numero
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catore, una soluzione interessante è rappre-
sentato da un dispositivo di protezione che
combina con connettività ad innesto uno scari-
catore di corrente atmosferica di tipo 1 e un
prefusibile integrato.
Protezione dei quadri
di distribuzione principali
e dei sottoquadri
Negli edifici senza sistemi esterni di protezione
contro i fulmini e con basso rischio di scariche
atmosferiche possono essere utilizzati anche
gli scaricatori di sovratensioni di tipo 2, che
devono essere installati nel punto in cui le li-
nee elettriche varcano l’edificio. In ogni caso,
questi tipi di dispositivi vengono utilizzati an-
che a valle del tipo 1 per un’ulteriore protezio-
ne dell’installazione nella distribuzione secon-
daria. In questo modo, le sovratensioni accop-
piate sono ridotte a valori accettabili per gli
impianti a valle. Anche in questo caso, uno
scaricatore di tipo 2 impiegabile senza prefu-
sibile di back-up in installazioni protette con
interruttori modulari fino a 125 A -se eseguite
con cablaggio in derivazione- incide positiva-
mente non solo in termini di un minore fabbi-
sogno di spazio, ma costituisce un risparmio di
a cura di Phoenix Contact
i vantaggi di una
tecnologia
spinterometrica
La protezione di una rete globale per edifici
deve essere effettuata mediante
una buona progettazione e con
l’uso di dispositivi adeguati
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