Attualità Elettrotecnica, il mensile di informazione per installatori, progettisti, rivenditori. - page 12

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ttualità
e
lettrotecnica - novembre/dicembre
2016
- numero
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vo di eventuali unità di sezionamento prescrit-
te dal costruttore, le quali sono necessarie per
una certa combinazione di SPD. Tramite l’in-
stallazione di SPD in reti di bassa tensione si
dovrebbe limitare le sovratensioni transienti
sec. IEC 60364-5-53 e CEI EN 62305-3 (CEI
81-10/3) a valori così bassi, affinché vengano
rispettati i coordinamenti degli isolamenti de-
gli apparecchi elettrici.
Classe di prova e luogo
di installazione di SPD
La richiesta minima per la protezione da so-
vratensioni di origine atmosferica o di mano-
vra è sempre quella che prevede, che limita-
tori di sovratensione di Tipo 2, vengano in-
stallati il più vicino possibile alle utenze da
proteggere. Per strutture con un LPS esterno
o in casi di effetti per scariche di fulmine di-
rette sono da prevedere sempre limitatori di
sovratensioni di Tipo 1.
Se strutture senza LPS esterno sono alimenta-
te da linee in BT aeree, le nuove norme IEC
60364-5-53 e HD 60364-4-534 richiedono
sempre l’installazione di limitatori di Tipo 1
secondo un nuovo allegato B: ”Impianti con
alimentazione aerea”.
Fino adesso l’utilizzo di limitatori di Tipo 1 in
questi casi rimaneva un “opzionale”.
SPD aggiuntivi
Nella nuova norma viene esplicitamente in-
dicato che per la protezione di utenze elettri-
che sensibili, oltre che all’installazione di limi-
tatori di Tipo 2, ci sia la necessità dell’installa-
zione di ulteriori SPD di Tipo 2 e/o di Tipo 3,
come in figura 3.
Per proteggere impianti elettrici anche da so-
vratensioni che non arrivano attraverso la linea
– rete di alimentazione, viene indicato che ul-
teriori SPD sono necessari quando:
• ci sono sovratensioni di manovra prodotte
da apparecchiature elettriche nell’impianto;
• le sovratensioni entrano da altre reti come p.
es. dalla linea telefonica o dalla linea dati;
• le sovratensioni entrano nella struttura da li-
nee che escono dalla struttura da protegge-
re.
Gli SPD devono essere montati il più vicino
possibile alle fonti di disturbo.
Esigenza di protezione
e schema di collegamento
Nelle esigenze base per la protezione da so-
vratensione e gli schemi di protezione da essi
risultanti ora si distingue tra tre situazioni:
• la protezione da sovratensione deve esser
eseguita tra i conduttori attivi e la terra, per-
ché sovratensioni di origine atmosferica
portano ad elevazioni del potenziale verso
terre “lontane” (modo comune).
• La protezione aggiuntiva tra i conduttori
esterni ed il neutro viene suggerito per la
protezione delle utenze finali (modo diffe-
renziale).
• La protezione tra i conduttori attivi di un si-
stema plurifase è una opzione e dovrebbe
essere presa in considerazione, quando si
aspettano sovratensioni di manovra.
Da queste esigenze di protezione derivano gli
schemi già conosciuti e indicati nella nostra
CEI 64-8 dove il circuito è scelto a seconda
del tipo di connessione della terra – Figura 4.
Nel caso di installazioni di un ulteriore SPD tra
N e PE, fino adesso non meglio indicate, se in
reti TN-S o TN-C-S il nodo di distribuzione del
conduttore PE e il punto di installazione del-
l’SPD si trovano a distanza maggiore dei 0,5
metri, le nuove norme dicono che questo SPD
non è necessario, se il nodo del PEN e l’SPD si
trovano nello stesso quadro. La norma tede-
sca invece prevede, in questi casi, sempre un
ulteriore SPD tra N e PE – figura 5.
*Per. Ind. Lorenz Moroder, consulente
DEHN ITALIA S.p.A., Bolzano (I)
Dipl. Ing. (FH) Josef Birkl, DEHN+SÖHNE
GmbH + Co.KG., Neumarkt (D)
Figura 4: Circuiti di collegamento degli SPD
Figura 5: Protezione da sovratensione in una rete TN-S TN-C-S
Tabella 1: Campo ampliato tenuta all’isolamento della tensione impulsiva nella nuova norma
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