Attualità Elettrotecnica, il mensile di informazione per installatori, progettisti, rivenditori. - page 13

a
ttualità
e
lettrotecnica - novembre/dicembre
2016
- numero
9
13
N
ei moderni quadri elettrici di distribu-
zione, la protezione differenziale rive-
ste un ruolo molto importante; ad essa
è demandata l’importante funzione di rilevare
dannose fughe di corrente verso terra che si
possono tradurre in:
Surriscaldamenti di punti occulti dell’impian-
to con conseguente pericolo di incendio
Trasferimenti di tensione a strutture metalli-
che che a loro volta possono costituire peri-
colo di folgorazione per l’uomo (contatti indi-
retti)
Corrosione di strutture metalliche interrate.
I vantaggi della protezione differenziale sono
noti da tempo ma l’evoluzione dei relè diffe-
renziali ha consentito di:
• ridurre l’incidenza degli scatti intempestivi
• migliorarne l’affidabilità
• creare maggiori opzioni di predisposizione
(“settaggio”)
• creare visualizzazione della corrente di
background con possibilità di preallarme
prima che si arrivi a livelli pericolosi che ri-
chiedono la disalimentazione della porzio-
ne di impianto controllata
• vigilare sulla connessione e continuità sia
del trasduttore di rilevamento sia del dispo-
sitivo di sgancio dell’interruttore di poten-
za.
La norma vigente “CEI EN 60947-2: 2007 Al-
legato M edizione 8°” ha guidato i progettisti
dei relè differenziali a realizzare apparati che
raggiungono gli obiettivi finora menzionati
anche in relazione di tutta una serie di possi-
bili eventi che si possono verificare negli im-
pianti. I relè differenziali conformi a tale nor-
ma sono denominati ‘RCD’ (residual current
device) o RMCD (Residual Modular Current
Device) e non vanno confusi con i cosiddetti
RCM (Residual Current Monitor) nominal-
mente conformi alla CEI EN 62020, che non
offrono tutte le dovute garanzie e non rag-
giungono tutti gli obiettivi precedentemente
individuati essendo esclusivamente degli in-
dicatori di massima della presenza di corren-
ti differenziali.
Il progettista che sceglie il relè differenziale,
oltre alla doverosa conformità alla suddetta
norma, deve tenere presente anche la tipolo-
gia attuale e futura dei carichi alimentabili
a cura di Dossena
differenziali:
brevi
note riassuntive
Ecco alcuni elementi essenziali per comprendere
quale sia il mondo dei relè differenziali,
dal punto di vista della tipologia,
delle tecnologie e della normativa
dall’impianto. Da tale analisi scaturisce quali
possibili forme d’onda assumerà un’eventua-
le corrente differenziale a cui i relè dovranno
rendersi sensibili. La normativa classifica i
relè differenziali in tipo A, tipo AC e tipo B.
Le caratteristiche
dei differenziali
Vediamone sommariamente le caratteristiche
peculiari.
TIPO AC
: relè sensibile solo alle correnti dif-
ferenziali alternate sinusoidali, senza compo-
nente continua, applicate improvvisamente o
crescenti gradualmente.
Esso è il più semplice tra i dispositivi di pro-
tezione differenziale ed è adatto laddove ci
siano carichi resistivi e/o induttivi (lampadi-
ne, motori, riscaldatori resistivi) senza con-
trollo elettronico.
TIPO A
: relè analogo al tipo AC con in più la
sensibilità alle correnti differenziali impulsive
con o senza componente continua sovrappo-
sta, applicate improvvisamente o crescenti
gradualmente. Utilizzati per la protezione ge-
nericamente valida nel settore industriale e
terziario, con la presenza di apparati control-
lati elettronicamente.
TIPO B
: relè analogo al tipo A con in più la
sensibilità alle correnti continue, statiche o
pulsanti derivanti da raddrizzatori monofase
a semplice o doppia semionda oppure trifase
o esafase. L’impiego di questa tipologia di
relè è in costante aumento, poiché è ideale
per garantire una corretta protezione in pre-
senza di apparati elettronici come inverter,
soft- start, UPS, convertitori ca/cc. Ideali an-
che per la protezione di apparecchiature
elettromedicali (RM, TAC), impianti ascenso-
ristici, galvaniche, trafilerie, ecc.
Un’ultima considerazione: spesso il progetti-
sta di quadri sceglie il relè differenziale te-
nendo conto primariamente del budget a di-
sposizione; questo potrebbe avere una logi-
ca per altre componenti del quadro ma non
per il relè, la cui scelta, legata a questioni di
sicurezza e responsabilità, dovrebbe essere
fatta tenendo rigorosamente conto della tipo-
logia dei carichi presenti nell’impianto.
Le aziende sensibili a questa problematica
hanno creato prodotti che soddisfano tutte le
esigenze suddette come ad esempio i diffe-
renziali tipo B della Dossena, il relè universa-
le, che oltre ad una seria conformità alla nor-
ma hanno estesa banda passante, opzioni
per ogni esigenza e semplice utilizzo nonché
costi contenuti, tali da non mettere in crisi il
budget progettuale del quadro e neppure co-
stringere a pericolose scelte riduttive.
1...,3,4,5,6,7,8,9,10,11,12 14,15,16,17,18,19,20,21,22,23,...52
Powered by FlippingBook