a
ttualità
e
lettrotecnica - gennaio/febbraio
2017
- numero
1
42
di Dino Pellizzaro
Intervista a Marco Moretti, oggi Presidente dell’UNAE:
un punto di vista significativo sul nostro
settore e sulle sue prospettive
I
ncontriamo l’Ing. Marco Moretti, nella sede UNAE di Milano. Moretti è
dal marzo 2016 il Presidente dell’UNAE, Istituto Nazionale di Qualifica-
zione delle Imprese d’Installazione di Impianti. L’incontro è l’occasione
per analizzare i futuri obiettivi dell’Istituto, anche alla luce delle importan-
ti variazioni nel nostro settore
Da quanto tempo è Presidente dell’UNAE Nazionale?
«Dal marzo 2016. In febbraio alcuni amici della sede UNAE di Bologna,
il Sig. Nanni e l’Ing. Gaia, che erano a conoscenza che al 31 dicembre
dell’anno precedente ero uscito dallo Studio Associato, ponendo fine al-
l’attività di progettista iniziata nel 1974, mi chiesero se ero interessato a
ricoprire la carica di Presidente dell’UNAE Nazionale, l’11 marzo sono
stato eletto.»
Il suo è un passaggio di campo, dai Progettisti
alle Imprese, c’è una ragione?
«Si, ritengo che in questo momento, nella filiera elettrica, le imprese
siano il punto più debole, soggette come sono ad un mercato che le
penalizza costringendole per rimanere aperte ad acquisire lavori sem-
pre al limite dei costi, pur in presenza di un aumento degli obblighi le-
gislativi e normativi, che richiederebbero al contrario un aumento degli
oneri d’impresa.»
Ma come pensa si possa invertire questa tendenza,
il mercato ha le sue regole.
«Non ho alcuna ricetta, osservo che queste regole, ad oggi, non sono
state in grado di favorire le aziende che pongono al centro della loro
attività “la qualità”.»
Cosa intende con pongono al centro della loro attività
“
la qualità”.
«Un breve di storia dell’associazione, nel 1983 vide la luce a Milano
l’UNAE “Istituto nazionale di qualificazione delle imprese di installazione
di impianti”, ed in pochi anni in tutte le regioni dell’Italia si costituì una se-
de UNAE, oggi le 16 sedi sono in Piemonte e valle d’Aosta, Trentino Alto
Adige, Veneto, Liguria, Emilia-Romagna, Toscana, Marche, Umbria,
Abruzzo e Molise, Lazio, Campania, Calabria, Basilicata, Puglia, Sicilia e
Sardegna. Era evidentemente un’altra epoca, era in vigore solo la legge
186 del 1968, che aveva posto all’attenzione del mondo tecnico e pro-
fessionale e più in generale degli Italiani, la “Regola d’arte” e le norme
CEI, per “I materiali, le apparecchiature, i macchinari, le installazione e
gli impianti elettrici ed elettronici” ed il riferimento legislativo era il DPR
547 1955 e poco più. Solo nel 1990 il parlamento emanò la legge 46/90,
che diede inizio alla “nuova era” del mondo elettrico, introducendo “la
Progettazione” e la “Dichiarazione di Conformità” degli impianti. Lo sco-
po dell’UNAE è proprio quello di favorire la “qualità” nelle imprese, le ci-
to il contenuto dello statuto in merito “l’UNAE nella sua qualità di ente ter-
zo e senza scopo di lucro, ha, come sua finalità, la qualificazione delle
imprese e il mantenimento di tale qualificazione nel tempo”
.
Personal-
mente, ritengo che la qualificazione delle imprese sia indispensabile per
un paese evoluto e debba essere resa obbligatoria.»
Interessante, ma allora, cosa intende per “
qualificazione
delle imprese e il mantenimento di tale qualificazione
nel tempo”?
«La “qualificazione” per UNAE significa mettere a diposizione delle im-
prese: organizzazioni e procedure definite, formazione continua e con-
sulenza normativa e legislativa, collaborazione alla verifica e prova degli
impianti realizzati.»
In che modo?
«Vede, sia a livello nazionale, che in tutte le 16 sedi UNAE regionali è
presente un “Comitato di Qualificazione”, composto da persone di gran-
de esperienza tecnico/professionale, esempio dirigenti e tecnici ENEL,
professionisti, artigiani che dopo una vita di lavoro, hanno scelto di de-
dicare il loro tempo all’associazione, gratuitamente. I Comitati regionali
sono in continuo contatto con le imprese, le visitano, ascoltano i loro pro-
blemi ed offrono consulenza tecnica e organizzativa per risolverli.»
Lei nella vita lavorativa ha fatto il libero professionista?
«Si, come le dicevo, ho assunto l’impegno della presidenza UNAE per
tre anni e si sta dimostrando un’esperienza interessante.
Per approfondire la conoscenza dell’associazione, nei mesi di maggio e
giugno ho incontrato 14 delle sedi UNAE in Italia. Cinquemila km da To-
la qualità
delle imprese
e dei professionisti
•
Laurea in Ingegneria Elettrotecnica (Bologna, 1973)
Iscritto all’Ordine degli ingegneri
•
Libero professionista (dal 1975)
•
Docente (1975-1993)
•
Ex consigliere comunale ed ex
Sindaco di Rimini
•
Socio AIET (dalla fine anni ’70)
•
Socio AIDI (dalla fine anni ’70)
•
Membro (in vari periodi) del Co-
mitato CEI 64B, 64C, 81
•
Consigliere Assemblea CEI (dal
Maggio 2016)
•
Cavaliere dell’Ordine di San Sil-
vestro Papa
Ing. Marco Moretti,
Presidente UNAE dal Marzo 2016