Attualità Elettrotecnica, il mensile di informazione per installatori, progettisti, rivenditori. - page 15

a
ttualità
e
lettrotecnica - giugno
2016
- numero
5
test funzionale
: premendo l’opportuno co-
mando, le lampade eseguono un test funzio-
nale immediato, lasciando però inalterata la
cadenza dei test già programmati.
inibizione dei test
: con l’attivazione di
questa funzione, tutte le attività di autodiagno-
si sono sospese; è possibile in ogni momento
ritornare allo stato normale.
Utilizzando specifici modelli di apparecchi e
telecomandi, diventa anche possibile centra-
lizzare la segnalazione di guasto delle lampa-
de (feedback) con una semplice richiesta, per
avere visibilità da un unico punto dello stato
generale dell’intero sistema.
Sarà sufficiente richiedere un test funzionale
tramite il telecomando per avere in breve tem-
po, direttamente sul dispositivo, lo stato del-
l’impianto e, nel caso di apparecchi guasti, il
LED apposito diventerà rosso segnalando
l’anomalia riscontrata. I telecomandi, in condi-
zione di mancanza rete, permettono d’inter-
rompere o riattivare a distanza l’accensione e
quindi la scarica dell’apparecchio d’emergen-
za. Al ritorno della rete, si avrà automatica-
mente la predisposizione all’intervento nel ca-
so di nuovo black-out.
Perché i test automatici
sono importanti
L’Illuminazione di emergenza, è un elemento
dell’impianto elettrico considerato prioritario
per la sicurezza delle persone. Il mantenimen-
to di un alto livello di efficienza dell’impianto è
sinonimo di maggiori garanzie in caso di
eventi pericolosi che possono insorgere in
qualsiasi momento.
Oltre alle prestazioni del sistema, come auto-
nomia e illuminamento, le normative che rego-
lano l’illuminazione di emergenza definiscono
l’obbligatorietà delle verifiche periodiche, atti-
vità fondamentali per garantire nel tempo la ri-
spondenza dell’impianto e quindi la sicurezza
delle persone.
La norma Europea EN 50172 e la UNI CEI
11222, prevedono che l’impianto di illumina-
zione di emergenza sia controllato periodica-
mente per garantire il corretto funzionamento
di tutti i componenti dell’impianto e che la ma-
nutenzione sia effettuata secondo le racco-
mandazioni del fabbricante; la responsabilità
di questi controlli ricade sulla persona garante
della struttura, cioè chi gestisce gli edifici, ma
anche su chi è responsabile della manuten-
zione.
I risultati di queste attività di verifica devono
essere registrati su un apposito registro dei
controlli periodici. Qualsiasi riparazione o ag-
giornamento dell’impianto deve essere effet-
tuato entro un ragionevole intervallo di tempo
al fine di ripristinare le condizioni di sicurezza
nel tempo più breve possibile.
La norma italiana
UNI CEI 11222
riporta fre-
quenze e tipologia di interventi da effettuare,
che si possono sintetizzare in:
• Verifiche periodiche di autonomia e funzio-
namento
• Manutenzione periodica
• Registro dei controlli periodici
Le verifiche periodiche che riguardano gli ap-
parecchi di illuminazione e segnalazione di si-
verifica automatica, la verifica consiste nella
semplice visione dello stato degli appositi in-
dicatori e cioè verifica del LED.
I test automatici aumentano
l’affidabilità
Il test funzionale automatico fornisce un meto-
do affidabile di verificare periodicamente che
la batteria sia collegata e in ricarica, e che
l’apparecchio funzionerà correttamente quan-
do richiesto.
La prova di autonomia ci garantisce che la ca-
pacità della batteria è sufficiente per mante-
nere acceso l’apparecchio per il periodo della
durata nominale, rispettando le prestazioni ri-
chieste da Leggi e Norme.
Costi al minimo,
sicurezza al massimo
Oltre a fornire la garanzia che l’illuminazione
di emergenza è adeguatamente testata per ri-
spondere alle richieste normative e legislative,
il controllo automatico dell’illuminazione di
emergenza può essere considerato molto più
vantaggioso rispetto ai test manuali, come
chiaramente mostrato dal grafico.
Il costo maggiore iniziale viene subito com-
pensato dalla drastica riduzione del lavoro ne-
cessario per effettuare le verifiche manual-
mente e, non meno importante, dall’incremen-
to del livello di sicurezza che può in questo
modo offrire l’impianto.
curezza consistono in operazioni in grado di
controllare lo stato di funzionamento, la posi-
zione in cui sono installati e di individuare
eventuali anomalie.
Sono suddivise nelle seguenti tipologie:
verifica generale
verifica di funzionamento
verifica dell’autonomia
La Manutenzione periodica deve mantenere
gli apparecchi in condizioni di efficienza, far sì
che l’impianto sia conforme alle proprie fun-
zioni di sicurezza nel tempo e ridurre la proba-
bilità che insorgano eventuali condizioni di
guasto e/o pericolo. Deve ad esempio preve-
dere la sostituzione delle batterie o di altri
componenti se risultano eccessivamente de-
gradati.
Il Registro dei controlli periodici deve essere
conforme alle leggi vigenti e alla Norma CEI
EN 50172.
Sul registro devono essere riportati:
Data di messa in funzione impianto
Numero e matricola o altri dati per identifica-
zione dei dispositivi
Ragione sociale, indirizzo ed estremi per iden-
tificazione del manutentore
Firma leggibile del manutentore
Con l’autodiagnosi ci si assicura un effettivo ri-
sparmio del tempo destinato alle verifiche ob-
bligatorie, perché come dichiarato dalla nor-
ma, quando l’impianto è dotato di sistema di
15
1...,5,6,7,8,9,10,11,12,13,14 16,17,18,19,20,21,22,23,24,25,...52
Powered by FlippingBook