Attualità Elettrotecnica, il mensile di informazione per installatori, progettisti, rivenditori. - page 12

Tale moderna tecnologia, che ha già trovato
valide applicazioni in diversi contesti culturali,
rappresenta un significativo passo avanti ri-
spetto ai tradizionali sistemi senza fili, con
vantaggi di elevata affidabilità e flessibilità.
Per le opere di maggior pregio, oltre alle pro-
tezioni perimetrali e volumetriche negli am-
bienti dove sono collocate, si rivelano utili le
protezioni puntuali, in grado di garantire ai be-
ni una sicurezza costante, attiva anche duran-
te l’orario di apertura della chiesa, del museo
o della mostra. Tra le protezioni puntuali si se-
gnalano alcuni dispositivi accelerometrici di
dimensioni ridotte e facilmente occultabili alla
vista, che quando vengono fissati a un ogget-
to da proteggere attivano un allarme che scat-
ta a ogni rimozione o spostamento dell’ogget-
to. Essendo dei dispositivi senza fili, non ri-
chiedono una predisposizione fissa e consen-
tono di proteggere l’oggetto anche dopo aver-
lo spostato in una diversa posizione, ad esem-
pio per un differente allestimento dell’area
espositiva.
L’occhio sull’arte
Nell’ambito della sicurezza, la videosorve-
glianza è oggi il settore in più rapida evoluzio-
ne. Alta definizione, tecnologia digitale, uso
intenso delle infrastrutture di rete, rilevamento
a
ttualità
e
lettrotecnica - settembre
2015
- numero
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di Carlo Hruby, Vice Presidente Fondazione Enzo Hruby
L’evoluzione
della tecnologia senza fili
Per la protezione dei beni culturali è spesso
necessario utilizzare la tecnologia senza fili,
dato che frequentemente per ragioni struttura-
li e vincoli di tutela non è possibile utilizzare si-
stemi cablati. Oggi esistono in commercio si-
stemi senza fili in grado di offrire risultati di
massima sicurezza e affidabilità in contesti in
cui le tecnologie senza fili tradizionali non pos-
sono essere utilizzate a causa dei limiti di por-
tata, soprattutto in edifici storici con pareti e
muri molto spessi. Al contrario dei sistemi sen-
za fili tradizionali, questi mantengono l’integri-
tà del segnale anche in caso di interferenze e
di distanze particolarmente lunghe. Ciò avvie-
ne perché ogni dispositivo è in grado di invia-
re, ricevere e ripetere le trasmissioni degli altri
dispositivi, creando una rete senza fili con
punti di interconnessione fino alla centrale.
Quando un singolo dispositivo si guasta, una
mutata condizione ambientale blocca una via
di trasmissione o si presentano delle interfe-
renze radio, questi sistemi sono in grado di
deviare automaticamente il segnale per aggi-
rare l’ostacolo, facendolo rimbalzare su un al-
tro dispositivo e permettendogli così di rag-
giungere comunque la centrale senza inter-
rompere la comunicazione.
I
l furto di tre opere eccezionali – la Madonna
di Senigallia e la Flagellazione di Piero della
Francesca e la Muta di Raffaello – sottratte
dal Palazzo Ducale di Urbino nel 1975 e poi
recuperate, rappresenta una pietra miliare
nell’ambito della tutela del patrimonio storico,
artistico e culturale nel nostro Paese per il fat-
to di aver svelato con forza la sua grave vulne-
rabilità e scatenato di conseguenza una “cor-
sa alla sicurezza”. Questo evento ci riporta
agli albori della sicurezza elettronica, introdot-
ta per la prima volta in Italia alla fine degli anni
Sessanta. Da allora la tecnologia ha fatto passi
da gigante e dai primi rivelatori si è passati a
una vasta gamma di sistemi antintrusione e di
videosorveglianza sempre più evoluti, capaci
di garantire una valida tutela contro il pericolo
di furti, sottrazioni, incendi e atti di vandalismo
nel massimo rispetto delle strutture architettoni-
che, anche di quelle storiche e vincolate, e dei
manufatti artistici esistenti. Nel contempo, in li-
nea con l’evoluzione che ha avuto tutto il setto-
re dell’elettronica, anche le apparecchiature di
sicurezza si sono evolute verso una costante ri-
duzione dei costi. Oggi è quindi possibile rea-
lizzare sistemi altamente affidabili con costi di
installazione e di manutenzione molto più con-
tenuti rispetto al passato. I più moderni sistemi
senza fili, la tecnologia accelerometrica per la
rilevazione dei minimi spostamenti di un ogget-
to, le telecamere termiche per la protezione dei
perimetri e delle zone aperte, la video analisi
avanzata sono tecnologie estremamente inno-
vative adatte a tutte le applicazioni di sicurezza
a protezione del patrimonio storico e artistico
italiano. E’ importante sottolineare che le appa-
recchiature di sicurezza e di videosorveglianza
oggi disponibili vanno però sempre scelte con
consapevolezza, correttamente utilizzate e ma-
nutenute, adeguatamente modificate nel tempo
in base all’evoluzione delle tecnologie e al va-
riare delle necessità. I beni che costituiscono il
nostro patrimonio culturale sono infatti estrema-
mente diversificati per epoca, tipologia, ubica-
zione e modalità di conservazione e di esposi-
zione, e necessitano quindi di essere trattati
con soluzioni diversificate caso per caso.
la tecnologia
al servizio dell’arte
I tesori si proteggono e le tecnologie
per farlo ci sono. Ecco alcune
esperienze che dimostrano
come non si tratta solo di
protezione ma anche
di valorizzazione
Analisi video sulle Terrazze del Duomo di Milano
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