Attualità Elettrotecnica, il mensile di informazione per installatori, progettisti, rivenditori. - page 9

Il 2012 è stato un anno abbastanza critico
per il settore dei gruppi statistici di conti-
nuità, che ha però mostrato una moderata
tenuta sul territorio nazionale. Il mercato
domestico ha registrato un fatturato di cir-
ca 171 milioni di euro e una crescita
dell’1,6% rispetto all’anno precedente,
grazie al trend delle macchine di bassa
potenza e dei servizi post vendita, che in-
sieme costituiscono il 64% del fatturato to-
tale, e alla tenuta delle fasce di media e
grande potenza. Tra i principali canali di
vendita si confermano i sub-fornitori e gli
installatori elettrici che concorrono al 28%
del fatturato. Tuttavia, la continua flessione
di tale percentuale negli ultimi anni (-13%
nel 2012) unitamente alla riduzione di
quella rappresentata dai venditori diretti (-
14%) e al crescente peso dei grossisti
(+31%) ha ridotto sempre più il divario tra i
diversi canali arrivando a una spartizione
pressoché uniforme del mercato.
Il ruolo dell’export
Resta fondamentale il ruolo dell’export che
continua a trainare il settore concorrendo a
circa il 58% del mercato totale degli UPS.
Con un fatturato di 237 milioni di euro e
una crescita di 27 punti percentuali rispet-
to all’anno precedente, il mercato estero è
ritornato ai livelli del 2010, dopo il forte ca-
lo subito nel 2011. Nonostante il risultato
economico ottenuto dalle aziende del
Gruppo UPS di ANIE Automazione non sia
stato particolarmente preoccupante, alcu-
ni segnali al contorno fanno propendere
per una lettura comunque negativa del pe-
riodo. In particolare, la situazione di stallo
politico che ha colpito il Paese ha provoca-
to un blocco quasi totale dell’investimento
pubblico e di conseguenza anche quello
privato ne ha risentito. Sta inoltre progres-
sivamente accentuandosi il problema dei
ritardi nei pagamenti presente in particolar
modo nei rapporti con la Pubblica Amministra-
zione e, in maniera sempre più diffusa, anche
nelle transazioni tra privati. Altro fenomeno ne-
gativo del 2012, che perdura quest’anno, è
quello dell’allungamento dei tempi necessari
per la chiusura dei contratti
che in questo settore sono
sempre legati a fornitura e
successive attività di manu-
tenzione. Paradossalmente i
clienti sono piuttosto ricettivi
in termini di offerte ma la fa-
se di valutazione delle pro-
poste tende ad essere sem-
pre più lunga.
Con il perdurare di queste
condizioni la previsione per il
2013 non può che essere negati-
va, al massimo ci si può attendere
un anno flat in termini di fatturato.
Per rimettere in moto il mercato è
auspicabile quantomeno l’applica-
zione della Direttiva europea sui ri-
tardi di pagamento recentemente
recepita dal nostro Governo e la
stimolazione della domanda, per
esempio tornando ad incentivare
l’efficienza energetica che anche
per il gruppo di continuità è un te-
ma in continua evoluzione. Un ul-
teriore aspetto da non sottovalutare e da cui il
settore già trae benefici è rappresentato dalle
opportunità legate alla crescente necessità di
immagazzinamento dati nei sistemi gestionali
e nelle infrastrutture di rete. Oggi infatti, più
che mai, gli UPS giocano un ruolo strategico
all’interno delle infrastrutture di data center,
dove garantire la continuità delle operazioni
critiche risulta un “must”. Sebbene le soluzioni
odierne abbiano raggiunto elevati livelli di affi-
dabilità sono comunque soggette a vulnerabi-
lità dovute a cadute della tensione di rete. Es-
sere preparati agli imprevisti, affrontare i pos-
sibili e continui cambiamenti dell’ambiente di
notizie da Gruppo UPS ANIE Automazione
Mercato UPS
e principali trend tecnologici
a
ttualità
e
lettrotecnica - luglio/agosto
2013
- numero
6
9
lavoro e offrire protezione contro le più co-
muni cause di inattività, guasti alle macchi-
ne e perdita dei dati diventa quindi un im-
perativo che viene soddisfatto dalle offerte
tecnologiche degli operatori del mercato
degli UPS, che negli anni hanno affiancato
a questa cruciale apparecchiatura anche
altri dispositivi hardware e software.
Il consumo dei data center
Le aziende che, visti i prezzi dell’elettricità
in costante crescita, cercano nuove strate-
gie di risparmio stanno anche cercando
modi sempre più efficienti di archiviare le
informazioni; ciò però comporta la crescita
della domanda di computer sempre più
potenti che aumentano le preoccupazioni
ambientali di chi teme una crescita delle
emissioni inquinanti dovute ad un maggior
consumo elettrico. Nel rapporto che Pike
Research ha pubblicato nel settembre
2012, è stato evidenziato il consumo dei
data center, che assorbono l’1,5% della
produzione energetica mondiale con la
conseguente difficoltà delle aziende a ge-
stirne la domanda visto che il settore si
serve con sempre maggiore frequenza di
dispositivi mobili, di cloud compunting e di
elementi virtuali. A questo si aggiunge la
necessità crescente e già espressa di un
maggiore spazio di archiviazione al quale
fa seguito il prezzo in salita degli immobili
e dell’energia che porterà una sempre
maggiore richiesta di spazi di archiviazio-
ne, tecnica utilizzata da tutte quelle impre-
se che volendo rispettare i target di ridu-
zione delle emissioni imposte dai governi
stanno optando per l’archiviazione virtuale
green. A riprova di quanto sopra, i dati at-
testano che il mercato dei data center gre-
en è in continua crescita e le stime della
società di ricerca lo indicano ad un valore
di 45 milioni di dollari entro il 2016.
1,2,3,4,5,6,7,8 10,11,12,13,14,15,16,17,18,19,...52
Powered by FlippingBook