Attualità Elettrotecnica, il mensile di informazione per installatori, progettisti, rivenditori. - page 8

a
ttualità
e
lettrotecnica - aprile
2018
- numero
3
8
gie Profibus, Profinet e IO-Link per Industry 4.0.
La formula organizzativa di successo introdotta lo scorso anno verrà
replicata anche quest’anno: una sessione congressuale al mattino e
una con workshop pratici, a scelta, nel pomeriggio.
Più nel dettaglio, al mattino verranno illustrati i trend tecnologici e gli
sviluppi futuri delle tecnologie, i principi di progettazione di una rete
Profinet e verrà effettuata una comparazione tra bus Ethernet. La ses-
sione pomeridiana, invece, presenterà dei Workshop a ripetizione sui
temi: safety & security, diagnostica & troubleshooting e utilizzo e van-
taggi di IO-Link. Gli ospiti potranno quindi scegliere liberamente a
che workshop partecipare e a quale orario.
La partecipazione all’evento è gratuita, previa registrazione, ed aper-
ta a tutti gli interessati fino ad esaurimento posti.
Per consultare il programma dettagliato ed iscriversi all’evento visita-
re il sito
o cliccare il link per il web:
-
klasse.com/registrazioni/430-2/).
salgono
le tonnellate di
Raee
raccolte da
Ecolamp
Sfiorano le 3.320 tonnellate i Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettro-
niche (Raee) raccolti e riciclati nel 2017 dal consorzio Ecolamp, l’11% in
più rispetto ai dati del 2016. Di queste, 1.764 tonnellate sono costituite da
sorgenti luminose esauste (raggruppamento R5), mentre 1.555 tonnellate
appartengono alla categoria dei piccoli elettrodomestici, dell’elettronica di
consumo e degli apparecchi di illuminazione giunti a fine vita (raggruppa-
mento R4). 758 tonnellate di lampadine esauste, gestite nel corso del
2017, provengono dai servizi di raccolta volontari messi a disposizione da
Ecolamp per installatori e altri utenti professionali (
sionista). Altre 1.006 tonnellate - ovvero il 57% delle sorgenti luminose cor-
rettamente avviate a trattamento - derivano, invece, dai conferimenti dei
privati cittadini presso i 1.844 centri di raccolta assegnati al Consorzio e
diffusi su tutto il territorio nazionale. Per quanto riguarda i Raee come pic-
coli elettrodomestici, elettronica di consumo e apparecchi di illumi-
nazione, la quasi totalità della raccolta proviene dai 94 centri di conferi-
mento assegnati al Consorzio sul territorio, a cui si aggiungono 20 tonnel-
late raccolte tramite i servizi volontari offerti da Ecolamp ai professionisti
del settore e alla distribuzione. A trainare la raccolta Ecolamp del 2017 so-
no cinque regioni italiane che, con 1.170 tonnellate, costituiscono il 66%
del totale delle lampadine esauste riciclate. Al primo posto si conferma la
Lombardia con 462 tonnellate, seguono il Veneto con 248, l’Emilia Ro-
magna con 168, il Lazio con 155 e la Toscana con 137 tonnellate. Rispet-
to allo scorso anno si registra un avanzamento in classifica della Liguria
che, con 45 tonnellate, sale dalla tredicesima all’undicesima posizione e
un piccolo balzo in avanti anche per la Sardegna che, con 27 tonnellate
raccolte, passa dal sedicesimo al quindicesimo posto. Le Province più vir-
tuose sono invece quelle di Milano e Roma con rispettivamente 123 e 121
tonnellate, seguite a distanza da Bergamo (74), Monza e Brianza (71), To-
rino (70) e Vicenza, che passa da 52 tonnellate nel 2016 a 69 nel 2017.
attualità
La transizione verso le energie rinnovabili procede troppo lentamente
perché l’Europa possa raggiungere gli obiettivi ambientali prefissati al
2030, ossia il 27% di quota “verde” sul totale fabbisogno energetico del
continente. Parola della società di consulenza strategica Roland Berger
che nello studio Power to the People-The Future of Europe’s Decentrali-
zed Energy Market mette nero su bianco i limiti di un mercato tra i più
strategici a livello UE. E avverte: sarà pressoché impossibile per l’Euro-
pa garantire forniture energetiche rispettose dell’ambiente, affidabili ed
economiche in assenza di un mercato unico e stabile. Ed è proprio questo
il punto. Oggi ogni Stato membro dell’Unione europea è responsabile
delle proprie politiche energetiche e le diverse strategie messe in campo
da ciascun Paese mettono di fatto in pericolo gli obiettivi climatici pre-
fissati a livello UE impedendo di beneficiare di fattori altrimenti più che
favorevoli alla diffusione delle energie green, in Europa (e non solo).
Due esempi per tutti, su come la tecnologia e le economie di scala po-
trebbero fare da volano:
la capacità
degli impianti di stoccaggio in gra-
do di compensare le fluttuazioni stagionali legate all’energia eolica e fo-
tovoltaica passerà dai 400 MW/h del 2015 a 50 GW/h nel 2025. Equival-
gono a un fabbisogno di 800.000 case in Germani per 1 settimana. Dimi-
nuendo (e di parecchio) il fattore di rischio numero uno legato alle fonti
rinnovabili: la scarsa prevedibilità;
il prezzo medio dei pannelli solari
dal
2010 ad oggi è crollato dell’80%. E non sono escluse ulteriori limature.
Regolamentazione unica o meno, quel che è certo è che al centro della
prossima rivoluzione “verde” ci sarà la decentralizzazione dei sistemi
energetici che permette anche ai privati di giocare un ruolo attivo nelle
forniture grazie alla proliferazione degli impianti domestici “Infatti ha
commentato Paolo Massardi, Senior Partner di Roland Berger Italia, 450
milioni di consumatori (nella UE a 27 Paesi esclusi gli UK) potrebbero
giocare un ruolo chiave nel bilancio tra domanda ed offerta, trasforman-
dosi in prosumer (produttori + consumatori) e, di fatto, essere il vero ful-
cro attorno al quale fare investimenti di sistema, per la produzione, tra-
sporto, distribuzione e stoccaggio dell’energia”. Con tutte le opportunità
che ne conseguono anche per le imprese attive su questo fronte.
Stanno infatti emergendo nuove aree di business nel campo delle solu-
zioni di stoccaggio intelligente e nuovi servizi come la consulenza dedi-
cata ai clienti privati su tutto ciò che concerne le fonti energetiche alter-
native. E che non si esauriscono affatto con il solo solare.
Per le aziende sarà quindi fondamentale investire in partnership mirate
con start-up, università e istituti di ricerca al fine di garantirsi l’accesso a
tecnologie innovative e integrare all’interno del proprio capitale umano
tutte le conoscenze indispensabili per essere al passo con i tempi e co-
gliere al meglio le opportunità che si presentano.
fonti rinnovabili:
obiettivi UE a
rischio
1,2,3,4,5,6,7 9,10,11,12,13,14,15,16,17,18,...52
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