Attualità Elettrotecnica, il mensile di informazione per installatori, progettisti, rivenditori. - page 12

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ttualità
e
lettrotecnica - aprile
2018
- numero
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che cose essenziali relative al regolamento CPR per riuscire a darne
immediata attuazione».
Quali sono le informazioni essenziali?
«Innanzitutto capire che ogni singolo edificio deve essere progettato
tenendo conto del livello di rischio. In Italia abbiamo di fatto due livelli
di rischio: o la classe C o la classe B2, riservata a zone ad alto rischio
(tunnel, vie di fuga degli ospedali, metropolitane ecc.). Tutto il resto va
in classe C e ciò significa essenzialmente utilizzare una o due tipolo-
gie di prodotti, perché i nuovi prodotti CPR in classe C hanno un nome
specifico FG16OR16 per i cavi 600/1000V con guaina in PVC oppure
FG16OM16 per i cavi 600/1000V con guaina atossica. C’è poi il cavo
FS17 isolato in PVC avente tensione 450/750 V. La scelta è quindi sem-
plificata: non è necessario chiedersi altro, ad esempio sulla tossicità o
sull’acidità del cavo, perché già tutto è compreso nella nomenclatura
del prodotto. Si tratta quindi di una enorme semplificazione».
Ci parla della collaborazione tra AICE e IMQ?
«A ulteriore facilitazione del mercato, proprio per semplificare gli ob-
blighi di verifica che tuti gli appartenenti alla filiera devono mettere in
pratica secondo la CPR e secondo il Decreto 106 (ad esempio il distri-
butore, il responsabile del cantiere e il progettista devono verificare
che esista la Dichiarazione di Performance), con IMQ è stato creato un
apposito Marchio di Qualità, IMQ EuroFire Performance (IMQ EFP),
che viene stampato sul cavo e che assicura la filiera che tutte le verifi-
che sono state fatte da un ente terzo accreditato e certificato per la
CPR che garantisce che quel prodotto con quel marchio rispetta le ca-
ratteristiche necessarie per legge.
Si tratta quindi di un’ulteriore semplificazione: basta comprare un cavo
a marchio per dormire sonni tranquilli».
A suo parere in questo settore
dobbiamo aspettarci altro?
«La CPR ha innovato enormemente il mercato.
C’è però una parte ancora mancante. La resistenza al fuoco (cioè la
caratteristica per cui il cavo deve continuare a condurre la corrente
anche mentre brucia) non è ancora stata normalizzata. Il paradosso in
cui ci troviamo oggi è che sino a che non arriva questa normativa, noi
abbiamo una situazione in cui abbiamo dei cavi in bassa tensione che
sono molto sicuri in termini della non propagazione dell’incendio, e
dei cavi resistenti al fuoco, tipicamente quelli che si mettono nelle
aree più critiche degli edifici, che sono per quanto concerne la reazio-
ne al fuoco - secondo CPR - meno performanti degli altri. In sintesi, in
termini di reazione al fuoco, il cavo resistente al fuoco è meno sicuro,
eppure viene installato nelle parti più critiche degli edifici. AICE sta la-
vorando in questo senso ma i tempi per una normativa europea sono
lunghi: potrebbero passare anche alcuni anni. Nel nostro paese però
sarebbe preferibile trovare al più presto una nostra soluzione norma-
tiva, in attesa di ricevere una norma europea. Il D.L 106 infatti (al con-
trario della Norma europea 50575 che esclude esplicitamente cavi re-
sistenti al fuoco dall’applicazione) precisa che tutti i prodotti presenti
in una costruzione devono essere CPR. E questa è una particolarità
italiana. Proprio per questo, come AICE portiamo avanti la posizione
per cui, in attesa di ricevere la norma complessiva sull’argomento che
sancirà anche come testare in tutta Europa la resistenza al fuoco, per
la parte di resistenza al fuoco ci teniamo la nostra normativa naziona-
le aggiornandola per renderla conforme alla CPR. In sostanza per la
reazione al fuoco andiamo a testare i cavi secondo la 50399, in modo
da poter dire che anche un cavo resistente al fuoco installato in una
costruzione ha una propagazione dell’incendio quanto meno parago-
nabile a quella di tutti gli altri prodotti».
Laureato in Ingegneria
Gestionale presso il
Politecnico di Milano.
Oltre ad essere Re-
sponsabile di Business
Unit presso Prysmian
Group, ricopre l’inca-
rico di Vice Presidente
con delega alla CPR
presso AICE/ANIE e
di Consigliere del
Gruppo Gomma-Pla-
stica presso Assolom-
barda/Confindustria.
Michele Mossio
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