Attualità Elettrotecnica, il mensile di informazione per installatori, progettisti, rivenditori. - page 15

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ttualità
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lettrotecnica - aprile
2018
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una qualità così elevata. Il lavoro assiduo dei nostri tecnici ha permesso
di superare questi ostacoli con grande soddisfazione».
Ci sono già segnali interessanti sulle modifiche
avvenute nel mercato in conseguenza
del CPR?
«Penso che questo cambiamento rappresenti un’ottima occasione per
innalzare ulteriormente la qualità del prodotto raggiungendo uno stan-
dard qualitativo molto elevato ed inoltre questa opportunità ha permes-
so di far incontrare il mondo dei cavi elettrici con quello degli installatori
del prodotto».
Il CPR offre alle aziende opportunità,
sia italiano che internazionale?
«Oltre ad alzare la qualità del prodotto, il CPR ha offerto la possibilità in
Italia di lavorare a livello normativo per introdurre nuovi cavi più perfor-
manti, completamente diversi rispetto a quelli passati, con nuove sigle,
mescole e caratteristiche. A livello europeo solamente la Spagna ha agi-
to sul modello “italiano”; il resto dell’Europa si è limitato alle minime mo-
difiche indispensabili imposte dalla legge».
Secondo lei c’è abbastanza consapevolezza
da parte degli utenti dei cavi (progettisti
e installatori) della nuova situazione?
«A seguito di questa grande rivoluzione, numerose sono state le campa-
gne informative sviluppate da Baldassari Cavi. Installatori e progettisti
hanno potuto partecipare ai numerosi convegni nei quali è stato distri-
buito loro materiale informativo, e nei quali i nostri tecnici si sono resi di-
sponibili per chiarimenti su dubbi nati. Nell’ambito di tale campagna so-
no state redatte delle guide e brochure che spiegano e sintetizzano il re-
golamento facendo notare le innovazioni principali. Un documento in
particolare riporta esempi di applicazioni fatti con i cavi antecedenti al
regolamento e l’installazione corretta dopo l’avvento del CPR. Tutti i do-
cumenti sono stati resi disponibili sul nostro sito nella sezione “CPR:
obiettivo sicurezza” all’indirizzo
».
Esiste un problema di comunicazione tra
le aziende e il mercato derivante dalla nuova
situazione normativa?
«Grazie alle numerose collaborazioni con distributori, enti di normazione
e giornali di settore, direi che la comunicazione è stata capillare ed effi-
cace soprattutto per merito dellla nostra Associazione di Categoria AI-
CE. Le novità introdotte che hanno portato allo sviluppo di nuovi prodot-
ti con nuove sigle di designazione sono state comunicate su più fronti a
tutti gli attori della filiera. Il mercato è ad oggi pienamente informato del-
le novità ed ha tutti gli strumenti per poter adempiere alle nuove prescri-
zioni imposte dal CPR».
Il tema del marchio: qual è il suo parere?
«Per questa grande rivoluzione l’IMQ ha sviluppato il nuovo marchio
“Euro Fire Performance” che, oltre a garantire tutte le caratteristiche
meccaniche, chimiche ed elettriche, garantirà anche il controllo di pro-
cesso in fabbrica e la sorveglianza delle caratteristiche obbligatorie di
prestazione al fuoco come stabilito dal CPR. Con la scelta di utilizzare ta-
le marchio, noi produttori, anche a fronte di un aggravio economico, vo-
gliamo tutelare tramite un organismo di parte terza, distributori e utilizza-
tori finali da prodotti non conformi. Acquistando prodotti con il marchio
IMQ stampato si potrà essere tranquilli della qualità del prodotto com-
prato».
Infine, a suo parere, ci sono aspetti del CPR
che necessitano di un maggior affinamento
normativo?
«Al momento è stato normalizzata solamente la caratteristica di reazione
al fuoco dei cavi, manca pertanto la parte di resistenza al fuoco.
Allo stato attuale delle cose i cavi resistenti al fuoco, nonostante abbiano
anch’essi caratteristiche di reazione, non sono ancora stati standardizza-
ti secondo il CPR. Una maggiore chiarezza relativamente a questo ambi-
to è sicuramente quello a cui bisognerà lavorare nel prossimo futuro».
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