Attualità Elettrotecnica, il mensile di informazione per installatori, progettisti, rivenditori. - page 10

quella principale, devono essere previsti
dall’utente opportuni interblocchi tra gli or-
gani di manovra delle reti, per evitare il fun-
zionamento in parallelo di distinti sistemi
elettrici.”
La nuova definizione di UPS come sottoca-
a
ttualità
e
lettrotecnica - gennaio/febbraio
2016
- numero
1
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a cura del GdL Tecnico UPS di ANIE Automazione
sono dei dispositivi di sicurezza che esisto-
no in tutti gli impianti di produzione elettrica:
dall’inverter dell’impianto fotovoltaico dome-
stico alle grandi centrali. Si tratta di relè elet-
tronici accoppiati ad un interruttore che ser-
vono per disconnettere i generatori in casi di
emergenza come, ad esempio, quando si
verificano problemi con la frequenza troppo
alta o troppo bassa.
Quando si verificano questi squilibri, inter-
vengono i sistemi di protezione che operano
il distacco automatico degli impianti dalla re-
te. Le norme prevedono che l’alimentazione
ausiliaria dell’SPI debba essere garantita da
un UPS - apparecchiatura che garantisce la
continuità dell’alimentazione dell’utenza in
caso di sospensione di energia - senza spe-
cificarne particolari caratteristiche a parte la
nuova annotazione relativa alle norme di rife-
rimento inserita nella Variante. Questo per
chiarire la tipologia di prodotto atta a quello
scopo, da non confondere con altre tipologie
di Sistemi statici, non certificati come UPS
secondo quelle norme.
Nella disposizione 8.5.4 della Variante “Pun-
ti di connessione con alimentazione di emer-
genza”, il primo capoverso viene modificato
come segue: “Quando siano previsti punti di
consegna con alimentazioni elettriche di me-
dia o bassa tensione, derivate da gruppi di
generazione di riserva (ad es. Gruppi elet-
trogeni) e/o da gruppi statici di continuità
comunque non riferibili ad UPS, alternative a
L
a Norma CEI 0-16 “Regola tecnica di ri-
ferimento per la connessione di Utenti
attivi e passivi alle reti AT ed MT delle
imprese distributrici di energia elettrica” ha
lo scopo di definire i criteri tecnici per la con-
nessione degli Utenti alle reti elettriche di di-
stribuzione con tensione nominale in corren-
te alternata superiore a 1 kV fino a 150 kV. La
Variante 1-2014-12 della Norma pubblicata
nel Dicembre 2014 riguarda principalmente
le prescrizioni applicabili ai sistemi di accu-
mulo di energia elettrica. Fa seguito alla ver-
sione 2014-09, a sua volta versione consoli-
data della Norma CEI 0-16: 2012-12, dell’er-
rata corrige: 2013-05 e della Variante V1:
2013-12. L’intenso lavoro normativo ha cer-
cato di venire incontro alle richieste di rispo-
sta nell’ambito di connessioni di Utenti sia
attivi che passivi, in un settore che è stato
piuttosto frenetico negli ultimi anni. Fare un
po’ di chiarezza oggi che la situazione sem-
bra più stabile può essere molto utile per
precisare alcuni aspetti legati agli UPS, fer-
mo restando che questa ultima Variante ri-
guarda, come anticipato, principalmente le
prescrizioni applicabili a sistemi di accumu-
lo di energia elettrica che fanno parte di im-
pianti di produzione. Lo scopo della Variante
è quindi quello di fornire linee guida per l’in-
serimento dei sistemi di accumulo negli im-
pianti di generazione connessi a reti AT ed
MT dei Distributori, prevedendo anche le
prove da effettuare per certificare la rispon-
denza dei sistemi di accumulo alla Norma e
mantenere la sicurezza del servizio delle reti
a cui sono collegati.
La Norma può però portare ad una contrad-
dizione o incomprensione legata alle defini-
zioni di UPS e gruppo statico di continuità,
generalmente note, che la variante in ogget-
to si impegna invece a chiarire. Entrando
nel merito, infatti, viene introdotta nel testo
la definizione 3.99 bis in base alla quale per
UPS devono essere intese ora unicamente le
apparecchiature rispondenti alle Norme EN
62040-1 ed EN 62040-3 o alla Norma 50171.
I Sistemi di Protezione di Interfaccia (SPI)
Le problematiche legate all'inserimento dei sistemi di
accumulo negli impianti di generazione connessi
a reti AT e MT necessitavano di un poco di
chiarezza normativa. Ecco allora venirci
incontro una nuova norma che chiarisce
anche la definizione di UPS
La Norma
CEI 0-16
e l’UPS
1,2,3,4,5,6,7,8,9 11,12,13,14,15,16,17,18,19,20,...52
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