Per la soluzione che utilizza acqua
, è
impiegato un
chiller esterno
all’armadio,
che raffredda l’acqua calda di ritorno dall’ar-
madio e la rimanda alla temperatura ottimale
per ottenere le condizioni di temperatura e
umidità desiderate.
Per la soluzione che utilizza il gas
il
principio di funzionamento è analogo; in que-
sto caso, come fluido refrigerante è utilizzato
un gas, e l’apparecchiatura che lo raffredda è
una
moto condensante.
I due elementi del
sistema sono collegati fra di loro da due tuba-
zioni, uno di mandata (fluido fresco), l’altra di
ritorno (fluido caldo da raffreddare).
Il entrambi i casi il sistema di refrigerazione
viene controllato da una regolazione a micro-
processore, che controlla costantemente il si-
stema in anello chiuso, operando sulla portata
del fluido refrigerante stesso. L’aria interna al-
l’armadio, completamente separata dall’am-
biente esterno inquinato, circola in modo for-
zato, arrivando all’ingresso dell’elaboratore al-
le temperatura e umidità ottimali. L’aria calda,
in uscita dal retro, è forzata a passare attraver-
so il radiatore ove si raffredda, per tornare
nuovamente in circolo alle condizioni ottimali
richieste. In figura, a titolo di esempio, viene
mostrata una realizzazione effettuata. Natural-
mente la flessibilità del sistema consente alcu-
ne utili variazioni. Ad esempio, gli spazi ne-
cessari al sistema di elaborazione si possono
variare in funzione delle specifiche richieste.
Ed anche le batterie possono essere di tipo di-
verso da quello indicato nell’esempio citato.
*Gabrielle Orio, GTec Europe
a
ttualità
e
lettrotecnica - gennaio/febbraio
2016
- numero
1
14
di Gabrielle Orio*
dio metallico a chiusura ermetica, all’interno del
quale può essere alloggiato il sistema di elabo-
razione dati dell’impianto, assieme ad un raffi-
nato sistema di condizionamento, che mantie-
ne le condizioni di temperatura e umidità otti-
mali per il sistema di elaborazione.
Nel caso in cui si desideri garantire la continui-
tà dell’alimentazione elettrica, può essere inse-
rito nell’armadio anche un gruppo di continuità
(UPS) modulare, con le relative batterie di
“back up”. Fra le opzioni disponibili, vi è un si-
stema di protezione incendi, prese di alimenta-
zione elettrica intelligenti (on/ off da remoto, con
indicazione, per ciascuna presa, di tutti i para-
metri relativi all’energia elettrica assorbita (V, I,
cosfi, P), oppure normali prese di alimentazione
elettrica. Completano la lista delle opzioni, due
differenti sistemi di supervisione remota. Il pri-
mo segnala, via SMS/ e-mail, eventuali allarmi
del sistema Guardian SH. Il secondo sistema è
un vero e proprio sistema di supervisione che
ha il compito di monitorizzare tutte le misure
sensibili dell’impianto, ad un centro di supervi-
sione remoto, in modo da consentire una com-
pleta gestione dell’impianto. Il sistema di condi-
zionamento è essenzialmente composto di due
elementi principali:
• un radiatore posto all’interno dell’armadio,
che ha il compito di raffreddare l’aria pulita
presente all’interno dell’armadio stesso. Si
tratta quindi di un circuito ermeticamente
chiuso, a circolazione forzata.
• Il secondo elemento, posto all’ esterno del-
l’armadio, ha il compito di raffreddare il fluido
che circola nel radiatore interno all’armadio.
Le due soluzioni disponibili per il fluido utiliz-
zano acqua o gas.
C
i sono casi in cui bisogna coniugare la
necessità di continuità dell’energia con
una situazione ambientale critica. E non
si pensi che si tratti di casi isolati, anzi è una
condizione destinata ad incrementare nel tem-
po. Bisogna quindi trovare soluzioni, a partire
dal gruppo di continuità, che risolvano alla radi-
ce il problema. Vediamo un caso specifico. La
ditta G Tec di Povolaro (Vicenza) produce solu-
zione modulari, in armadio metallico climatizza-
to, in grado di ospitare piccoli e medi Data Cen-
ter (fissi o mobili).
Di recente proprio queste soluzioni sono state
scelte per ospitare elaboratori di processo o
gruppi di continuità destinati a lavorare in am-
bienti industriali ostili, quali acciaierie, depura-
tori, concerie, o dove ci sono produzioni polve-
rose, ecc. Le soluzioni presentate dipendono
dalla potenza raffreddante richiesta. Nel se-
guente articolo si fa riferimento a potenze
espresse in kW (Pw). Volendo far riferimento a
BTU/hr, si tenga presente:
•
1kW = 3412,142 BTU/hr
Le soluzioni presentate sono di tipo modulare
espandibile, in modo tale quindi da consentire
di adattarsi maggiormente alle necessità del-
l’installazione. La prima soluzione, denominata
mini Guardian, viene impiegata fino a 3,5 kW. È
costituita da un
armadio metallico a chiu-
sura ermetica
, sul tetto o a fianco del quale
è installata l’unità refrigerante. Un condotto col-
legato con l’esterno dell’ambiente inquinato,
fornisce l’aria pulita necessaria al sistema di re-
frigerazione per il suo corretto funzionamento.
Nel caso in cui anche l’esterno dell’ambiente di
produzione sia inquinato, è possibile ovviare al-
l’inconveniente inserendo un opportuno filtro
nel condotto di aspirazione dell’aria. Natural-
mente le caratteristiche del filtro dipendono dal
tipo di sostanze inquinanti da abbattere.
La seconda soluzione denominata Guardian
SH, può essere impiegata con potenze com-
prese fra 4 ÷ 20 kW per la soluzione a gas, e 4
÷ 30 kW per la soluzione ad acqua.
Diamo qui alcuni brevi elementi di come è stato
progettato e realizzato il sistema.
Il sistema Guardian SH è composto di un arma-
una
soluzione
per ambienti ostili
Come è possibile utilizzare un UPS
all’interno di un ambiente industriale
in cui l’esigenza di continuità è
inderogabile e le condizioni
ambientali sono gravose e tali
da comprometterne il funzionamento?
Ecco una soluzione