Smart Grid
Ridurre l’assorbimento energetico, dei Data
Center come di altre applicazioni energivo-
re, è il primo passo verso un più razionale
impiego dell’energia e verso il risparmio
energetico, che si può conseguire utilizzan-
do UPS di ultima generazione che, come nel
caso di quelli usati nel Green Data centyer
Eni consentono di avere efficienze molto vi-
cine al 100%.
Il passo in più che la tecnologia odierna con-
sente di fare se si pensa in modo nuovo agli
UPS riguarda però la loro integrazione con le
Smart Grid.
Le Smart Grid, o reti intelligenti per la distri-
buzione dell’energia, sono un nuovo concet-
to di rete che sfrutta le nuove tecnologie per
accumulare nel sistema, in modo distribuito e
capillarmente frazionato, l’energia prodotta
da fonti rinnovabili e/o acquisita comunque
da fonti più economiche, rendendola poi di-
sponibile quando o dove la produzione sa-
rebbe più onerosa o comunque insufficiente.
Poiché le capacità di stoccaggio delle batte-
rie dei Datacenter sono immense e quasi
sempre usate solo parzialmente, dando alle
Smart Grid accesso alle capacità di stoccag-
gio di suddette batterie si ottengono:
• reti più efficienti
• produzione di energia a minore impatto
• grandi capacità di accumulo
• nuove opportunità di business
a
ttualità
e
lettrotecnica - gennaio/febbraio
2016
- numero
1
22
di Maurizio Tortone*
ziale per ogni dispositivo ma nei datacenter
questa assume un’importanza addirittura vi-
tale perché le impurità dell’alimentazione, as-
sieme ai black out, sono responsabili di gran
parte dei disservizi, con conseguenze gra-
vissime (perdita di dati, guasti, interruzione
dei servizi, maggiori costi energetici).
La soluzione, che vale per i datacenter come
per ogni altro ambito di attività, dalla grande
industria all’abitazione privata, sta nell’ado-
zione di UPS capaci di frapporsi efficace-
mente tra la rete e i dispositivi a valle, filtran-
do l’energia in ingresso e assicurando
un’erogazione di energia continua, pulita e
perfettamente sinusoidale.
Tornando a parlare dei Datacenter, è impor-
tante sottolineare che questi sono anche una
delle attività più energivore: si stima infatti
che siano responsabili dell’1,3% delle emis-
sioni globali di gas serra e che il 30% dei lo-
ro consumi dipenda dagli UPS; pertanto, ri-
durre significativamente questo fattore signi-
fica contribuire in modo decisivo a un uso più
razionale ed efficiente dell’energia.
Sembrerebbe una sfida pressoché impossi-
bile ma le prospettive aperte dalla più recen-
te tecnologia dimostrano invece che ci sono
concrete possibilità di vincerla e che in più si
possono conseguire anche obiettivi ulteriori
e perfino più ambiziosi.
Per farlo però occorre pensare agli UPS in
modo differente.
G
li UPS sono dispositivi che gestisco-
no l’energia elettrica: la accumulano,
la conservano e la erogano al biso-
gno, in modo controllato e sicuro a qualsiasi
apparecchiatura elettrica collegata a valle ri-
spetto a loro. I gruppi di continuità sono utilis-
simi in moltissimi campi perché assicurano la
continuità del funzionamento di macchinari e
apparecchiature, prevenendo tutti i danni
funzionali, economici e umani che si creereb-
bero se le attività dovessero interrompersi a
causa di un blackout.
E’ facile immaginare a cosa si andrebbe in-
contro se all’improvviso mancasse l’alimenta-
zione alle luci di una sala operatoria mentre è
in corso un intervento, ai macchinari salvavi-
ta di un reparto rianimazione di un ospedale,
ai radar di un aeroporto o ai computer di un
datacenter.
Questi sono solo alcuni tra i più eclatanti tra i
milioni di casi in cui gli UPS dimostrano la lo-
ro utilità, che arriva persino a casa di ognuno
di noi, dove può assicurare il corretto funzio-
namento del nostro computer ma anche e so-
prattutto dell’impianto antifurto, rendendolo
sensibilmente più resistente agli attacchi di
chi per violare più facilmente il nostro domici-
lio tenta di isolarlo interrompendone l’alimen-
tazione elettrica.
In termini economici, funzionali e quantitativi,
uno dei campi in cui i gruppi di continuità tro-
vano un utilizzo più massiccio, ed intensivo è
quello dei Datacenter (centri elaborazione
dati), a cui gli UPS assicurano qualità del-
l’energia (priva da impurità e disturbi), conti-
nuità (garantire l’alimentazione in caso di
blackout) e flessibilità (erogano l’energia che
serve, quando serve).
La qualità del flusso di energia elettrica è in-
fatti minacciata da molti tipi di disturbi, tra
cui variazioni di tensione in alto e in basso
(1), distorsioni della forma dell’onda per cor-
renti parassite e armoniche (2), interruzioni e
micro interruzioni da 20 a 100 millisecondi
(3), variazioni di frequenza extra range
+4%/-6% (4).
La qualità dell’energia in generale è essen-
Nella realizzazione degli impianti è necessario
considerare il positivo apporto delle
nuove tecnologie, che bisogna
considerare tale anche
nell’importante campo
dei gruppi di continuità
un nuovo approccio
al ruolo degli UPS