a
ttualità
e
lettrotecnica - giugno
2018
- numero
5
15
S
econdo quanto riportato dall’Osservato-
rio sull’Internet of Things del Politecnico
di Milano, nel 2017 il mercato delle solu-
zioni IoT per la Smart Home in Italia ha rag-
giunto i 250 milioni di Euro, facendo registrare
un incremento del +35% rispetto al 2016. Le
applicazioni per la Sicurezza, al primo posto
della classifica, con sensori per porte e fine-
stre in grado di rilevare tentativi di infrazione,
videocamere di sorveglianza, serrature e vi-
deocitofoni, continuano a trainare il settore. Un
trend che testimonia la necessità, ormai fon-
damentale, per il consumatore di avere tutto
sotto controllo e di accrescere il livello di com-
fort della propria abitazione.
Da una survey telefonica condotta sempre
dall’Osservatorio del Politecnico di Milano in
collaborazione con Doxa è emerso, infatti, che
gli oggetti connessi iniziano a diffondersi,
sempre più, nelle case dei consumatori italia-
ni: il 38% ne possiede almeno uno e in 1 caso
su 3 l’acquisto è avvenuto nel corso del 2017.
Le soluzioni per la Sicurezza si confermano
nuovamente al primo posto.
“I numeri ovviamente parlano chiaro: il merca-
to della domotica è attualmente in una fase di
pieno sviluppo e, continuerà a crescere anche
nei prossimi anni, spinto dal continuo progres-
so tecnologico, dalla conseguente riduzione
dei costi, che rende ormai le soluzioni acces-
sibili ad una crescente parte della popolazio-
ne e da un nuovo profilo di utenza, sempre più
“connessa”. Commenta Daniele Micheletti,
Product Manager di Urmet che aggiunge “In
un contesto come quello attuale, infatti, la ra-
pida diffusione delle tecnologie IP, di internet
e connessioni wi-fi, unitamente alla crescente
offerta di soluzioni operata da parte di grandi
player del settore, ha aperto nuove frontiere
nel mondo della domotica con l’introduzione
di funzionalità avanzate, legate in particolar
modo all’uso di dispositivi mobile. Un’evolu-
zione logica e naturale, che risponde in modo
puntuale alla crescente richiesta, da parte de-
gli utilizzatori finali, di poter gestire, anche da
remoto, la propria abitazione e che ne rispec-
chia i moderni lifestyle e trend del momento.”
Dagli impianti “base”, forniti direttamente a
capitolato dalle imprese costruttrici, a quelli
più evoluti, caratterizzati da un elevato grado
di personalizzazione, i sistemi Videocitofonici
di ultima generazione rappresentano, oggi più
che mai, nell’era della casa connessa, gli ele-
menti “smart” che permettono di realizzare so-
luzioni domotiche che rimandano ai più evolu-
ti concetti di abitazione intelligente, in grado di
agevolare la vita di tutti i giorni.
“Giusto per dare un’idea, potremmo ipotizza-
re di realizzare un impianto per un’unità abita-
tiva di qualsiasi genere con il nostro sistema
Videocitofonico integrato IP, IPercom.” Inter-
viene Micheletti, che continua: “IPercom, non
richiedendo alcuna configurazione IP o di re-
te, può essere agevolmente inserito all’interno
di reti IP esistenti. La sua programmazione
può essere eseguita direttamente dal disposi-
tivo, posizionato all’interno dell’abitazione, tra-
mite l’IPercom Configurator presente sul Moni-
tor Max, oppure in laboratorio e poi esportata
su Max attraverso una microSD card. Grazie al
menù ad icone dell’Home Monitor, l’Utente
può gestire in modo integrato, con un sempli-
ce tocco, tutte le funzionalità degli impianti
della casa ad esso collegati, quali ad esempio
il controllo accessi, la videosorveglianza e
l’antintrusione. In questo modo, i proprietari
potranno tenere sempre sotto controllo, diret-
tamente dallo Smartphone o dal Tablet, gli av-
venimenti che riguardano la propria abitazio-
ne. La funzionalità avanzata di rinvio di chia-
mata permette loro, altresì, di vedere chi suo-
na alla porta attraverso una pulsantiera dotata
di telecamera grandangolare e di rispondere,
in qualsiasi momento, anche mentre sono in
ufficio o comodamente seduti in giardino, dai
dispositivi mobile. Infine, per il punto esterno
l’utente potrà, in base alle proprie preferenze,
optare per una pulsantiera monoblocco digi-
tale, nella versione moduli di chiamata Elekta
oppure, in una più classica con pulsanti tradi-
zionali come Sinthesi Steel.”
Dal punto di vista della vendita, come confer-
mato anche dall’Osservatorio del Politecnico
di Milano, in Italia la filiera “tradizionale” con-
serva un ruolo primario rispetto ai canali alter-
nativi. L’installazione da parte di un professio-
nista è, difatti, un elemento di servizio aggiun-
tivo imprescindibile a cui i consumatori non
vogliono rinunciare.
“Risulta evidente, dunque, come sia di crucia-
le importanza, per gli operatori del settore, es-
sere costantemente aggiornati, soprattutto
nell’implementazione di soluzioni IP di ultima
generazione, sempre più richieste.”Commen-
ta Daniele Micheletti, Product Manager di Ur-
met che conclude: “Ad oggi, invece, sono an-
cora numerosi gli Installatori che per mancan-
za di know-how non ne sfruttano appieno le
potenzialità. Siamo certi, infatti, che il mercato
della domotica per la Smart Home diventerà
sempre più di massa, aprendo a grandi op-
portunità di business e di profittabilità, per tut-
ti coloro che saranno in grado di approcciare
queste nuove tecnologie ed accompagnare i
Clienti verso la scelta del sistema più adatto
alle proprie esigenze.”
a cura della Redazione
l’elemento “smart”
della casa connessa
Il sistema videocitofonico può esser elemento
centrale, intelligente e flessibile, in grado
di gestire tutte le funzioni impiantistiche
di un’abitazione, seguendo le esigenze
proprie di ogni cliente