Attualità Elettrotecnica, il mensile di informazione per installatori, progettisti, rivenditori. - page 14

a
ttualità
e
lettrotecnica - luglio/agosto
2017
- numero
6
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molto basso
• installazione di un secondo e coordinato
SPD
• collegamento con la cosiddetta cablatura a “V”
e, se necessario, installando una ulteriore bar-
ra o morsetto equipotenziale (figura 5).
Per minimizzare la lunghezza di collegamento
e di conseguenza l’induttanza, gli SPD posso-
no essere collegati a terra anche tramite parti
metalliche, come p. es. la carcassa del quadro.
L’efficace campo di protezione
di un SPD
Una nuova definizione è stata introdotta nella
norma: l’efficace campo di protezione di un
SPD. Il campo di protezione descrive la distan-
za ammessa tra l’SPD e l’apparecchio da pro-
teggere. Se questa distanza supera i 10 metri,
allora si deve seguire uno dei seguenti provve-
dimenti:
• ulteriore installazione di un secondo SPD di-
rettamente all’apparecchio da proteggere
• Installazione di un SPD a “una porta” al o in
vicinanza del punto di consegna dell’im-
pianto elettrico, dove la U p deve avere un
valore del 50% della tensione di tenuta U w
dell’impianto
• Installazione di un SPD a “due porte” al o in vi-
cinanza del punto di consegna dell’impianto
elettrico.
Le due ultime varianti di installazione citate do-
vrebbero essere accompagnate dalla scher-
matura delle linee di alimentazione su tutto la
tratta tra SPD e i circuiti elettrici da proteggere.
Collegamenti degli SPD
La definizione per l’interpretazione della norma
sui collegamenti degli SPD è stata precisata. La
nuova norma distingue esplicitamente tra la ri-
chiesta minima di un conduttore di terra del-
l’SPD e i conduttori di collegamento tra i con-
duttori attivi e SPD.
Collegamenti di terra degli SPD
Il conduttore tra SPD e il nodo/ morsetto collet-
tore principale deve avere le seguenti sezioni:
6 mm² in rame o di altro materiale con condu-
cibilità e sezione equivalente per SPD di Tipo
2
.
Con questa sezione maggiorata in confronto
con la vecchia norma si è tenuto conto delle
esigenze della norma di installazione per la
protezione dai fulmini, la CEI EN 62305-4 (CEI
81-10/4) 16 mm² in rame o di altro materiale
con conducibilità e sezione equivalente per
SPD di Tipo 1. Con questa prescrizione è stato
chiarito l’incertezza delle sezioni per SPD di ti-
po 1 in dipendenza dell’entità della corrente di
fulmine scaricata.
Collegamenti tra SPD
e conduttori attivi
In riferimento alla parte 433.3.1 b) della vec-
chia norma internazionale i conduttori tra gli
SPD e le fasi devono essere dimensionate se-
condo la corrente di corto circuito presunta al
punto di installazione. Per dominare le correnti
impulsive all’entrata di una struttura, le connes-
sioni tra gli SPD e i conduttori attivi devono
avere una sezione minima di:
• 2,5 mm² in rame o di altro materiale con con-
ducibilità e sezione equivalente per SPD di
Tipo 2
• 6 mm² in rame o di altro materiale con condu-
cibilità e sezione equivalente per SPD di Ti-
po 1.
Installazioni standard
La norma si presenta con un vasto allegato
con esempi di installazione standard di SPD
con le diverse tipologie di reti.
In Italia sarebbe augurabile che vengano mes-
se solamente le poche forme di rete presenti
nel nostro paese. Si potrebbe p. es. rappre-
sentare i seguenti casi con le connessioni di ti-
po 1 e 2:
• SPD a monte del RCD con variante di con-
nessione 2 in rete TT
• SPD secondo variante di connessione 1 in re-
te TN-C
• SPD in rete TN-C-S con suddivisione del con-
duttore PEN in conduttore PE e conduttore N
prima dell’SPD
• SD in variante di connessione 1 in rete TN-S
• SPD in rete IT con neutro
• SPD in rete IT senza neutro.
*Dipl. Ing. (FH) Josef Birkl, DEHN+SÖHNE
GmbH + Co.KG.,
Neumarkt (D) adattato in italiano
dalla DEHN ITALIA S.p.A., Bolzano (I)
Fig 4: influenza dell’effettivo livello di protezione riferito alle lunghezze di collegamento
Fig 5: ottimizzazione delle lunghezze di collegamento di un SPD
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