Attualità Elettrotecnica, il mensile di informazione per installatori, progettisti, rivenditori. - page 13

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ttualità
e
lettrotecnica - giugno
2015
- numero
5
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Soluzione 1 - impianto
tradizionale di classe energetica D
La ristrutturazione dell’impianto elettrico con
soluzioni a basso consumo energetico deve
comunque rispettare i criteri stabiliti per legge
(46/90 e 37/08) dalla norma CEI 64-8.
In particolare, nella ristrutturazione dell’abita-
zione (quadrilocale con doppi servizi) devono
essere innanzitutto rispettati gli obblighi previ-
sti dal “Livello 1 – BASE” stabilito dalla nuova
classificazione introdotta dalla normativa nel
mese di settembre 2011.
Grazie a questa soluzione, l’abitazione sarà
dotata di più punti prese, luci, tv, telefono e
dati, garantendo più sicurezza e più comodità
in ogni momento della giornata.
In particolare, nel computo dei dispositivi
adottati sono previsti:
• prese per il prelievo di energia (31);
• placche con relativi (con relativi supproti) e
pulsanti per il comando e controllo di luci e
carichi elettrici (30);
• prese tv (4), connettori telefonici (5) e lampa-
de antiblackout (2);
• un cronotermostato da parete;
• interruttori per l’azionamento delle tapparel-
le;
• il centralino da parete;
• il dispositivo di riarmo automatico e protezio-
ne differenziale ReStart con autotest;
• interruttori magnetotermici e differenziali ne-
cessari al dimensionamento dell’impianto;
• postazione citofonica interna ed esterna.
Il costo complessivo di materiale e manodo-
pera per la ristrutturazione dell’impianto elet-
trico con bassa efficienza energetica (Classe
D) è di circa 2.500-3.000 Euro a seconda del-
le finiture estetiche scelte (nota bene: non è
possibile quantificare i costi per eventuali
opere murarie perché possono variare sensi-
bilmente a seconda del periodo di costruzione
dell’abitazione).
Soluzione 2 – impianto
domotico di classe energetica A
Per ridurre sensibilmente il consumo energeti-
co dell’abitazione e, di conseguenza, i costi
della bolletta, il progetto di ristrutturazione
prevede interventi che interessano i seguenti
aspetti:
A. Impianto di riscaldamento/raffrescamento.
B. Impianto di illuminazione.
C. Azionamenti e motorizzazioni.
D. Dispositivi di comando
I dispositivi di protezione e gestione dell’ener-
gia (ReStart e interruttori magnetotermici)
adottati nel centralino domestico, la prese, le
placche e i pulsanti di accensione/spegni-
mento dei carichi elettrici sono gli stessi del-
l’impianto a bassa efficienza energetica.
Impianto di riscaldamento:
controllo intelligente del clima
Il progetto di ristrutturazione prevede una ge-
stione indipendente del clima in ogni ambien-
te dell’abitazione; per questa ragione sono
stati previsti 8 termostati da parete con di-
splay per il controllo locale della temperatura,
installati in tutte le stanze.
Grazie ai termostati, si possono impostare
temperature differenti a seconda dell’uso
dell’abitazione nei diversi momenti della
giornata: infatti, si può decidere di riscalda-
re solo alcune stanze differenziando auto-
maticamente la temperatura tra un ambiente
e l’altro.
Nel caso l’impianto di riscaldamento/raffred-
damento sia in funzione, l’apertura delle fi-
nestre causerebbe una dispersione di calore
in inverno e di fresco in estate.
Inoltre, il progetto prevede l’installazione di
specifici contatti magnetici su tutti gli infissi
che interagiscono con il sistema domotico:
grazie a questi contatti, l’impianto di riscal-
damento/ raffreddamento della singola
stanza si attiverà/disattiverà, evitando così
inutili sprechi di energia in caso di apertura
di porte o finestre per un tempo prolungato.
Impianto di illuminazione:
controllo intelligente
dell’illuminazione
Nella prima soluzione ad alta efficienza, gli
impianti tecnologici dell’abitazione sono stati
resi completamente automatici introducendo
dieci rivelatori di presenza distribuiti puntual-
mente in tutti gli ambienti. In tutte le zone del-
l’abitazione vengono automatizzate l’accen-
sione e lo spegnimento delle luci in funzione
del passaggio delle persone. Il numero dei
pulsanti e delle prese per il prelievo di ener-
gia è rimasto invariato.
Motorizzazioni: controllo
intelligente di finestre
e tapparelle
Il controllo delle tapparelle (schermature) è
motorizzato e azionato automaticamente dai
rilevatori di presenza, che, in funzione dell’il-
luminamento esterno, alzano le tapparelle
per massimizzare il contributo energetico
gratuito dell’irraggiamento solare in inverno,
mentre le abbassano in estate (nelle zone
della casa non abitate) per evitare l’apporto
termico del sole nell’abitazione, che aumen-
terebbe i consumi dell’impianto di raffresca-
mento. Inoltre, è possibile temporizzare tutte
le tapparelle in modo che la sera vengano
chiuse tutte per la sicurezza dell’unità abita-
tiva (riducendo le dispersioni sia in inverno
che in estate).
Ognuna delle sette finestre dell’abitazione
viene dotata di contatti magnetici in radiofre-
quenza che comunicano lo stato (apertura o
chiusura) della finestra: il pannello di con-
trollo provvede a disattivare i terminali nel re-
lativo locale per evitare inutili sprechi ener-
getici.
Azionamenti: controllo
intelligente
degli elettrodomestici
Per razionalizzare ulteriormente il consumo
elettrico, si consiglia di stipulare una tariffa
bioraria con l’azienda erogatrice. La riparti-
zione dei consumi elettrici però, senza un si-
stema di automazione che gestisca i consu-
mi nelle ore vuote può risultare difficile provo-
cando, in alcuni casi, eccessivi oneri per i
consumi elettrici. L’impianto domotico, attra-
verso il pannello di controllo, consentirà la
semplice programmazione degli elettrodo-
mestici (come lavatrice e lavastoviglie), nelle
fasce notturne e nel week-end, quando il co-
sto specifico dell’energia elettrica è inferiore.
Due canali collegati rispettivamente alla lava-
trice e alla lavastoviglie, ricevendo il segnale
dal sistema bus, permettono l’utilizzo di que-
sti elettrodomestici in modo completamente
automatico. In questo modo è possibile con-
sumare circa il 90% dell’energia elettrica per
elettrodomestici nelle fasce a maggiore con-
venienza economica. Infine, sempre attraver-
so il pannello di controllo, è possibile pro-
grammare due semplici scenari che contri-
buiscono in maniera significativa al risparmio
energetico e alla sicurezza dell’unità abitati-
va. Il primo scenario è la chiusura centraliz-
zata dell’abitazione, che:
• disattiva la climatizzazione ambientale o at-
tiva la modalità economy per ridurre i con-
sumi energetici;
• chiude tutte le schermature per la sicurez-
za dell’abitazione;
• toglie l’alimentazione a tutti i carichi auto-
matizzati;
• spegne tutte le luci.
Il secondo scenario è l’apertura centralizza-
ta, che riabilita tutte le funzioni disattivate dal
precedente scenario.
Dispositivi di comando:
un impianto facile
da controllare e da gestire
Oltre ai tradizionali punti di comando e con-
trollo dell’illuminazione, il progetto di ristruttu-
razione prevede un pannello di controllo che
permette di controllare da un unico punto tut-
te le funzioni dell’impianto: infatti, oltre a ge-
stire luci e tapparelle, il pannello consente di
regolare la temperatura in ogni stanza in mo-
do indipendente; inoltre, è possibile tempo-
rizzare ogni terminale per evitare inutili spre-
chi energetici nei periodi in cui le zone di
pertinenza non sono occupate.
Quantificazione economica
e vantaggi per il committente
Nell’abitazione in questione, il costo aggiun-
tivo di materiale e manodopera per ottenere
una soluzione d’impianto di classe A può va-
riare fra i 5.000 e i 10.000 Euro a seconda
delle finiture scelte. Grazie a questa soluzio-
ne impiantistica si possono ottenere risparmi
sul consumo di energia elettrica e gas supe-
riori al 25% del consumo annuo totale; quin-
di, a seconda delle abitudini e dei comporta-
menti, l’investimento sostenuto per ottenere
un impianto di classe A può essere ammor-
tizzato approssimativamente in un lasso tem-
porale di circa 7-10 anni.
Oltre ad un vantaggio economico nel medio
periodo, l’adozione di questa soluzione ha un
significativo impatto anche sul valore dell’im-
mobile: infatti, attuando le modifiche descrit-
te, il valore immobiliare dell’unità abitativa ri-
sulterà significativamente superiore rispetto
alla soluzione a bassa efficienza energetica.
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