Attualità Elettrotecnica, il mensile di informazione per installatori, progettisti, rivenditori. - page 18

Le Smart Grid forniscono una risposta concre-
ta al bisogno di avere una rete elettrica sicura,
garantire la microproduzione distribuita e ri-
durre al minimo l’impatto ambientale, un pro-
blema particolarmente critico soprattutto nei
Paesi in rapida espansione come Cina, India,
Brasile. In questi Paesi avere infrastrutture
elettriche efficienti è una necessità per garan-
tire a tutta la popolazione l’accesso all’energia
elettrica e consentire una rapida crescita della
qualità della vita della popolazione.
Proprio in questi Paesi, per altro, le aree ur-
bane stanno espandendosi esponenzialmen-
te: nel 2050 il 70% della popolazione si con-
centrerà nelle città e metropoli del pianeta ri-
spetto al 50% di oggi. Questo aspetto non è
irrilevante da un punto di vista della sosteni-
bilità dello sviluppo umano, poiché nelle aree
urbane si consuma circa il 75% dell’energia
a
ttualità
e
lettrotecnica - giugno
2015
- numero
5
18
di Dominique Del Genovese
vativo di gestione dei flussi di energia elettri-
ca (dalla produzione alla distribuzione, tra-
smissione e consumo) caratterizzato da
un’infrastruttura tecnologica capace di ren-
derlo interattivo, affidabile, flessibile e soste-
nibile. In parole concrete, con la smart grid il
cittadino non è più un utente passivo avulso
da quello che accade in rete, ma diventa
parte attiva ed integrante del sistema ener-
getico sia come utilizzatore che come (pic-
colo) produttore di energia.
I
l boom del settore delle energie rinnovabili
registrato in Italia ha sconvolto nel giro di
un lustro il sistema elettrico nazionale .
Mentre sui tetti degli edifici (e sui terreni) so-
no spuntati più di mezzo milione di impianti
fotovoltaici (i dati ufficiali parlano di quasi
650.000 impianti installati a fine dicembre
2014), le grandi centrali termoelettriche stan-
no chiudendo. Proprio così: in Italia l’anno
scorso il contributo delle fonti rinnovabili
(idroelettrico, fotovoltaico, eolico e biomas-
se) è cresciuto ancora del 6,7%, arrivando a
quota 116 Twh, ossia il 43,3 % della produ-
zione nazionale o 37,5 % della domanda
1
.
Continuando con questo ritmo, a fine 2015
metà dell’energia elettrica prodotta in Italia
sarebbe verde: un risultato inconcepibile so-
lo dieci anni fa!
Sebbene questi numeri entusiasmino gli am-
bientalisti e gli investitori del settore, in realtà
lo sviluppo improvviso ed esponenziale di
micro impianti di produzione non è stato ac-
compagnato da un contemporaneo riassetto
della rete elettrica nazionale. Di fatto, l’attua-
le sistema della rete elettrica – che è basato
sul modello centralizzato, ovvero sul traspor-
to unidirezionale dell’energia elettrica da po-
che grandi centrali a milioni di clienti finali – è
messo a dura prova dalla generazione distri-
buita, caratterizzata dalla non programmabi-
lità delle fonti rinnovabili. Essendo questi im-
pianti allacciati alla rete in modalità “fit and
forget” (“immetti senza scrupolo”), non con-
sentono di controllare e modificare, in riferi-
mento ad un programma predefinito, la
quantità di energia immessa in rete
2
.
L’unica soluzione che consente di passare
dal passato al futuro senza arrestare il pro-
gresso della produzione distribuita è rappre-
sentata dalla cosiddetta “smart grid”. Ma co-
s’è concretamente una smart grid? In gene-
rale può essere vista come un sistema inno-
I nuovi sistemi di accumulo
elettrico possono accelerare
la transizione verso un
modello energetico
sostenibile
usare le rinnovabili,
in attesa
delle smart city e smart grid
Un rendering di smart city nel futuro
1 Dati tratti dal RAPPORTO MENSILE SUL SISTEMA ELETTRICO - CON-
SUNTIVO DICEMBRE 2014, TERNA Rete Italia, 2015
2 Per approfondimenti, si veda Ilaria Bertini, Biagio Di Pietra “Le Smart
Grid: necessità o opportunità per il futuro assetto delle rete elettrica
nazionale”, Energia, Ambiente e Innovazione 3-4/2013
dalle smart grid
una risposta
concreta
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