Attualità Elettrotecnica, il mensile di informazione per installatori, progettisti, rivenditori. - page 16

Controllo illuminazione
Il controllo dell’illuminazione prevede l’impie-
go di un rivelatore di presenza. Una delle logi-
che di funzionamento tipiche di questa appli-
cazione prevede che l’accensione dell’illumi-
nazione avvenga all’atto della rivelazione di
presenza di presone all’interno della stanza
controllata. Il sistema automaticamente riduce
l’illuminazione (non oltre il 20%) dopo 5 minuti
dall’ultima rivelazione. Dopo ulteriori 5 minuti,
se non ci sono ulteriori rilevazioni di presenza
la luce viene completamente spenta. L’appli-
cazione può essere completata con un senso-
re di luminosità che permette di regolare l’in-
tensità luminosa in base alla luce proveniente
dall’esterno. Entrami i casi descritti permetto-
no di raggiungere la classe energetica A.
Controllo oscuranti
Il controllo degli oscuranti (tappa-
relle o tende) oltre che motorizza-
to è previsto con azionamento au-
tomatico. Nell’impianto deve es-
sere presente un rivelatore di lu-
minosità che permette di regolare
la posizione della tapparella in
funzione della luminosità ambientale. Questa
applicazione permette di raggiungere la clas-
se energetica B in ambito residenziale ed è
necessaria per la classe C in ambito non resi-
denziale.
Controllo temperatura
Il controllo della temperatura risulta essere
di fondamentale importanza ai fini del rispar-
mio energetico ma il classico termoregolato-
re permette di arrivare al massimo alla clas-
se C.
Per poter classificare un impianto di classe
B (sia per ambienti residenziali sia per am-
bienti non residenziali) è necessario avere
un sistema di termoregolazione multizona
con terminale di controllo e collegamento
dei dispositivi su bus di campo. Se si inseri-
scono nel sistema anche rivelatori di presen-
za e di apertura finestre, in modo da abilita-
re il controllo solo in presenza di persone al-
a
ttualità
e
lettrotecnica - giugno
2015
- numero
5
16
di Silvano Ronca
diverse classi di efficienza energetica e ven-
gono illustrati e commentati gli schemi delle
funzioni minime richieste per il raggiungimen-
to di ogni singola classe energetica (per otte-
nere una determinata classe energetica è ne-
cessario implementare tutte le funzioni previ-
ste per quella classe).
Per una valutazione, in fase di progettazione,
dei risparmi conseguibili, la guida utilizza un
metodo statistico, basato su opportuni fattori di
efficienza. Per ogni tipologia di impianto (Raf-
frescamento/riscaldamento, Elettrico) e per ti-
pologia di edificio (residenziale, non residen-
ziale) vengono forniti i fattori di efficienza per
ogni classe energetica calcolati come rappor-
to tra i consumi della classe a cui si riferiscono
e i consumi della classe C utilizzata come stan-
dard di riferimento. Consideriamo ad esempio
un normale appartamento (edificio residenzia-
le) passando dalla classe C, presa come riferi-
mento ovvero con presenza di normali control-
li (spesso manuali) alla classe B che identifica
controlli di tipo avanzato, si può ottenere un ri-
sparmio energetico di circa il 12%. Passando
alla classe A, ad alte prestazioni energetiche, il
risparmio può arrivare al 19%. Vediamo ora al-
cuni esempi applicativi con i relativi riferimenti
alla classe energetica ottenibile.
I
sistemi domotici hanno avuto una forte
evoluzione nel recente passato e si sono
arricchiti di una serie di funzionalità volte a
soddisfare le richieste di un mercato sempre
più sensibile ed esigente. Tra queste, quelle
più interessanti, che spesso determinano la
scelta o meno di un impianto di controllo del-
l’abitazione sono sicura-
mente quelle legate alla ge-
stione dell’energia per l’ot-
tenimento di un adeguato ri-
sparmio energetico. Il tema,
oltre che di grande attualità,
è sicuramente complesso al
punto che sul mercato tro-
viamo ormai parecchi prodotti ed applicazio-
ni che vantano ottimizzazioni energetiche.
Pochi sistemi però centrano veramente
l’obiettivo. Vediamo di seguito una serie di
suggerimenti, esempi e dispositivi che pos-
sono permettere un’oculata gestione del-
l’energia.
La normativa
Dal punto di vista generale, per evitare” il fai
da te”, le principali regole da considerare nel-
la realizzazione di un impianto che permetta
un certo risparmio energetico sono riportate
nella Norma europea EN 15232 “Energy per-
formance of buildings – Impact of building au-
tomation controls and building management”,
la quale definisce i metodi per la valutazione
del risparmio energetico conseguibile in edifi-
ci dove vengano impiegati sistemi di automa-
zione. In Italia è stata inoltre pubblicata la gui-
da CEI 205-18 “Guida all’impiego dei sistemi
di automazione degli impianti tecnici negli edi-
fici. Identificazione degli schemi funzionali e
stima del contributo alla riduzione del fabbiso-
gno energetico di un edificio”. Questa, facen-
do riferimento alla EN 15232, analizza le sin-
gole funzioni che contribuiscono al risparmio
energetico illustrandone la logica di funzio-
namento e specificandone lo schema di prin-
cipio ed i componenti. La norma EN 15232 de-
finisce, per i sistemi di automazione, quattro
gestire l’energia
in un
sistema domotico
Le funzionalità dei sitemi domotici sono
tali da dare un elevato comfort ma,
nello stesso tempo, da offrire
interessanti opportunità
per quanto riguarda la
gestione energetica
Figura 1
Figura 2
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