Attualità Elettrotecnica, il mensile di informazione per installatori, progettisti, rivenditori. - page 16

ora la differenza è apparentemente di 55 °C e
il guasto sembra meno grave. La misura del-
la trasmissività a varie temperature, realizza-
ta presso la Nuova CMME srl di Osio Sopra
(BG) e descritta in questo articolo, è quindi
un elemento essenziale per la scelta dei ve-
trini che si intendono adoperare.
La configurazione di prova è mostrata in Fi-
gura 1. Una termocamera Testo 885 (indicata
con 1 in figura) è stata adoperata per misura-
re la temperatura di tre barre metalliche (3)
che vengono alimentate da un generatore re-
golabile per alte correnti (2).
Variando la corrente nelle barre si cambia la
loro temperatura.
Le barre sono verniciate con vernice nera
per marmitte, in modo da avere un’elevata
emissività (circa 0,95) anche ad alta tempera-
a
ttualità
e
lettrotecnica - settembre
2014
- numero
7
16
L
a termografia infrarossa è diventata uno
strumento di routine per l’analisi preditti-
va dei guasti negli impianti elettrici, dove
è in grado di rilevare efficacemente le sovra-
temperature derivanti da guasti o da situazio-
ni anomale che precedono il guasto vero e
proprio. La configurazione dell’impianto non
sempre si presta però ad un utilizzo semplice
della termocamera. Un esempio tipico è
quello dei quadri MT o BT, nei quali l’interrut-
tore è racchiuso in un armadio metallico che
impedisce la ripresa termografica. Una pri-
ma soluzione, cioè l’apertura dell’armadio a
impianto in esercizio, o anche solo la rimozio-
ne di alcuni pannelli, è spesso impossibile
per motivi di sicurezza o per la configurazio-
ne stessa dell’involucro. Una seconda solu-
zione consiste nel praticare aperture sull’in-
volucro metallico, in punti dai quali si possa-
no riprendere con la termocamera le parti
dell’interruttore più soggette a sovratempera-
ture in caso di guasto. Per motivi di sicurez-
za, queste aperture non possono consentire
il libero accesso alle parti in tensione e quin-
di devono essere chiuse con un materiale
che sia però trasparente alla radiazione infra-
rossa. Tale trasparenza non è mai perfetta,
poiché anche i vetrini per infrarossi assorbo-
no una parte di radiazione. La conseguenza
è che la temperatura misurata attraverso di
essi è inferiore a quella reale.
Per una misura affidabile è particolarmente
importante che:
1.l’errore, cioè la differenza fra temperatura
misurata e temperatura reale, sia il più pic-
colo possibile;
di Ermanno Peruta*
2.tale errore si mantenga il più
possibile costante al variare
delle temperature degli oggetti
osservati.
Questa seconda condizione è
meno intuitiva della prima: cer-
chiamo di spiegarne il significato.
Molti difetti vengono osservati
perché il componente guasto
(ad esempio il morsetto della fa-
se di un interruttore) ha una tem-
peratura superiore ai morsetti
delle altre fasi, che lavorano nel-
le stesse condizioni ma non so-
no guasti.
La gravità della situazione viene
rappresentata più dalla differen-
za di temperatura fra fase difet-
tosa e fase integra che dalle loro
temperature assolute. Supponia-
mo che le temperature reali sia-
no di 30 °C (fase integra) e 100
°C (fase guasta).
La differenza è di 70 °C che in ge-
nere richiede un intervento im-
mediato. Se le due fasi vengono
osservate attraverso un vetrino
che provoca sempre un errore di
–10°C, le temperature misurate
risultano di 20 °C e 90 °C: la dif-
ferenza è ancora di 70 °C e la
gravità del guasto rimane evi-
dente. Se il vetrino causa però
un errore di –5 °C a 30 °C e di
–30 °C a 100 °C, le temperatura
misurate sono di 25 °C e 70 °C:
L’uso della termografia in ambito impiantistico
elettrico non è una novità, ma in alcuni
casi specifici bisogna fare attenzione
per ottenere una misura affidabile.
Ecco un interessante caso
misuradella trasmissività
di vetrini per infrarossi
Figura 2. Termografia delle barre ottenuta direttamente,
senza vetrini interposti. Si noti che nella termografia non
sono visibili i bollini, la cui emissività è quindi
praticamente identica a quella della vernice delle barre
Tabella 1
Figura 1. Configurazione di misura:
1 – termocamera Testo 885;
2 – alimentatore regolabile ad alta corrente;
3 – barre riscaldate
1...,6,7,8,9,10,11,12,13,14,15 17,18,19,20,21,22,23,24,25,26,...56
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