Attualità Elettrotecnica, il mensile di informazione per installatori, progettisti, rivenditori. - page 9

di Messe Frankfurt Italia, ente
fieristico che da oltre 15 anni
opera a livello mondiale. La prima edizione, a cui hanno aderito le più im-
portanti aziende del settore dei fornitori di componenti e sistemi per l’auto-
mazione, si terrà il 24 settembre presso il Parco Scientifico Tecnologico Ki-
lometro Rosso, a Bergamo. Una giornata che si articolerà attorno a due ta-
vole rotonde. La prima, focalizzata sui costruttori di macchine Oem - “Pro-
gettazione meccatronica, i vantaggi per la filiera: integrazione ed innova-
zione” - analizzerà il tema dell’integrazione tra le diverse competenze
(meccaniche, elettroniche ed informatiche) da sviluppare per raggiungere
vantaggi competitivi alla luce delle attuali esigenze di produzione delle
macchine automatiche che pongono i sistemi di controllo del movimento in
primo piano durante la progettazione e lo sviluppo di qualsiasi impianto di
automazione. Il secondo momento di dibattito invece - “Essere più efficien-
ti grazie alla meccatronica: consumi, flessibilità e manutenzione” - sarà
orientato agli end user: i produttori di macchine e impianti devono garanti-
re ai propri clienti strumenti adeguati, che consentano non solo di monito-
rare e storicizzare i dati di produzione, ma anche di poter prevenire fermi
di produzione, reagire in maniera repentina e mirata in caso di guasti e ot-
timizzare il consumo e il costo di produzione oltre a migliorare la flessibilità
della produzione stessa. Il Forum sarà l’occasione per confrontarsi sui temi
della progettazione, della virtualizzazione, dell’efficienza, della sicurezza e
della flessibilità nella produzione.
nasce
il primo
osservatore
di
luce
che spia i
fotoni
Due ricercatori del Politecnico di Milano hanno dimostrato ciò che si
pensava impossibile: misurare l’intensità luminosa senza assorbire nem-
meno un fotone. Un po’ come calcolare la portata di un liquido che scor-
re all’interno di un tubo, senza far uso di rubinetti o di sonde che ne di-
sturbino il flusso. È nato così il primo “osservatore di luce” non invasivo,
un dispositivo molto semplice costituito da due contatti metallici (solita-
mente d’oro) del diametro di un capello (100 micrometri) e posti ben di-
stanti dal fascio di luce per non perturbarne le caratteristiche. Una misu-
razione a distanza, senza contatto (da qui il nome Clipp, “ContactLess
Integrated Photonic Probe”), ma allo stesso tempo così sensibile da per-
mettere di “spiare i fotoni”, seguirne le orme, sapere dove e quando so-
no passati. Questa scoperta apre molteplici scenari, perché aumenta le
nostre capacità di manipolare i segnali luminosi e sfruttarne appieno le
potenzialità e allo stesso tempo compie un grande passo verso la pene-
trazione delle tecnologie fotoniche nella vita di tutti i giorni. In un futuro
non lontano avremo a disposizione biosensori ultrasensibili, data center
ad elevatissima capacità, computer ottici. Si avvicina la possibilità di
realizzare biochip fotonici in grado di ospitare su un’area di pochi mm
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