Attualità Elettrotecnica, il mensile di informazione per installatori, progettisti, rivenditori. - page 17

tura. Questo valore di emissività è confermato
dal confronto con tre bollini ad emissività nota
di 0,95 incollati sulle barre (i tre bollini bianchi
visibili in Figura 1).
La temperatura è stata misurata sia diretta-
mente, sia attraverso due vetrini per infraros-
si di due diversi produttori. I vetrini verranno
qui indicati con le sigle A e B.
Nelle figure 2 e 3 sono mostrate le termogra-
fie ottenute con la Testo 885 direttamente,
senza alcun vetrino (Figura 2) e attraverso il
vetrino B (Figura 3).
È evidente già dalla termografia che la tem-
peratura apparente attraverso il vetrino è net-
tamente inferiore a quel-
la effettiva. L’errore di
misura per i due vetrini a
varie temperature è mo-
strato nel grafico di Figu-
ra 4. Come si vede, en-
trambi i vetrini mostrano
una temperatura inferiore
a quella reale, ma ciò
avviene in misura molto
diversa. Il vetrino A pre-
senta un errore massi-
mo di circa 20 °C quan-
do le barre si trovano al-
la temperatura di 200
°C; alla temperatura di
100 °C (valore più vici-
no a quelli di interesse
per la manutenzione
elettrica predittiva) l’errore
del vetrino A è di 10 °C.
Il vetrino B ha invece un comportamento as-
sai peggiore, in quanto a 100 °C l’errore è di
ben 30 °C e cresce nettamente con la tempe-
ratura.
Questo comportamento può portare a valuta-
zioni errate della gravità di un guasto.
Supponiamo di avere un interruttore trifase,
nel quale un morsetto serrato male abbia una
temperatura di 85 °C, mentre quelli adiacenti
e serrati correttamente abbiano una tempera-
tura di 40 °C.
Le misure che si otterrebbero in aria libera e
con i due vetrini qui analizzati sono riassunte
nella tabella 1.
Utilizzando il vetrino A, le temperature misurate
sono inferiori a quelle effettive, ma l’errore è li-
mitato e soprattutto non viene alterata la classe
di difetto percepita. Invece, utilizzando il vetrino
B l’errore nella misura della temperatura au-
menta fortemente con quest’ultima, compri-
mendo la differenza di temperatura.
La gravità del guasto cade perciò erroneamen-
te in una categoria inferiore, con il rischio di sot-
tovalutare un problema serio.
*Ermanno Peruta - Nuova CMME
Figura 3 – Termografia delle barre ottenuta nelle stesse
condizioni di Figura 2, ma interponendo il vetrino B.
E’ evidente la diminuzione della temperatura apparente
Figura 4 – Errore di misura con i due vetrini A e B
al variare della temperatura effettiva delle barre
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