suggerisce la stessa EN
62606, le strutture con posti
letto o con difficoltà di eva-
cuazione (quindi anche il
residenziale o le strutture di
ricezione alberghiera e
ospedaliera).
Quando impiegati, gli
AFDD devono essere instal-
lati (art 532.6) nei circuiti
monofase o bifase in c.a.
non superiori a 240 V all’ori-
gine dei circuiti terminali da
proteggere. Sebbene la
protezione dei circuiti trifa-
se anche nella norma pro-
dotto sia ancora in fase di
La situazione in Italia
La buona notizia è che anche l’Italia si è final-
mente allineata grazie alla recentissima
va-
riante V3
della norma impianti
CEI 64/8
pubblicata a fine Marzo 2017. Nella sezione
422 della CEI 64/8 v3 si prescrive infatti che
debbano essere adottati provvedimenti contro
il pericolo di “arco serie” e l’AFDD viene indi-
cato come una delle misure adeguate a tale
scopo. L’ambito di prescrizione è in particola-
re quello dei luoghi a maggior rischio in caso
di incendio di cui alla sez. 751 o quelli sogget-
ti a vincolo artistico/monumentale e/o destina-
ti alla custodia di beni insostituibili. Quindi un
ambito di applicazione in realtà molto vasto
nel mondo del building e comunque non pre-
clude ovviamente la possibilità di utilizzare gli
AFDD in qualsiasi ambiente, compresi, come
studio, è indubbio però che il normatore ha
voluto partire proprio dalla parte di impianto in
cui si verificano più facilmente le condizioni di
generazione arco.
Forte della propria esperienza maturata negli
Stati Uniti, dove la tecnologia AFDD è impie-
gata sin dagli anni novanta, Eaton ha anticipa-
to la nuova normativa, mettendo questa tecno-
logia a disposizione del mercato italiano già a
partire dallo scorso anno. L’importanza della
variante V3 della norma impianti CEI 64/8 sta
nel fatto che porterà ad un maggiore utilizzo di
questa tecnologia così importante per la pre-
venzione degli incendi negli edifici.
*Paolo Tagliabue, Commercial Buildings
Segment Manager Italia, Eaton
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