Attualità Elettrotecnica, il mensile di informazione per installatori, progettisti, rivenditori. - page 12

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ttualità
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lettrotecnica - gennaio/febbraio
2017
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nello stesso tempo le dimensioni. In sostanza, le aziende ragionano in
termini di diminuzione complessiva del costo della struttura, dei consu-
mi e degli spazi occupati. Ecco perché vengono scelte configurazioni
con commutatori a tre livelli, mentre si stanno affacciando sul mercato
configurazioni a quattro livelli, che vanno proprio nella direzione di ridur-
re ulteriormente consumi e ingombri. A livello generale, per quanto ri-
guarda i data center, la richiesta si sta spostando da dimensioni medio-
grandi (per la verità poco presenti in Italia) a data center grandi o gran-
dissimi che tuttavia sono interconnessi con data center più piccoli in
prossimità del vero e proprio punto di utilizzo dei dati. Un caso tipico di
questa evoluzione è quello della telefonia mobile 5G, che necessita di
data center di piccola o media dimensione posti nelle vicinanze dell’an-
tenna o del server che gestisce l’antenna, in modo da garantire un’infor-
mazione di base a maggior velocità.
È ipotizzabile quindi un incremento dei data center di piccole o medie
dimensioni nei pressi dell’utenza (edge computing). Vediamo in crescita
anche il mercato degli UPS in ambito sanitario, nei trasporti (per garan-
tire una maggior sicurezza) e nell’industria. In quest’ultimo settore abbia-
mo notato una interessante crescita anche in Italia: l’utilizzo dei robot
comporta la necessità di UPS per evitare che la mancanza di rete porti
a un loro pericoloso e costoso malfunzionamento.
Maurizio Tortone
Il mercato si può esaminare sotto molti aspetti diversi.
Dal punto di vista tecnologico sta vivendo un grande fermento perché si
sta sviluppando l’integrazione di tecnologie esistenti ma di provenienza
esterna (es IT/IP/Cloud) con le tecnologie del settore che si evolvono se-
condo direttrici proprie. In sintesi ci sono tre tendenze importanti - con-
nettività, efficienza energetica e modularità - i cui percorsi di sviluppo si
stanno intersecando.
Dal punto di vista del mercato si
assiste a una marcata incapacità
dei vendor e del canale di far va-
lere il valore aggiunto e il livello
tecnologico degli UPS di nuova
generazione, proposti al mercato
quasi come commodities. Occor-
rerebbe invece, uno sforzo con-
giunto di comunicazione trasver-
sale da parte di tutti gli operatori
del settore per far conoscere al
mercato il valore e i vantaggi dei
nuovi UPS. Non penso a una
campagna unitaria, come quelle
fatte per esempio in passato da
tutti i produttori di materiali plastici o di prodotti caseari, ma a linee gui-
da di comunicazione, definite, condivise e approvate da tutti i principali
vendor, che rappresentino una costante nella comunicazione di ciascu-
no sia verso il canale che verso l’utenza finale. Infine, il progressivo dif-
fondersi delle smart grid, delle smart cities e delle smart home prefigura
ottimi scenari per l’UPS che in prospettiva, trasformandosi in un sistema
d’accumulo intelligente e connesso, diventa una pietra d’angolo per la
costruzione del sistema di gestione intelligente e condiviso dell’energia.
Mauro Valentini
Può essere interessante a questo punto analizzare alcune applicazioni.
Buona parte dell’uso degli UPS è legato all’Information Technology. Sap-
piamo che nei prossimi 10 anni ci sarà uno sviluppo enorme dei data
center grazie all’IOT, alla con-
vergenza digitale e all’eleva-
tissimo numero degli oggetti
connessi in rete. Ciò moltipli-
ca a dismisura i dati immessi
in rete e bisognerà pur stoc-
carli, gestirli e trasmetterli.
Conseguentemente i nuovi
data center avranno, come si
è detto, dimensioni ben di-
verse tra loro, in base alla esi-
genze. In Italia abbiamo già
visto qualche timido inizio di
questo fenomeno: alcune
multinazionali hanno già
aperto data center nel nostro
Paese e probabilmente ne ar-
riveranno altre. Tale mercato
in Italia sarà moderatamente in crescita e fortemente trainato dalle me-
die e grandi industrie. Va ripreso a questo punto il concetto di edge com-
puting prima espresso. Lo spostamento di elevate quantità di dati verso
grandi data center, rende sempre più necessario avere dei data center “di
prossimità”. Ecco perché prevediamo lo sviluppo di data center di media
e piccola dimensione con queste caratteristiche. Importante sarà anche lo
sviluppo dell’IOT che spesso ha necessità di azzerare la latenza, cioè la
mancanza di informazione, anche per un brevissimo periodo. Ciò infatti
può causare, specie nell’industria, danni enormi. Importante anche il set-
tore della sicurezza dei dati. Nella vendita di UPS, oltre al driver dei gran-
di data center avremo anche quello della fascia alta dei prodotti monofa-
se o della fascia bassa dei prodotti trifase. Non è immaginabile però nel
nostro Paese uno sviluppo con grandissimi numeri, ma questa è una con-
siderazione valida per tutta Europa. Al contrario, altre nazioni extraeuro-
pee (Cina e India, ad esempio), grazie agli investimenti possibili e allo svi-
luppo infrastrutturale in gioco, lasciano presagire crescite elevatissime.
Eugenio Mascagni
I dati di mercato raccolti da ANIE Automazione all’interno del Gruppo
UPS, del cui Direttivo da quest’anno è Presidente Enrico Pensini, fonda-
tore e Presidente di Siel, mostrano un andamento 2015-2016 piuttosto
stabile, piatto, specificatamente nelle fasce di potenze superiori ai 10
kVA, dove le aziende italiane
produttrici sono maggior-
mente focalizzate. Questo
più o meno in coerenza con
gli andamenti del mercato
degli UPS degli anni imme-
diatamente precedenti. In
questa fascia di potenze
(>10 kVA) il canale che as-
sorbe la maggior parte del
fatturato è quello degli instal-
latori elettrici e dei contrac-
tors, che pone le aziende for-
nitrici all’interno di un guerra
all’ultimo ribasso, un po’ svi-
lente delle loro professionali-
tà e valore aggiunto. Fortuna-
tamente, e in particolar modo
tavola rotonda
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