a
ttualità
e
lettrotecnica - gennaio/febbraio
2017
- numero
1
nel 2016, si sono visti anche importanti progetti nel canale delle vendite
dirette a clienti finali (settori bancario e telecomunicazioni ad esempio),
nel quale aziende di pluridecennale esperienza possono fornire soluzio-
ni chiavi in mano ad alto valore aggiunto. Un lento ma costante aumen-
to negli ultimi anni si rileva nell’andamento del fatturato di ricambi e ser-
vizi di manutenzione. Questo è un settore molto importante per quelle
aziende che nel corso degli anni hanno messo in piedi un avanzato si-
stema di teleassistenza che, di concerto con il settore fotovoltaico che è
molto esigente in questo campo, permette una serie di soluzioni di pron-
to intervento in base alle esigenze del cliente. Gli “UPS modulari” si con-
fermano una soluzione di successo, sia per gli aspetti tecnologici sia per
la flessibilità e adattabilità ad esigenze diverse dei clienti. Non a caso
nell’ambito dell’attività statistica del Gruppo si è stabilito di monitorare il
trend di mercato di questa specifica tipologia di UPS. Di più difficile let-
tura sono i dati relativi all’export, in quanto le aziende italiane realmente
manifatturiere si sono sempre più ridotte negli ultimi anni.
Riccardo Benedetti
Attualmente il mercato italiano pre-
senta discreti segnali di ripresa
della domanda di UPS in particola-
re nel segmento Corporate. Infatti,
dopo anni di stagnazione della do-
manda di UPS con tecnologia On-
line a doppia conversione monofa-
se, assistiamo ad una crescita a
doppia cifra sia nel primo che, co-
me proiezione, nel secondo seme-
stre 2016. In leggera flessione, in-
vece, gli UPS Line Interactive, che
ormai sono diventati comuni ac-
cessori IT e quindi molto veicolati
tramite nuovi canali di vendita (ve-
di Amazon, Ebay ecc.). Per quanto
riguarda gli UPS trifase vediamo un andamento altalenante e comunque
una richiesta crescente di UPS di potenza inferiore a 60 kVA rispetto agli
anni passati. Buone notizie anche sui pagamenti, con una flessione con-
sistente degli insoluti e dei contenziosi aperti rispetto alla media degli ul-
timi tre anni (2013-2015).
Le tecnologie
Maramotti
Essendo quello degli UPS un mercato abbastanza maturo, non sono im-
maginabili rapidi stravolgimenti tecnologici. Alcune cose sono però con-
solidate: il mercato ha mostrato interesse alle soluzioni modulari tanto
che, nei fatti, ormai tutte le aziende offrono prodotti sia monolitici sia mo-
dulari. In questi anni le ricerche tecnologiche - e conseguentemente gli
investimenti relativi - si sono sviluppate anche per ottenere un migliora-
mento dell’efficienza tecnologica. A mio parere tuttavia oggi la ricerca di
distinguersi tra le aziende offrendo il mezzo punto in più di rendimento si
sta affievolendo. Il livello di efficienza proposto è già molto elevato e le
varie aziende perseguono oggi anche altre strade come, ad esempio
quello della riduzione degli ingombri in modo da recuperare spazio per
server o per dispositivi per la gestione dei dati. Un elemento che sta di-
ventando fondamentale dal punto di vista tecnologico è quello delle bat-
terie. Il pioniere di questo settore è il mondo automotive che sempre più
spesso utilizza batterie agli ioni di litio sulle automobili.
Negli scorsi anni i costruttori di UPS hanno investito molto in ricerca in
questo ambito, tuttavia allo stato attuale il costo di questa tecnologia
sembra essere ancora proibitivo poiché esso si ripercuote sugli utenti fi-
nali non invogliandoli a scegliere prodotti con questa soluzione di accu-
mulo. Tuttavia a mio parere, grazie alla prevedibile riduzione dei costi,
dovuta anche al trend in altri mercati, tale tecnologia sta diventando più
appetibile. Un’altra caratteristica sempre più richiesta agli UPS è quella
della massima interconnessione e intelligenza in modo da poter comuni-
care il loro stato di funzionamento e interagire con carichi ad essi colle-
gati e con una rete da cui attingono l’energia. Quindi sempre più comu-
nicativi, intelligenti e interconnessi. Inoltre stiamo notando un altro aspet-
to particolare. Negli scorsi anni la forma dell’UPS era un banale parallele-
pipedo di un colore neutro, nero, grigio o bianco, con qualche led nella
parete frontale per segnalare lo stato di funzionamento. Oggi anche agli
UPS – e non solo a quelli “visibili” a chiunque - viene richiesto di posse-
dere un’estetica accattivante e un’interfaccia uomo-macchina sempre
più simile a quella presentata da apparecchiature come gli smartphone
con i quali siamo abitati a comunicare. L’interfaccia utente deve essere -
ed è anche una richiesta degli utenti - semplice e intuitiva, con icone e
non con testi - spesso non letti - e tale da poter comunicare sia con l’uten-
te sia con l’eventuale manutentore sullo stato effettivo della macchina.
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Dopo il moderato recupero del giro d’affari registrato nel 2015, il setto-
re dei Gruppi Statistici di Continuità ha visto nei primi sei mesi del 2016
una crescita tendenziale del fatturato di circa 7 punti percentuali, che
si attesta sui 220 milioni di euro rappresentando il miglior risultato dal
2010. Positivo l’andamento complessivo sia della domanda interna
(+9,9%) che di quella estera (+4%), espressione quest’ultima di oltre il
50% del fatturato totale.
Sul mercato domestico hanno guadagnato terreno gli impianti di me-
die e grandi dimensioni, al contrario dell’export diretto che sembra
aver sofferto sulle fasce di potenza più alte dove tradizionalmente ge-
nera circa il 70% del fatturato complessivo della categoria, sfiorando
invece la crescita a doppia cifra sulle piccole taglie. E’ proseguito,
inoltre, il recupero iniziato nella seconda parte del 2015 dei servizi
post vendita che rappresentano una componente non trascurabile del
fatturato sul territorio nazionale.
Sempre nei primi mesi del 2016, rispetto allo stesso periodo dell’anno
precedente, si è registrata un’inversione di domanda tra grossisti e in-
stallatori elettrici, a favore di questi ultimi. Le vendite dirette e la distri-
buzione informatica hanno invece visto un calo della domanda di po-
chi punti percentuali.
La seconda parte del 2016 ha subito un rallentamento e, secondo i da-
ti di preconsuntivo a disposizione di ANIE Automazione, è ragionevole
attendersi per il settore UPS una chiusura d’anno leggermente in fles-
sione rispetto agli indici di crescita che ne hanno caratterizzato i primi
sei mesi, un risultato pur sempre migliore della performance registrata
nel 2015.
Mercato UPS: Consuntivi primo semestre 2016 – Previsioni chiusura anno