Attualità Elettrotecnica, il mensile di informazione per installatori, progettisti, rivenditori. - page 10

anche problemi di sicurezza e salute. Sebbe-
ne di per sé l’SF 6 venga in genere considera-
to innocuo, nelle concentrazioni in cui viene
normalmente utilizzato, i derivati che si for-
mano inevitabilmente a causa degli archi
creati durante le operazioni di commutazione
sono tutt’altra cosa.
Questi sottoprodotti includono HF, SOF
2
, SF
4
e S
2
F
10
, che sono tutti gas tossici. Sebbene
vengano prodotti in quantità relativamente li-
mitate durante il normale funzionamento de-
gli interruttori, sono probabilmente presenti
durante lo smontaggio per la manutenzione e
alla fine del ciclo di vita degli interruttori. Inol-
tre, se si verifica un guasto che provoca
l’esplosione dell’interruttore, questi sottopro-
dotti tossici vengono rilasciati nell’area circo-
stante. Esistono pertanto ottime ragioni per
evitare l’uso degli interruttori con SF 6 nelle
nuove installazioni. Oltre a rappresentare un
pericolo per l’ambiente, per molti versi hanno
anche un costo estremamente elevato duran-
te il ciclo di vita. Abbiamo anche visto che i
leader europei per le problematiche ambien-
tali hanno riconosciuto il problema e hanno
deciso di adottare misure per limitare l’uso
dell’SF 6. La Commissione Europea ha già ri-
chiesto di effettuare, entro il mese di gennaio
2018, una valutazione della disponibilità di
alternative affidabili ed efficaci per la sostitu-
zione dell’SF6 a costi ragionevoli nei nuovi in-
terruttori secondari a media tensione. Ma esi-
stono alternative pratiche?
Le alternative
Per rispondere a questa domanda, è neces-
sario effettuare una netta distinzione fra inter-
ruttori ad alta tensione e interruttori a media
tensione. Per quanto riguarda gli interruttori
ad alta tensione, che operano a tensioni su-
periori ai 52 kV, al momento non esistono
molte alternative attuabili all’SF 6 , dal punto di
vista dell’isolamento. In questo campo si
stanno facendo tuttavia rapidi progressi e si
prevede che la situazione cambierà nel pros-
simo futuro. Per quanto riguarda invece gli
a
ttualità
e
lettrotecnica - marzo
2015
- numero
2
10
N
on è difficile comprendere perché, in
passato, l’esafluoruro di zolfo (SF 6 )
venisse considerato la soluzione
ideale per l’estinzione degli archi di commu-
tazione e l’isolamento degli interruttori ad al-
ta e media tensione. Nella maggior parte dei
casi, infatti, è chimicamente inerte e, di per
sé, non è tossico. Inoltre, è ignifugo, termica-
mente stabile e relativamente economico.
Presenta inoltre eccellenti caratteristiche
elettriche. È un ottimo agente isolante e, gra-
zie al suo breve tempo di recupero dielettri-
co, è perfetto per estinguere gli archi gene-
rati durante le operazioni di commutazione.
L’introduzione dell’SF 6 nelle applicazioni con
interruttori, a metà degli anni ‘70, ha inoltre
permesso di realizzare apparecchiature con
dimensioni fisiche molto inferiori a quelle con
isolamento a olio o ad aria che si utilizzavano
a quell’epoca. In pratica, quando l’SF 6 è sta-
to adottato nelle applicazioni elettriche sem-
brava semplicemente troppo bello per esse-
re vero. E infatti era proprio così.
I problemi
Ma quali sono dunque i problemi dell’SF 6 ?
Innanzitutto, e soprattutto, si tratta di un gas
a effetto serra con un elevatissimo potenzia-
le di surriscaldamento globale. Tutti sappia-
mo che gli alti livelli di emissioni di biossido
di carbonio (CO
2
) attualmente prodotti dal
mondo industrializzato generano il cosiddet-
to “effetto serra”, in cui i livelli eccessivi di
CO
2
nell’atmosfera intrappolano il calore del
sole determinando il surriscaldamento glo-
bale e cambiamenti climatici. La CO
2
non è
tuttavia l’unico gas responsabile di questo
effetto. Anche altri gas che vengono rilascia-
ti continuamente nell’atmosfera contribuisco-
no all’effetto serra, e molti di questi intrappo-
lano il calore ancora più efficacemente della
stessa CO
2
.
Il rapporto tra l’efficacia con cui un determi-
nato gas intrappola i raggi solari e quella del-
la CO
2
prende il nome di “potenziale di surri-
scaldamento globale” (GWP, Global War-
di Paolo Tagliabue - Eaton
ming Potential) del gas. Ad esempio, un gas
con GWP pari a 100 ha un potenziale di sur-
riscaldamento globale 100 volte superiore a
quello della CO
2
. L’SF 6 ha un GWP enorme,
pari a 23.900, per cui risulta il più potente
gas a effetto serra incluso nell’elenco dell’In-
ternational Panel on Climate Change (IPCC).
Ma non è tutto. L’SF 6 ha un tempo di perma-
nenza nell’atmosfera di 3.200 anni, pertanto
il gas rilasciato oggi continuerà a influenzare
il clima ancora per molti anni a venire. Per
mantenere sotto controllo questi problemi, in
seguito al protocollo di Kyoto l’SF 6 è stato in-
cluso nell’elenco delle sostanze di cui è ne-
cessario minimizzare l’utilizzo e le emissioni.
Infatti è stato proibito l’uso dell’SF 6 nella
maggior parte delle sue applicazioni prece-
denti, che includono scarpe sportive, palle
da tennis, pneumatici e doppi vetri.
È tuttavia ancora possibile utilizzare l’SF 6 ne-
gli interruttori a media (fino a 52 kV) e alta
tensione (oltre i 52 kV). Di conseguenza,
l’80% dell’SF 6 attualmente prodotto nel mon-
do viene utilizzato nelle applicazioni elettri-
che e la maggior parte di esso, se non tutto,
è destinato a finire nell’atmosfera.
L’auspicio di una
nuova normativa
Si auspica tuttavia l’introduzione di leggi per
controllare l’uso dell’SF 6 negli interruttori.
Vengono di fatto già adottate alcune misure,
che includono il programma volontario del-
l’Environmental Protection Agency, negli Sta-
ti Uniti, e le normative sui gas fluorurati (F-
gas) introdotte in Europa nel 2007. Di recen-
te la Direzione generale per l’azione per il cli-
ma del Parlamento Europeo ha votato a favo-
re dell’introduzione del divieto di utilizzo de-
gli idrofluorocarburi (HFC) nelle nuove appa-
recchiature di condizionamento dell’aria e re-
frigerazione, arrivando fino a consigliarne la
riduzione generale. Vale inoltre la pena di
sottolineare che le pessime caratteristiche
ambientali non costituiscono l’unico svantag-
gio dell’SF 6 , poiché il suo utilizzo determina
L’esafluoruro di zolfo viene utilizzato come mezzo
di commutazione e isolamento negli interruttori
a media e alta tensione. Tuttavia l’SF
6
presenta
molti svantaggi, come un impatto ambientale
elevato: è venuto il momento di riflettere
sull’opportunità di utilizzarlo
è giunto il
momento
di ripensarci
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