gate a terra. La corrente dovuta ad un primo
guasto è di valore limitato perché si richiude
attraverso le capacità verso terra dell’impianto
ed eventualmente anche attraverso l’impe-
denza inserita tra il neutro del sistema di ali-
mentazione e la terra. Il sistema IT è consiglia-
bile quando si abbiano sufficienti ragioni, eco-
nomiche o di sicurezza, per evitare l’apertura
del circuito al primo guasto a terra.
Misure di protezione contro
le sovracorrenti
Per la protezione dei conduttori di fase. la rile-
vazione delle sovracorrenti deve essere previ-
sta per tutti i conduttori di fase; essa deve pro-
vocare l’interruzione del conduttore nel quale
la sovracorrente è rilevata, ma non necessa-
riamente l’interruzione di altri conduttori attivi.
Nei sistemi TN e TT tuttavia, per i circuiti ali-
mentati tra le fasi e nei quali il conduttore di
a
ttualità
e
lettrotecnica - marzo
2015
- numero
2
20
I
n un circuito, l’interruttore automatico ma-
gnetotermico deve essere capace di stabili-
re, portare ed interrompere sia le correnti in
condizioni normali, che le correnti in condizio-
ni di guasto (sovraccarico e cortocircuito).
Ma come scegliere l’interruttore da prevedere
a monte di una conduttura affinché i cavi sia-
no protetti dagli effetti delle correnti di guasto,
in funzione dei diversi tipi di sistemi di distri-
buzione? Risponderemo alla domanda analiz-
zando le prescrizioni riportate nella Norma
CEI 64-8. Prima però richiameremo breve-
mente i diversi tipi di sistemi di distribuzione in
funzione del loro modo di collegamento a ter-
ra (Figura 1).
Tipi di sistemi di distribuzione
Nelle definizioni che seguono i codici usati
hanno i seguenti significati.
Prima lettera: situazione del sistema di ali-
mentazione verso terra
•T collegamento diretto a terra del neutro;
• I isolamento da terra del neutro (oppure col-
a cura di Terasaki
legamento a terra tramite un’impedenza).
Seconda lettera: situazione delle masse del-
l’impianto elettrico rispetto a terra
• T masse collegate direttamente a terra;
• N masse collegate al punto messo a terra
del sistema di alimentazione.
Lettere successive: disposizione dei condut-
tori di neutro e di protezione
• S funzioni di neutro e di protezione svolte da
conduttori separati (N e PE);
• C funzioni di neutro e di protezione svolte da
un unico conduttore (PEN).
Sistema TN
Il sistema TN ha un punto collegato diretta-
mente a terra mentre le masse dell’impianto
sono collegate a quel punto per mezzo del
conduttore di protezione.
Si distinguono tre tipi di sistemi TN, secondo
la disposizione dei conduttori di neutro e di
protezione:
• TN-S il conduttore di neutro e di protezione
sono separati;
• TN-C le funzioni di neutro e di protezione
sono combinate in un solo conduttore
(PEN).
• TN-C-S le funzioni di neutro e di protezione
sono combinate in un solo conduttore in una
parte del sistema;
L’anello di guasto è costituito esclusivamente
da elementi metallici. Il sistema TN è quello
più comunemente usato per le reti di distribu-
zione private in bassa tensione.
Sistema TT
Il sistema TT ha un punto collegato direttamen-
te a terra e le masse dell’impianto collegate ad
un impianto di terra elettricamente indipenden-
te da quello del collegamento a terra del siste-
ma di alimentazione. L’anello di guasto com-
prende generalmente la terra su una parte del
suo percorso. La rete di distribuzione pubblica
in bassa tensione è esercita come sistema TT.
Sistema IT
Il sistema IT non ha parti attive collegate diret-
tamente a terra, mentre le masse sono colle-
Ecco una sintesi delle principali nozioni
necessarie per realizzare una
buona protezione, a partire
dal concetto di sistemi di
distribuzione, fino alla
scelta e all’installazione
degli automatici
la
scelta
dell’interruttore
Figura 1. Tipi di sistemi di distribuzione
Il nuovo interruttore scatolato TemBreak2
800A della TERASAKI