Attualità Elettrotecnica, il mensile di informazione per installatori, progettisti, rivenditori. - page 14

a
ttualità
e
lettrotecnica - luglio/agosto
2015
- numero
6
14
a cura della Redazione
di calore a temperatura ambiente e un ottimo
conduttore di elettricità. Il rame, un materiale
quasi interamente importato dal Cile e costo-
so, è il componente principale dei cavi elettri-
ci prodotti da Baldassari Cavi negli stabili-
menti di Lucca e Capannori, dove avviene il
processo di trafilatura del rame e di estrusione
delle mescole plastiche che completano la
costruzione del prodotto finale. Altri metalli di-
sponibili non possiedono le stesse caratteristi-
che e proprietà del rame - flessibilità e condu-
cibilità elettrica - dunque si è resa necessaria
la ricerca di materiali che, integrati con il rame
o in sua sostituzione, permettano a Baldassari
Cavi di mantenere una posizione di vantaggio
nel mercato, un mercato estremamente com-
petitivo, dove piccoli vantaggi tecnici possono
fare la differenza.
B
aldassari Cavi e Istituto Italiano di Tec-
nologia implementeranno nei prossimi
12 mesi nuovi prototipi da industrializ-
zare, per migliorare le performance dei pro-
dotti e aumentare la competitività dell’azienda
leader nei cavi elettrici di bassa tensione per
uso civile ed industriale.
L’obiettivo è quello di portare sul mercato que-
sta nuova tecnologia, non appena superati i
test di laboratorio partiti proprio in questi gior-
ni. L’accordo tra l’azienda e i “Graphene Labs”
dell’Istituto Italiano di Tecnologia prevede una
prima fase di studio e ottimizzazione del pro-
dotto, seguita da una fase di test avanzati che
verteranno sulla possibilità di integrare il rame
con il grafene e sull’utilizzo di questo nuovo
materiale per migliorare alcune proprietà delle
mescole usate come isolamento e guaina di
protezione dei cavi. “L’introduzione del grafe-
ne nel nostro processo produttivo - commenta
Mario Baldassari, Presidente di Baldassari
Cavi - potrà rappresentare l’anello mancante
che da anni si cercava per fare un passo
avanti verso una maggiore competitività dei
nostri prodotti. Una vera e propria rivoluzione
per lo sviluppo dell’impresa nel lungo perio-
do.” “Il grafene - aggiunge Vittorio Pellegrini,
Direttore “Graphene Labs” di IIT - è un nuovo
materiale con eccezionali proprietà che stia-
mo portando dal mondo della ricerca alla ma-
nifattura. Il suo punto di forza è la possibilità di
integrazione con i materiali impiegati nella ma-
nifattura tradizionale, migliorandone le presta-
zioni e ampliandone l’impiego.
Questa caratteristica offre una grande oppor-
tunità di innovazione a breve termine a picco-
le e medie imprese, e non richiede un cambio
radicale delle loro filiere di produzione.”.
Queste motivazioni hanno spinto l’azienda
lucchese a puntare sui “Graphene Labs” del-
l’Istituto Italiano di Tecnologia e su questo fo-
glio bidimensionale di atomi di carbonio - il
grafene appunto - disposti secondo uno sche-
ma esagonale molto regolare con particolaris-
sime caratteristiche elettriche, termiche e
meccaniche. Il grafene è, infatti, il materiale
più sottile sintetizzato dall’uomo (dallo spes-
sore di un atomo), il più leggero (1 grammo è
sufficiente a coprire 2.600 mq di superficie), il
più resistente e flessibile, il miglior conduttore
uno sviluppo grazie a
nuovi materiali
Baldassari Cavi e Istituto
Italiano di Tecnologia:
avviati i test per lo
sviluppo di nuove
applicazioni con il grafene nei
cavi elettrici di bassa tensione
Baldassari Cavi, fondata nel 1963, è una delle
principali aziende produttrici del comparto cavi
in territorio nazionale ed europeo. E’ composta
da tre unità produttive distinte che vantano
133.00 mq (di cui 50.000 mq coperti), tutte ubi-
cate nella provincia di Lucca, dove vengono
svolte le attività di lavorazione del rame, produ-
zione delle mescole e fabbricazione dei cavi
elettrici di bassa tensione per trasporto di ener-
gia, per segnalamento e comando, sia per uso ci-
vile che industriale. I prodotti della Baldassari
Cavi rappresentano l’eccellenza qualitativa rag-
giunta con anni di ricerca e sperimentazione,
partendo da materie prime selezionate e trasfor-
mate con i più moderni processi produttivi; tutto
ciò per realizzare prodotti che superano tutti i re-
quisiti richiesti dalle normative e la qualità dei
prodotti è riconosciuta in ambito nazionale ed
internazionale, confermata da numerosi marchi
di qualità ottenuti in tutto il mondo.
Baldassari Cavi
I Graphene Labs sono uno dei laboratori di ricerca dell’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova e riunisco-
no 30 ricercatori che lavorano alla produzione del grafene e allo sviluppo di tecnologie legate all’impiego
di questo materiale. Il centro è anche uno dei nodi chiave di un grande progetto europeo, la flagship grafe-
ne 2013-2023, che ha ottenuto un miliardo di finanziamento per velocizzare il passaggio del grafene dal la-
boratorio al “supermercato”. Il centro, inoltre, può produrre altri cristalli due-dimensionali simili al grafene
ma con diversa natura chimica, e si è specializzato nella produzione di grafene sotto forma di inchiostro,
particolarmente adatto per la creazione di compositi e per i processi industriali di estrusione e stampa.
Graphene Labs
L’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) è una
Fondazione di diritto privato istituita con la
Legge 326/2003 e sotto la vigilanza del Mi-
nistero dell’Istruzione, dell’Università e
della Ricerca e del Ministero dell’Econo-
mia e delle Finanze, con l’obiettivo di pro-
muovere l’eccellenza nella ricerca di base e
in quella applicata e di favorire lo sviluppo
del sistema economico nazionale. Lo staff
complessivo di IIT conta circa 1440 perso-
ne. L’area scientifica è rappresentata da cir-
ca l’85% del personale. Il 45% dei ricerca-
tori proviene dall’estero: di questi, il 29% è
costituito da stranieri provenienti da oltre
50 Paesi e il 16% da italiani rientrati. La
produzione di IIT vanta oltre 5000 pubbli-
cazioni, più di 300 domande di brevetto at-
tive e 11 start up costituite e in fase di lan-
cio. Nella sede di Genova collaborano di-
partimenti di Robotica (“Robotica, Cervel-
lo e Scienze Cognitive” e “Robotica Avan-
zata”), dipartimenti orientati alle scienze
della vita (“Neuroscienze e Tecnologie del
Cervello”, e “Scoperta e Sviluppo Farma-
ci”) e facility di “Nanochimica”, “Nanofisi-
ca”, “Pattern Analysis & Computer Vision”
e “iCub Facility”. Dal 2009 l’attività scien-
tifica è stata ulteriormente rafforzata con la
creazione di dieci centri di ricerca nel terri-
torio nazionale (a Torino, Milano, Trento,
Parma, Roma, Pisa, Napoli, Lecce) che,
unitamente al Laboratorio Centrale di Ge-
nova, sviluppano i programmi di ricerca del
piano scientifico 2015-2017.
Istituto Italiano
di Tecnologia (IIT)
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