a
ttualità
e
lettrotecnica - gennaio/febbraio
2015
- numero
1
19
Il multimodale equivale ad
alimentazione di rete
non protetta?
In GE, i progettisti hanno inserito una indut-
tanza sulla linea bypass che si accoppia
elettricamente con il circuito filtrante in uscita
per fornire una stabilizzazione di tensione
della linea elettrica durante il funzionamento
dell'UPS in multi-mode (eBoost). Questa sta-
bilizzazione di tensione della linea elettrica
protegge da molti transitori della sorgente di
alimentazione di rete riducendo così il numero
di possibili trasferimenti verso l'inverter del-
l'UPS. Più del 98% delle anomalie di alimenta-
zione di rete sono transitori di tensione, quindi
questa caratteristica di progettazione si rivela
molto utile. L’altro 2% delle anomalie di ali-
mentazione è costituito da abbassamenti di
tensione e blackout che richiedono senz’altro
la modalità a doppia conversione e la funzione
di backup della batteria del sistema UPS.
Le percentuali contano?
Un ulteriore discussione a proposito degli
UPS multimodali riguarda l’opportunità, o
meno, di avere due punti percentuali in più in
termini di efficienza e se questo garantisca
un ritorno significativo. Se consideriamo l’in-
stallazione di UPS in un tipico data center di
10 megawatt (MW) che consente un migliora-
mento di appena un punto percentuale in ter-
mini di efficienza, possiamo notare come
l’impatto diventa significativo nell’arco di 10
anni. Si veda la Figura 1: se da una parte so-
no fisse le spese in conto capitale (CapEx),
una valutazione del Total cost of Ownership
(TCO) dei costi operativi (OpEx) per il funzio-
namento di un gruppo di continuità nell’arco
di 10 anni crea un risparmio operativo di 1,4
milioni dollari, nel momento in cui l'efficienza
energetica migliora appena dell’1% – dal
93% al 94% di efficienza.
Con le tecnologie più recenti degli UPS mul-
ti-mode, che offrono fino al 96,5% di efficien-
za, il risparmio potrebbe balzare a quasi 3,4
milioni di dollari.
Trovare delle prove concrete
GE ha condotto due progetti pilota nell’arco
di un triennio i quali hanno evidenziato alcuni
guadagni di efficienza positivi nei data cen-
ter di Atlanta e di Louisville. La struttura di
Atlanta, con due UPS GE della serie SG da
300 kVA, è stata in funzione per oltre 25.000
ore con affidabilità al 100% degli UPS, in ese-
cuzione in modalità eBoost per il 98% del tem-
po. Il data center di Louisville è stato anch’es-
so in funzionamento al 100% di affidabilità de-
gli UPS, per oltre 21.000 ore, utilizzando quat-
tro UPS GE della serie SG da 750 kVA, in ese-
cuzione in modalità eBoost per il 95% del tem-
po. Più di recente, GE ha fornito il suo suppor-
to a CoreSpace, cloud e hosting provider, per
convertire un data center di nuova acquisizio-
ne a Dallas ad un sistema centralizzato di
UPS. Attualmente usa un sistema UPS GE tri-
fase della serie SG da 500 kVA con eBoost.
Dal momento della attivazione, tali UPS con
eBoost stanno fornendo un’efficienza energe-
tica complessiva del 99% che contribuisce ad
un risparmio annuo sui costi energetici di
24.800 dollari. Visto il numero sempre maggio-
re di installazioni con tecnologia multimodale
con dati evidenti, per quanto attiene alle pre-
stazioni ed al ritorno sugli investimenti, ci
aspettiamo che questa tecnologia sia accetta-
ta in tutte le varie tipologie di applicazione per
la continuità dell’alimentazione.
* Brad Thrash, Product Manager Linea di
prodotti UPS trifase GE Critical Power
Note:
(1) Schneider Electric Blog – UPS Eco Mo-
de Can Deliver Big Savings – Jan. 30, 2013
(2) The Green Grid Association – White Pa-
per #48 – 2012.
(3) Data Center Knowledge – Using a To-
tal Cost of Ownership (TCO) for Your Data
Center – Oct. 2013, H. Handlin, Director
of Critical Power Applications, GE Critical
Power.
Figura 1
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