Attualità Elettrotecnica, il mensile di informazione per installatori, progettisti, rivenditori. - page 26

(200 kW), operanti normalmente in modalità
ECO-mode, cioè in modalità stand-by-on,
pronti a commutare in modalità on-line quan-
do avviene una rilevante discontinuità di ali-
mentazione elettrica.
I primi test, certificati dal TUV (l’ente certifi-
catore elettrico tedesco) con il supporto me-
todologico e di analisi del Dipartimento di In-
gegneria Elettrica dell’Università di Bologna,
hanno verificato che il rendimento degli UPS
messi a punto da Riello UPS supera il 99,4%
di, raggiungendo i valori eccezionali di
99,46% di efficienza al 50% del carico e del
99,43% a carico 100%, stabilendo un assolu-
to record mondiale di efficienza per un UPS.
Il risparmio di energia ottenuto grazie ai di-
spositivi Riello UPS rispetto ai tradizionali
(confronto con un UPS ideale con valore me-
dio effettivo di efficienza del 93%), in un data
center con potenza IT assorbita pari a 10 MW
(il Green Datacenter ENI è progettato per as-
sorbire fino a tre volte tanto), è superiore a
5.600 MWh/anno, corrispondenti ai consumi
annui per uso domestico di oltre 4.600 perso-
ne e pari a oltre 600.000
all’anno di minori
costi di gestione, con minori emissioni per
3.000 tonnellate di CO
2
/anno.
Salvatore Moria, direttore commerciale Italia
di Riello UPS precisa che per Riello UPS è
prassi comune venire incontro alle specifiche
esigenze dei progettisti. Così, anche nel ca-
so del Data Center Eni l’azienda si è forte-
mente impegnata per apportare agli UPS
della serie Master HE, nella versione specia-
le UHE, le modifiche necessarie ad arrivare
ai livelli di efficienza desiderati.
Questo ha permesso di offrire sistemi ad al-
tissima efficienza, con la consueta affidabili-
tà, sicurezza e convenienza.
a
ttualità
e
lettrotecnica - gennaio/febbraio
2015
- numero
1
26
U
n Data Center divora energia in modo
terribilmente simile a quello del motore
termico della vostra auto. Come acca-
de sotto il cofano di ogni vettura, anche nei
normali (e poco efficienti) Data Center, quelli
con un valore del PUE attorno a 3, appena
un terzo dell’energia utilizzata serve ad ali-
mentare server e storage; tutto il resto viene
consumato dai loro sistemi di supporto
(smaltimento del calore, gestione della conti-
nuità di esercizio, eccetera). Il PUE, Power
Usage Effectiveness è una misura di quanto
efficiente sia un centro di calcolo, o data
center, nell’usare l’energia elettrica che lo ali-
menta. Così, progettando il nuovo Data Cen-
ter Eni, con oltre 7000 sistemi, più di 60.000
core CPU e assorbimenti energetici fino a
30MW di potenza IT utile, ai progettisti è sta-
to assegnato l’obiettivo concentrarsi sull’ effi-
cienza energetica per raggiungere livelli di
assoluta eccellenza mondiale.
Obiettivo: PUE 1,2
L’efficienza obiettivo per il Data Center Eni si
poteva riassumere in un numero: 1,2. Questo
era il valore richiesto per il suo PUE (rapporto
tra il consumo elettrico complessivo e il con-
sumo dei soli apparati IT). Per capire quanto
fosse ambizioso l’obiettivo, si pensi che Data
Center standard poco efficienti hanno in ge-
nere valori di PUE superiori a 3,0. Con PUE
2,0 si hanno già efficienze significative, che
diventano eccellenti se si riesce a stare sotto
a 1,5 come il Data Center di ultima genera-
zione di Google, che vanta un PUE di 1,3.
(
pLX8I). Abbattere il PUE è economicamente
importantissimo, come mostra la tabella sot-
to: tra un Data Center da 30 MW con PUE 3,3
e uno analogo ma con PUE 1,2 c’è una diffe-
renza di ben 63MW che si traduce in un ri-
sparmio annuo di ben 551 GWh. Se moltipli-
cate questo valore per il costo in euro di un
GW avrete un’idea ben precisa dell’impo-
nente entità di questo risparmio.
• MW consumati dai sistemi IT del Datacenter
30 MW
a cura di Riello UPS
• Consumo totale Datacenter con PUE 3,3
99 MW
• Consumo totale Datacenter con PUE 1,2
36 MW
• Minor consumo (risparmio) in MW del più ef-
ficiente 63 MW
Differenza (risparmio)
in GWh/anno 551 GWh
In un Data Center le principali aree di consu-
mo di energia, oltre agli apparati informatici
(IT Load), sono i sistemi di raffreddamento,
quelli di ventilazione e quelli di alimentazione
e continuità elettrica. Così, i progettisti del
nuovo Green Data Center Eni, per ciascuna
categoria, hanno individuato le soluzioni più
ottimizzate e innovative per ridurre i consumi e
migliorare il PUE complessivo e vincere la sfi-
da di scendere sotto il limite dell’1,2 lavorando
su miglioramenti dell’ordine dei decimali.
Continuità efficiente
In particolare, per coniugare efficienza e af-
fidabilità era importante adottare soluzioni
UPS tecnologicamente al top.
Gli UPS on-line a doppia conversione sul
mercato hanno mediamente efficienze attor-
no al 95% con variazioni minime in relazione
al carico assorbito. Questi, seppur già buo-
ni, non sarebbero stati sufficienti a consenti-
re al Data Center Eni di raggiungere il PUE
desiderato. Inoltre, per avere la massima
flessibilità di adattamento alle variazioni di
carico, i progettisti Eni volevano sistemi UPS
modulabili, per aggiungere o rimuovere par-
ti in maniera semplice e veloce.
Per cogliere entrambi questi obiettivi, sono
stati scelti i gruppi di continuità Master HP di
Riello UPS, il cui ufficio Ricerca e Sviluppo ha
messo a punto UPS capaci di superare perfi-
no gli sfidanti obiettivi richiesti dalla stessa
ENI. L’Ing. Maurizio Scarpone, responsabile
R&D della sede Riello UPS di Cormano (MI)
tiene a precisare che per ottenere l’efficienza
richiesta da ENI è stato adottato un approc-
cio creativo, innovando strutturalmente un
modello degli UPS online di taglia media
Un acronimo, il PUE, rappresenta
l’indice di efficienza di un centro di
calcolo: Nel data center ENI
è stato tenuto nella giusta
considerazione
un “PUE”
fortissimamente
voluto
1...,16,17,18,19,20,21,22,23,24,25 27,28,29,30,31,32,33,34,35,36,...52
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