a
ttualità
e
lettrotecnica - gennaio/febbraio
2015
- numero
1
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Il decreto Certificati Bianchi introduce 18 nuo-
ve schede tecniche, standard e analitiche che
riguardano varie tipologie d’intervento tra le
quali quelle per gli UPS ad alta efficienza che
prevedono interessanti incentivi. Delle oltre
19.000 richieste standard e analitiche presen-
tate nel periodo gennaio-dicembre 2013,
1.473 progetti contengono interventi relativi al-
le nuove 17 schede tecniche, introdotte dal
decreto Certificati Bianchi. Tra queste, al pri-
mo posto, con il 28% dei progetti presentati, le
richieste riguardano l’installazione di UPS sta-
tici ad alta efficienza (UPS scheda 36E).
Il successo di questa scheda si devealla gran-
de diffusione di questi prodotti e a un mecca-
nismo molto snello ma non per questo esente
da verifiche. Dopo le prime ispezioni effettua-
te dell’ENEA, le irregolarità infatti risulterebbe-
ro infatti numerose e molte imprese dovranno
rinunciare ai benefici certificati bianchi.
Gli UPS ad alta efficienza
e i certificati bianchi
Installando gruppi statici di continuità (UPS)
ad alta efficienza è possibile ridurre notevol-
mente i consumi energetici con un conse-
guente risparmio economico in bolletta, ri-
sparmio che aumenta notevolmente nel caso
di industrie, ospedali e altre strutture che han-
no consumi energetici elevati e costanti.
Gli UPS ad alta efficienza, caratterizzati da
prestazioni elevate ma bassi consumi (grande
efficienza), rappresentano un ottimo investi-
mento e consentono di accedere più facil-
mente agli incentivi previsti per i Certificati
Bianchi. Il numero di certificati , infatti, dipen-
de dalla maggiore efficienza rispetto ai valori
standard: gli UPS ad alta efficienza offrono
una grande opportunità perché sono molto
più efficienti del valore di riferimento. Ma è al-
trettanto importante che la loro efficienza sia
certificata, possibilmente da laboratori indi-
pendenti, per assicurare la piena regolarità
dei progetti, e quindi la garanzia dell’adempi-
mento alle prescrizioni relative.
I
sistemi UPS condizionano potenza e imma-
gazzinano energia per strutture mission cri-
tical e le proteggono da fluttuazioni di ten-
sione o di frequenza. Forniscono inoltre auto-
nomia o alimentazione temporanea per supe-
rare eventuali black out. Per eseguire tali fun-
zioni, un UPS richiede energia. L’efficienza di
un UPS è data da potenza in uscita divisa per
potenza in ingresso. La quantità di energia
consumata dall’UPS rappresenta l’energia
perduta o inefficienza. L’inefficienza dell’UPS
può causare sprechi fino al 10% dell’energia in
ingresso: un dato significativo che deve esse-
re tenuto in considerazione. L’inefficienza del-
l’UPS, necessaria a proteggere carichi mission
critical anche solo di medie dimensioni, è
quantificabile in uno spreco annuo di centina-
ia o addirittura di migliaia di kilowattora.
Certificati Bianchi aggiornati
con il DM 28/12/2012
I Titoli di Efficienza Energetica (TEE), o Certi-
ficati Bianchi, sono titoli negoziabili che cer-
tificano i risparmi energetici negli usi finali di
energia. Si traducono in incentivi di carattere
economico per l’effettuazione di interventi di
risparmio e di efficientamento energetico.
Sono emessi in rapporto ai risparmi ottenuti
tramite gli interventi di risanamento energeti-
co. Un certificato, TEE, corrisponde al rispar-
mio di una tonnellata equivalente di petrolio
(Tep). Come previsto dal Decreto Ministeria-
le, gli incentivi in materia di efficienza ener-
getica possono essere richiesti da coloro
che installano UPS ad alta efficienza energe-
tica o che sostituiscono i vecchi con altri più
efficienti. Gli incentivi per l’acquisto di UPS
ad alta efficienza sono previsti per il settore
civile (residenziale, agricolo e terziario) per
ridurre i fabbisogni energetici e per applica-
zione ICT, e all’interno di processi industriali
che prevedono sistemi di azionamento, d’au-
tomazione e di rifasamento efficienti. Per ac-
cedere agli incentivi previsti per i Certificati
Bianchi è necessario appoggiarsi a soggetti
autorizzati, in grado di gestire le pratiche e
anticipare i vantaggi economici..
a cura di Legrand-BTicino
Il punto sull’applicazione dei
Certificati Bianchi
I Certificati Bianchi sono stati accolti con gran-
de favore in Italia. Il rapporto annuale del GSE
ha, infatti, registrato un incremento di oltre
20mila titoli e più di 2 milioni di tep di risparmio
energetico rispetto all’anno precedente. Il re-
cente rapporto semestrale dedicato ai “Titoli
di Efficienza Energetica” (TEE) ha registrato
un’emissione di oltre 4 milioni nuovi titoli per
un totale a fine giugno 2014 di oltre 28 milioni
di titoli. Il numero totale di TEE scambiati nel
primo semestre 2014 sul mercato gestito dal
GME è pari a 1.966.477, per un controvalore
di oltre 200 milioni di euro.
Il rapporto, che riassume le linee di sviluppo
del meccanismo incentivante, evidenzia co-
me, a un anno circa dall’applicazione del D.M.
28 dicembre 2012, “che, ha apportato rilevan-
ti aggiornamenti alla disciplina dei Certificati
Bianchi”, l’introduzione del decreto ha “favori-
to una sensibile spinta alla presentazione di
progetti grazie ai nuovi obiettivi di risparmio
per il periodo 2013-2016 e all’implementazio-
ne delle regole applicative per l’ottenimento
dei TTE”. Il rapporto sottolinea anche come il
meccanismo dei Certificati Bianchi sia stato
potenziato aumentando il numero di soggetti
che possono partecipare alla generazione di
titoli e numero di schede tecniche, grazie sia
ad un favorevole quadro normativo e regolato-
rio, sia all’introduzione di accorgimenti opera-
tivi, procedurali e di governance.
certificati bianchi eUps:
il punto sulla loro applicazione
I titoli di efficienza energetica si traducono
in interessanti incentivi di carattere
economico. Ecco perché
hanno avuto successo