Attualità Elettrotecnica, il mensile di informazione per installatori, progettisti, rivenditori. - page 18

gio reattivo eBoost rilevano qualsiasi tipo di
deviazione sul percorso di alimentazione
principale o di bypass, l'inverter viene im-
mediatamente attivato per consentire all’ali-
mentazione di buona qualità di fluire dalla
modalità di protezione eccellente a quella
doppia conversione.
Nello stesso istante, il commutatore statico
sul percorso di bypass dalla rete viene
spento per bloccare il disturbo ed impedir-
gli di raggiungere il carico.
Svariate innovazioni brevettate consentono
alla tecnologia eBoost di GE di compiere i
processi di commutazione dalla modalità
multi-mode a quella a doppia conversione
in meno di due millesimi di secondo.
Una serie di analizzatori del disturbo, di cui
alcuni brevettati da GE, sono impiegati in
combinazione, come ad esempio un rileva-
tore istantaneo di errori di tensione adattati-
vo che monitora ogni minimo cambiamento
di ampiezza e durata; un rilevatore di errori
del valore RMS (Vero Valore Efficace) della
tensione che calcola la radice della media
quadratica di tutte e tre le tensioni in uscita
dell’UPS per varianze; o un rilevatore di
corto circuito in uscita che, una volta scat-
tato un interruttore, aumenterà automatica-
mente la corrente di linea per liberare e ri-
pristinare rapidamente l'interruttore.
Un sofisticato dispositivo di controllo transi-
torio dell'inverter gestisce rapidamente il
trasferimento del carico verso il percorso di
alimentazione dell'inverter e poi di nuovo
indietro verso quello di bypass.
Tutti questi sistemi avanzati di monitoraggio
e controllo lavorano di concerto per antici-
pare e rispondere a una serie di possibili
condizioni di alimentazione, creando velo-
cità di commutazione del trasferimento di
meno di due millesimi di secondo.
Questa velocità consente di massimizzare il
trasferimento alla protezione a doppia con-
versione, mantenendo nel contempo una
più elevata efficienza multimodale per la
maggior parte del tempo durante il flusso di
alimentazione di rete di buona qualità.
a
ttualità
e
lettrotecnica - gennaio/febbraio
2015
- numero
1
18
È
attualmente in corso un dibattito su meri-
ti, valore, rischi e benefici dei gruppi di
continuità ad alto rendimento. Indicata
come UPS multi-mode (multimodale) o eco-
mode (in modalità eco), questa tecnologia uti-
lizza la logica del controllo intelligente per pas-
sare, entro alcuni millisecondi, da una modalità
di efficienza eccellente (multi-mode) a una mo-
dalità di protezione dell'alimentazione eccel-
lente (raddrizzatore/invertitore a doppia con-
versione). Questo migliora l'efficienza energeti-
ca di conversione riducendo il numero di pas-
saggi che si rendono necessari quando l'ali-
mentazione di rete si trova entro valori di tolle-
ranza accettabili. Se è presente un'anomalia di
alimentazione che interessa il carico verso i
server e le apparecchiature dei data center, gli
UPS multimodali passano rapidamente alla
modalità doppia conversione. Con tassi di effi-
cienza energetica fino al 98% - 99% rispetto al-
le tecnologie a doppia conversione che opera-
no a livelli del 92%-96%, gli UPS multimodali
consentono notevoli risparmi in termini di costi
operativi (OpEx) per i data center.
Eppure, vi è qualche discussione nel settore
sia in merito ai rischi che ai benefici dell’effi-
cienza energetica rispetto all’affidabilità ed alla
qualità dell’alimentazione. La questione è: il
passaggio, o trasferimento, è tecnologicamen-
te robusto e sufficientemente veloce per pro-
teggere il carico? Un miglioramento del 4 – 5%
dell'efficienza energetica fa davvero la differen-
za in termini di costi di gestione lungo il ciclo di
vita? Ci sono abbastanza UPS multi-mode in-
stallati nei data center da risultare statistica-
mente significativi per poter sostenere un ritor-
no sugli investimenti (ROI)?
di Brad Thrash*
Velocità di trasferimento
multimodale
Il presupposto di base di un qualsiasi UPS
multimodale dipende dal bilanciamento e
dall’ottimizzazione del tempo che intercorre
tra il momento in cui l’energia stabile e puli-
ta proviene dalla rete elettrica - e può esse-
re convertita in modo efficiente per alimen-
tare il carico - e quello in cui un'anomalia di
alimentazione richiede che l'UPS passi ad
una modalità a doppia conversione. Se da
una parte quest'ultima stabilizza l’alimenta-
zione, dall’altra ha delle ripercussioni sul-
l’efficienza energetica complessiva.
Qual è il momento ottimale per il passaggio
o il trasferimento?
Alcuni white paper e blog(1) suggeriscono
che qualsiasi valore al di sopra degli 8-10
millisecondi (ms) è problematico. Secondo
un white paper di Green Grid (2) “se, ad
esempio, un gruppo di continuità presenta
un tempo di trasferimento superiore ai 10
ms ed è associato ad apparecchiature in-
formatiche (IT) con capacità di manteni-
mento della continuità di soli 10 ms, il grup-
po di continuità potrebbe non essere in gra-
do di supportare apparecchiature IT.” Per
questo motivo alcune aziende, tra cui GE,
progettano i propri UPS multimodali con ve-
locità di trasferimento di meno di due mille-
simi di secondo.
Le tecnologie che consentono di raggiun-
gere queste velocità sono senza soluzione
di continuità, ma rappresentano una combi-
nazione complessa di sistemi di rilevazione
dei disturbi di alimentazione, analisi e con-
trollo. Quando le tecnologie di monitorag-
i gruppi di continuità
multimodali ad alto
rendimento
Ecco un modo per ottenere un’elevata
efficienza energetica e, conseguentemente,
un notevole risparmio in termini
di costi operativi
efficienza
energetica e
affidabilità:
due parametri
importanti
il valore
del tempo di
trasferimento è
oggetto
di discussione
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