Attualità Elettrotecnica, il mensile di informazione per installatori, progettisti, rivenditori. - page 17

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ttualità
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lettrotecnica - novembre
2015
- numero
9
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Installazione pratica
e senza errori
Un altro vantaggio della serie Plugtrab PT-IQ
consiste nella semplicità di cablaggio della fun-
zione di monitoraggio. Tramite un connettore
ad innesto inserito sulla guida DIN vengono tra-
smesse sia la tensione di alimentazione sia la
segnalazione di stato nei colori verde, giallo o
rosso,, evitando, quindi, un cablaggio addizio-
nale per la funzione di monitoraggio. Innestan-
do lo scaricatore di sovratensioni sulla guida
DIN attraverso il connettore, la funzione viene
attivata automaticamente, eliminando qualsiasi
possibilità di errore nel cablaggio. Nonostante
la tecnica di connessione a vite continui ad es-
sere largamente diffusa, la tecnica di connes-
sione rapida “push-in” permette di risparmiare
molto tempo nel cablaggio di un elevato nume-
ro di cavi di segnale. Le informazioni raccolte
dai sensori vengono elaborate da un PLC.
L’impiego di scaricatori intelligenti permette di
proteggere i sensori e consente di inoltrare le
informazioni di stato dei dispositivi alla tecnica
di controllo. Ogni dispositivo di protezione se-
gnala il proprio stato ad un’unità centrale di
controllo - il controllore PT-IQ-PTB, consenten-
do quindi di interrogare l’informazione di stato
nel controllore attraverso contatti di segnala-
zione remota. Il PLC inoltra l’informazione alla
stazione di controllo tramite la rete LAN. Dal
momento che la linea Ethernet del collega-
mento PLC-LAN lascia la zona di protezione,
deve essere equipaggiata con una protezione
contro le sovratensioni. In questo caso viene
installato il dispositivo DT-LAN-CAT.6+ che,
grazie alla sua larghezza di banda CAT.6A,
permette un’elevata velocità di trasmissione.
Le segnalazioni in dettaglio
Il sistema “intelligente” di protezione contro
le sovratensioni Plugtrab PT-IQ permette di
monitorare costantemente lo stato dei di-
spositivi di protezione.
Ogni scaricatore segnala il proprio stato ad
un’unità centrale, il controllore PT-IQ-PTB.
Queste informazioni di stato possono esse-
re inoltrate a contatti di segnalazione remo-
ta a potenziale zero.
Un PLC può interrogare i contatti diretta-
mente, tramite un collegamento a fili; ma le
informazioni di stato possono essere anche
integrate in sistemi intelligenti di segnala-
zione remota attraverso moduli di interfac-
cia permettendo di monitorare lo stato dei
dispositivi di protezione in impianti estesi
comodamente dalla stazione di controllo.
Gli scaricatori moderni utilizzano una com-
binazione tra diodo soppressore (TVS) e
scaricatore a gas (GDT).
L’interruzione del funzionamento dello scari-
catore avviene spesso a gradi ed è indivi-
duabile nell’aumento della corrente di di-
spersione degli elementi di protezione.
All’interno dell’elemento di protezione si
crea una dissipazione di potenza, che, tut-
tavia, in impianti di misurazione e di control-
lo, si rivela spesso troppo bassa per poter
riconoscere i moduli danneggiati attraverso
fusibili termici.
Il problema viene risolto con la misurazione
della corrente di dispersione e con la con-
seguente segnalazione del verificarsi del
“pre-danneggiamento” al superamento di
determinate soglie.
La protezione
dell’alimentazione elettrica
Le sovratensioni a maggiore intensità energe-
tica si verificano nell’alimentazione di energia
elettrica; tali picchi dovrebbero essere scari-
cati da dispositivi di protezione di tipo 1 se-
condo CEI EN 61643-11. Gli scaricatori di cor-
rente atmosferica della gamma Flashtrab non
solo soddisfanno i requisiti della classe 1 ma
anche la classe 2, aumentando l’effetto protet-
tivo. Le correnti atmosferiche vengono scari-
cate in modo sicuro a terra, ed un sufficiente
grado di protezione preserva le apparecchia-
ture da sovratensioni. Sensori e attuatori ven-
gono spessi installati sui tetti degli edifici, per
cui - nel caso di sistemi esterni di protezione
contro i fulmini in cui i cavi posati nelle vicinan-
ze non sono schermati - è ragionevole atten-
dersi alte tensioni accoppiate. I dispositivi uti-
lizzati per linee di segnale devono resistere al-
la classe di potenza “D1” per la corrente atmo-
sferica parziale ed alla classe “C2” per elevate
correnti impulsive di breve durata (8/20 µs). Tut-
ti i dettagli delle classi sono descritti nella nor-
ma CEI EN 61643-21. I dispositivi di protezione
per l’alimentazione elettrica devono essere
scelti in modo che possano sopportare la clas-
se di potenza “T1” per la corrente atmosferica e
la classe “T2” per le sovratensioni ad alta inten-
sità energetica. In questo modo si minimizza il
rischio di folgorazione dei dispositivi o dell’im-
pianto anche al verificarsi di accoppiamenti ad
alta intensità di energia da fulmini.
Tuttavia, ciò presuppone un sistema di messa a
terra a bassa impedenza installato a regola
d’arte in grado di assicurare l’equipotenzialità
per tutti i dispositivi.
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