Attualità Elettrotecnica, il mensile di informazione per installatori, progettisti, rivenditori. - page 34

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ttualità
e
lettrotecnica - luglio/agosto
2016
- numero
6
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visti a... Sps
zioni permettono di collegare in mo-
do trasparente tuti i robot nell’am-
biente di controllo delle macchine gestito dalla piattaforma di Automa-
zione Sysmac. ACE (Automation Control Environment) include utili pro-
cedure guidate orientate alle applicazioni che riducono in modo signifi-
cativo la quantità di codice di programmazione. Gli utenti dispongono di
un potente strumento di emulazione 3D che riduce i tempi di convalida
dei nuovi processi automatizzati. La serie Hornet ha una portata di 3/8
kg e un area di lavoro di 1130 mm di diametro. La serie Quattro 6/15 kg
con 650…850 mm. La serie Viper 5 kg con sbraccio di 653…855 mm e
la serie eCobra 5,5 kg con sbraccio di 600…800 mm.
Phoenix Contact
Il conditional firewall per il router di sicurezza FL MGuard di Phoenix
Contact consente di attivare regole specifiche al verificarsi di condizioni
particolari all’interno delle rete protetta dall’apparato stesso. Per la pri-
ma volta, un firewall può essere commutato tra impostazioni legate a dif-
ferenti stati di funzionamento al semplice verificarsi di eventi scatenanti.
Ciò potrebbe rendersi necessario per autorizzare o inibire collegamenti
specifici durante l’attività produttiva, la manutenzione locale o la manu-
tenzione remota dell’impianto. A titolo di esempio, l’intero traffico dati in
entrata ed in uscita dalla rete di livello superiore potrebbe venir blocca-
to automaticamente all’apertura della porta di un quadro elettrico. In
questo modo, il tecnico manutento-
re operante localmente potrebbe
essere isolato dalla rete di livello su-
periore in modo semplice ed effica-
ce. Inoltre, gli aggiornamenti di
macchinari ed impianti potrebbero
venir autorizzati solo in determinati
momenti, ad esempio durante gli in-
terventi di manutenzione program-
mati. In tale occasione la persona
autorizzata sarebbe in grado di
commutare il firewall tramite chiave
e quindi accedere al server di ag-
giornamento. Non sarebbe neces-
sario modificare la configurazione,
con risparmio di tempo e di denaro.
Inoltre aumenterebbe il livello di si-
curezza perché modifiche non previste della configurazione sono spes-
so fonte di errori. A partire dal firmware 8.1, il conditional firewall è dispo-
nibile per dispositivi della classe 4000.
Pilz
Pilz ha presentato le barriere fotoelettriche di tipo 3. Le nuove barriere
fotoelettriche PSENopt II permettono di realizzare applicazioni con Per-
formance Level “d” (PL “d”). Il nuovo tipo di barriera fotoelettrica com-
pleta la gamma di tipologie previste nella versione rielaborata della Nor-
ma 61496-1. Con PSENopt II non è più necessario scegliere un disposi-
tivo di tipo 4 dove è richiesto un PL “d”. Grazie a queste nuove barriere
fotoelettriche è possibile raggiungere il livello adeguato ai requisiti di si-
curezza. Questo permette di risparmiare sui costi di progettazione, poi-
ché non è necessario
scegliere un dispositi-
vo sovradimensiona-
to. Sempre Pilz pre-
senta la nuova famiglia di prodotti PMI (Pilz Machine Interface) 6 Con-
trol, terminali operatore dotati di soft PLC in conformità alla Norma IEC
61131-3. In un unico dispositivo sono disponibili le funzioni di diagnosti-
ca, visualizzazione e comando dell’intero processo dell’impianto. I di-
spositivi PMI 6 Control offrono non solo funzioni di diagnostica avanzate,
ma anche un supporto nell’aumentare la produttività dell’“impianto sotto
controllo”. I terminali operatore PMI 6 Control si basano su un potente
modulo processore da 1,3 GHz. Grazie alla memoria RAM da 512 Mb,
alla memoria Flash da 512 Mb e al sistema operativo Windows Embed-
ded Compact 7 questi terminali rappresentano una piattaforma dalle
prestazioni elevate per tutte le applicazioni. In combinazione con la logi-
ca di controllo Pilz questi dispositivi garantiscono funzioni di diagnosti-
ca e visualizzazione più rapide. Il nuovo PMI 6 Control Generation è an-
che dotato di touchscreen capacitivo in vetro da 7” o da 12”.
Reer
Mosaic è un con-
trollore ReeR mo-
dulare e configu-
rabile che con-
sente di gestire il
sistema di con-
trollo e sicurezza
di una macchina
o di un impianto.
A Mosaic posso-
no essere colle-
gati sensori e co-
mandi di sicurez-
za quali: sensori optoelettronici (barriere, scanner, fotocellule), interrut-
tori meccanici, tappeti sensibili, pulsanti di arresto emergenza, comandi
bimanuali, concentrandone la gestione su un unico dispositivo flessibile
ed espandibile. Grazie ai moduli MCT, parti del sistema Mosaic posso-
no essere delocalizzate in quadri di controllo lontani dal modulo princi-
pale M1. Questa è l’unità principale, configurabile tramite l’interfaccia
grafica MSD, in dotazione senza costi aggiuntivi, e fino a un massimo di
14 unità di espansione. Mosaic è utilizzabile con i principali sensori di
comando e comandi di sicurezza. I suoi ingressi digitali di sicurezza
possono essere programmati sia singolarmente sia a copie, con possi-
bilità di monitoraggio tramite segnali di uscita dedicati. Grazie alla sche-
da di memoria MCM la manutenzione della macchina è semplificata.
Rittal
La nuova unità di raffreddamento Rittal LCU DX IT (Liquid Cooling Unit
Direct eXpansion), progettata in versione split per il raffreddamento de-
gli armadi di comando, coniuga bassa emissione acustica e un sistema
di raffreddamento con uso di refrigeranti. Le nuove unità, fornite nelle
classi di potenza 3 kW e 6,5 kW, sono ideali per applicazioni IT di picco-
la taglia. La soluzione, specifica per l’installazione negli armadi TS IT o
nei Micro Data Center di Rittal, funziona con una unità condensante
esterna che impedisce al calore e al rumore di raggiungere la sala ser-
ver. Con questa soluzione, Rittal arricchisce l’offerta per il raffreddamen-
to IT a bassa potenza. IT è dotata di ventilatori EC a regolazione di velo-
1...,24,25,26,27,28,29,30,31,32,33 35,36,37,38,39,40,41,42,43,44,...52
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