Attualità Elettrotecnica, il mensile di informazione per installatori, progettisti, rivenditori. - page 20

0,3 A a valle della linea d’alimentazione e una
protezione differenziale con corrente d’inter-
vento di 0,03 A sulle singole utenze. Una simi-
le scelta, molto prudenziale, è considerata
dalla norme CEI come protezione addizionale
per i contatti diretti.
Comfort senza spreco
Proprio la presenza degli avventori, il cui nu-
mero registra picchi incostanti nel corso di
una stessa giornata e della settimana, rappre-
senta una delle sfide in ambito energetico.
Quando più persone affollano i locali, infatti, la
temperatura interna tende ad aumentare, così
come cresce il tasso di umidità. Condizioni
sgradevoli che inducono a spalancare le fine-
stre, con un conseguente spreco di energia.
In questo rifugio sono stati predisposti sensori
di temperatura e di umidità che, dialogando
tra loro, regolano il funzionamento dell’impian-
to di riscaldamento a pavimento e l’attivazione
di un sistema di ventilazione meccanica con-
trollata. Il sistema di riscaldamento abbassa la
temperatura delle aree comuni nelle ore not-
a
ttualità
e
lettrotecnica - ottobre
2015
- numero
8
20
a cura di BTicino
no. Scelta l’area, per la realizzazione del so-
gno è stato necessario far convergere anche
una serie di partner tecnici in grado di suppor-
tare, con il proprio patrimonio di esperienze e
soluzioni, la realizzazione del progetto. Già il
fatto di operare in alta quota, in un’area non
raggiungibile con i comuni autoveicoli, ha rap-
presentato un problema logistico. Mentre, per
quanto riguarda gli aspetti impiantistici, i pro-
gettisti hanno operato nella logica di un’inte-
grazione fra gli aspetti estetici e funzionali.
Due ambiti nei quali l’offerta di BTicino è ap-
parsa la risposta ideale.
Energia protetta
Per quanto riguarda l’isolamento elettrico, tut-
te le parti accessibili dell’impianto, anche se
normalmente isolate ma che potrebbero tro-
varsi sotto tensione, sono state protette contro
le tensioni da contatto.
Allo stesso modo, per prevenire i rischi da
contatti indiretti, è assicurata la protezione. Il
limite è stato rispettato inserendo una prote-
zione differenziale con corrente d’intervento a
E
ra il 1954 quando Carlo Mollino, uno dei
più prolifici architetti italiani della secon-
da metà del ‘900, grande amante della
montagna, propose il proprio progetto di “Ca-
sa Capriata”. Un rifugio, presentato in occa-
sione della X Triennale di Milano, pensato co-
me “La casa per gli sciatori ‘estremisti’”.
Dalla storia al futuro
Trattandosi di edifici in quota e, quindi, svilup-
pati per affrontare i rigori invernali, a fronte di
una ridotta disponibilità energetica, l’attenzio-
ne al contenimento degli sprechi era innata.
Un’efficienza che, in epoca moderna, è stata
formalizzata riferendosi a due protocolli per la
certificazione energetica, lo standard regiona-
le in Valle d’Aosta – Beauclimat e il protocollo
CasaClima Oro (Gold). Una modalità costrutti-
va che si propone di contenere i consumi
energetici sotto la soglia dei 10 kWh/m² all’an-
no. Un obiettivo che impone l’impiego di com-
ponenti e sistemi edilizi innovativi, esaltati dal
controllo ottimale dei consumi elettrici.
Riproporre un progetto consegnato alla storia
da un protagonista dell’architettura ha però
comportato, per i ricercatori del Politecnico di
Torino, l’analisi delle alcune varianti all’idea
originale e l’introduzione di una serie di nuove
soluzioni tecniche impensabili negli Anni ‘50,
ma fedeli allo spirito originario.
Elettricità al centro
All’epoca l’energia elettrica era usata solo per
l’illuminazione e, in un rifugio in alta montagna,
la connessione alla rete di distribuzione non
era garantita. In un edificio moderno, al con-
trario, l’elettricità è il cuore del funzionamento
per cui il suo impiego deve essere ottimizzato.
Per questo, i responsabili del nuovo progetto
hanno dapprima identificato l’area geografica
ideale per una simile installazione, ilpunto di
arrivo della seggiovia che dal fondovalle porta
a quota 2.100 m lungo il Walserweg, ovvero il
grande sentiero dei Walser. In questa località,
con il supporto del Comune di Gressoney
Saint Jean (AO), è stata individuata la sceno-
grafia ideale per installare l’intuizione di Molli-
sciare
senza
inquinare
Il rifugio Carlo Mollino, costruito a
oltre 2.000 metri di quota, è dotato
delle migliori soluzioni di controllo
dell’efficienza per prevenire ogni
minimo spreco energetico
Il nuovo rifugio rispetta i canoni progettuali proposti da Carlo Mollino
in occasione della X Triennale di Milano
I quadri BTicino LDX 400 garantiscono un elevato livello
di servizio, in assoluta sicurezza
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