siva di Smartphone e Tablet con connessione
dati mobili 3G/4G sempre più veloci ed affida-
bili. I vari servizi messi a disposizione dal si-
stema videocitofonico devono necessaria-
mente essere fruibili per l’utente, non solo in
locale ma anche da remoto. Il server di siste-
ma citato in precedenza consente anche
questo: è infatti possibile collegarsi al proprio
server di casa tramite Internet dal proprio di-
spositivo mobile attraverso la App. Il collega-
mento avviene tramite servizi Cloud: il server
di sistema include un’apposita tecnologia che
garantisce la connessione dell’impianto verso
un server remoto che instrada la connessione
dati verso il dispositivo mobile.
In pochi click, l’utente può associare l’impian-
to di casa al proprio dispositivo mobile e con-
nettersi al Cloud. Avrà così la possibilità di ri-
cevere in remoto le chiamate audio/video dal-
la pulsantiera esterna, aprire la porta o il can-
cello di casa, monitorare le telecamere IP del-
l’impianto di videosorveglianza.
La gestione domotica
Come detto in precedenza, l’evoluzione della
Videocitofonia ha iniziato a seguire quanto
fatto in ambito domotico. La naturale conse-
guenza è l’integrazione della prima nella se-
conda: utilizzando un unico elemento di su-
pervisione, il server domotico-videocitofoni-
co, è possibile utilizzare i terminali domotici
per la ricezione e la gestione della chiamata
da posto esterno senza la necessità di ag-
giungere ulteriori dispositivi di interfaccia-
mento. Chiaramente il tutto gestibile anche
da App su dispositivi portatili. L’utente avrà
quindi a disposizione un unico dispositivo per
controllare e gestire tutti i parametri tipici del
sistema domotico (l’illuminazione, il sistema
di riscaldamento o raffrescamento, il controllo
dei carichi o l’automazione delle tapparelle),
inoltre potrà in ogni momento e ovunque si
trovi rispondere alla chiamata videocitofonica
e visionare le telecamere del sistema TVCC.
*Michele Zamparo – Product Manager CAME
a
ttualità
e
lettrotecnica - ottobre
2015
- numero
8
22
di Michele Zamparo
la videocitofonia, quindi, può essere realizzata
semplicemente tramite il dispositivo mobile
che abbiamo sempre a portata di mano, sen-
za necessariamente avere un monitor interno
installato in casa. La connessione al server av-
viene tramite connessione Wi-Fi al router di
casa, una vera e propria rivoluzione nell’archi-
tettura del sistema che ha aperto le porte del
mercato videocitofonico a figure professionali
nuove diverse da quella classica dell’elettrici-
sta: professionisti esperti in IT, installatori di
apparati per telecomunicazioni, fino alla mo-
derna figura del System Integrator.
L’utente finale è finalmente libero di risponde-
re al videocitofono stando comodamente se-
duto sul divano o dal giardino di casa evitan-
do le tipiche “corse” verso la porta di ingresso
per vedere chi sta chiamando…
Se da un lato questo nuova modalità di con-
trollo aumenta il grado di comfort della perso-
na, dall’altro impone dei limiti di raggiungibili-
tà del servizio di chiamata all’area sotto coper-
tura Wi-Fi. La richiesta naturale del cliente sa-
rà: “Cosa succede se non sono in casa?”
Remotizzazione della chiamata
videocitofonica
Il principale vantaggio della tecnologia IP ap-
plicata alla videocitofonia sta nella possibilità
pressoché infinita di connessione che si può
avere grazie ad Internet e alla diffusione mas-
I
sistemi di videocitofonia hanno avuto uno svi-
luppo considerevole nel corso degli ultimi an-
ni soprattutto grazie all’apertura da parte dei
principali produttori verso tecnologie evolute, in
precedenza destinate ad un uso quasi esclusi-
vo da parte dei mercati IT e delle telecomunica-
zioni. Fino a meno di dieci anni fa, infatti, si par-
lava dei sistemi a bus 2 fili come l’ultima frontie-
ra del mercato per facilità di installazione, sem-
plicità di cablaggio dei dispositivi e realizzazio-
ne di funzioni avanzate. Nonostante il mercato,
numeri alla mano, continui ad apprezzare que-
sta tecnologia, tutto questo oggi non basta più.
Sempre più spesso è il cliente finale che si tie-
ne informato e traina la richiesta, non più solo
l’installatore ad imporre le sue preferenze. E il
cliente desidera il comfort e la sicurezza di po-
ter controllare i sistemi di casa ovunque sia, in
casa, in ufficio o in vacanza. Per venire incontro
a questa crescente esigenza, anche un merca-
to apparentemente “tradizionalista” come quel-
lo della videocitofonia si è dovuto adattare al-
l’era del digitale, dei social e del networking ad
accogliere l’ingresso della tecnologia IP come
piattaforma comune per la comunicazione dei
vari dispositivi. Termini quali H.264 per la com-
pressione dei segnali video, G.711 per quella
dell’audio e protocollo SIP per l’instaurazione e
la gestione delle chiamate stanno diventando
sempre più comuni.
L’integrazione su Smartphone
e Tablet
Tutti i sistemi di videocitofonia sono costituiti
da dispositivi di chiamata provvisti di teleca-
mera installati all’esterno dell’abitazione e da
uno o più monitor interni per la visione in ante-
prima del chiamante, la risposta e la gestione
della comunicazione audio/video.
I moderni sistemi di videocitofonia su IP sfrut-
tano quanto avvenuto già qualche tempo fa in
ambito domotico in cui la parte di gestione e
controllo dei servizi della casa è tipicamente
alloggiato in un server di sistema, al quale ci si
può collegare con il proprio smartphone o ta-
blet e, attraverso una App nativa, gestire il si-
stema da interfaccia grafica. La gestione del-
storie,tendenze,
evoluzioni,
nuove tecnologie
La videocitofonia rappresenta un aspetto
importante delle funzioni domotiche
e in questi ultimi anni è stata oggetto
di profonde modifiche tecnologiche